Home Fisco Internazionale Pianificazione fiscale internazionale Patent box: deduzione costi di ricerca e sviluppo

Patent box: deduzione costi di ricerca e sviluppo

Patent box per la detassazione dei costi di ricerca e sviluppo su beni immateriali da parte delle imprese, dopo la Circolare n. 5/E/2023.

0

La disciplina fiscale del nuovo patent box come forma di extra deduzione del 110% dei costi di ricerca e sviluppo relativi a beni immateriali come software, brevetti industriali o disegni e modelli. Tutte le info dopo la Circolare n. 5/E/2023.

La disciplina del patent box che abbiamo conosciuto negli ultimi anni è stata completamente riscritta dall'art. 6 del D.L. n. 146/2021. Questa disposizione, di fatto, ha sostituito il precedente regime agevolativo sostituendolo con un regime di deduzione dei costi di ricerca e sviluppo relativi a beni immateriali. L'intervengo normativo è stato sicuramente importante ed ha portato ad una immediata modifica del regime fiscale in commento, con risvolti da verificare con attenzione da parte delle imprese che stavano già applicando questa disciplina opzionale.

Di seguito, quindi, andiamo ad analizzare i principali elementi rilevanti connessi alla disciplina del nuovo patent box in relazione alla pubblicazione dei chiarimenti forniti dalla Circolare n. 5 del 23 febbraio 2023 da parte dell'Agenzia delle Entrate.

Che cos'è il regime del patent box?

Il regime del patent box rientra tra i regimi, presenti anche in altri Stati, finalizzati ad incentivare la crescita e lo sfruttamento economico di beni immateriali nell'esercizio di attività di impresa. Si tratta di un regime che mira alla valorizzazione del ruolo dei beni immateriali nella creazione di valore aggiunto da parte delle imprese.

Al fine di evitare artificiose delocalizzazioni del reddito imponibile dai Paesi dove è generato il valore a favore di Stati caratterizzati da una fiscalità agevolata, sono state fornite dall’OCSE raccomandazioni volte a garantire un allineamento degli elementi sostanziali (es. sostenimento dei costi e dei rischi connessi alla ricerca e sviluppo per l’ottenimento, il sostegno e il mantenimento dei beni immateriali) con quelli formali (es. titolarità dei beni immateriali e dei relativi redditi).

In linea con le raccomandazioni OCSE (“Countering Harmful Tax Practices More Effectively, Taking into Account Transparency and Substance”, Action 5, 2015 Final Report”), il regime Patent box non integra elementi di concorrenza fiscale dannosa, in quanto l’attribuzione dell’agevolazione fiscale è direttamente collegata al sostenimento delle spese per il potenziamento e la creazione dei beni immateriali che generano valore.

La superdeduzione dei costi di ricerca e sviluppo su immateriali

La normativa del patent box (art. 6 D.L. n. 146/21) prevede una deduzione del 110% dei costi di ricerca e sviluppo sostenuti su beni immateriali, ad esclusione dei marchi di impresa e del know how.

L'art. 6 del D.L. n. 146/21 ha previsto l'abrogazione della previgente disciplina del patent box, e la sostituzione di questa normativa con un regime opzionale legato ad una deduzione maggiorata della deducibilità dei costi di ricerca e sviluppo su alcune tipologie di beni immateriali. Questa disposizione è entrata in vigore a decorre...

Questo articolo è riservato agli abbonati:
Scopri come abbonarti a Fiscomania.com.


Sei già abbonato?
Accedi tranquillamente con le tue credenziali: Login
Exit mobile version