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Patent box: cos’è e quali sono le ultime novità

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Si sente parlare spesso in questi giorni di patent box, ad indicare un preciso regime di agevolazione fiscale. Ma di cosa si tratta? Come funziona? Si parla molto in questi giorni di questo argomento alla luce delle ultime modifiche approvate su questo regime opzionale. Con il termine patent box si intende un regime di tassazione agevolato per l’utilizzo di software protetti da copyright, brevetti industriali, marchi di impresa e così via, ed è un regime particolarmente favorevole per le startup, o per le imprese, di qualsiasi settore, che utilizzano prodotti innovativi.

Si tratta di una agevolazione che prevede l’applicazione del 50% di detassazione delle imposte, per questi particolari soggetti, indipendentemente dal settore specifico in cui si muovono. Tuttavia secondo una recente novità, questo regime verrà eliminato, sostituito da una deduzione di imposta che sale dal 90% al 110%.

La novità è proposta dalle modifiche per la Legge di Bilancio 2022, tuttavia si tratta di un cambiamento che non viene recepito positivamente dal mondo delle imprese, perché l’eliminazione della detassazione ridurrebbe i vantaggi di molte imprese e attività basate sulla ricerca, e di alcuni settori in particolare. Vediamo nel dettaglio di cosa si tratta.

Patent Box: di cosa si tratta

Come spiega l’Agenzia delle Entrate, il regime Patent Box precede una particolare agevolazione per tutte quelle aziende che utilizzano specifici strumenti o processi innovativi:

“È un regime opzionale di tassazione agevolata per i redditi derivanti dall’utilizzo di software protetto da copyright, di brevetti industriali, di marchi d’impresa (poi esclusi per le opzioni esercitate dopo il 31 dicembre 2016), di disegni e modelli, nonché di processi, formule e informazioni relativi a esperienze acquisite nel campo industriale, commerciale o scientifico giuridicamente tutelabili.”

Questa agevolazione permette alle attività interessate di ricevere particolari sostegni indipendente da diversi fattori come: la dimensione dell’attività, il settore produttivo specifico, il tipo di organizzazione. Vengono solamente escluse dal regime Patent Box le società in procedure di fallimento o liquidazione, o con amministrazione straordinaria con imprese in crisi. Questo regime è escluso anche a chi riceve già altri tipi di trattamenti vantaggiosi, come il regime forfettario.

Questo tipo di regime prevede che le attività in questione vengano di fatto detassate al 50%, per tutti i redditi che derivano dall’utilizzo di software protetti da copyright, brevetti, marchi di impresa, disegni e modelli, e così via, come visto sopra.

Questo regime è particolarmente vantaggioso per tutte le imprese o aziende di piccole, medie o grandi dimensioni che lavorano in attività di ricerca, come startup o su progetti sperimentali.

Patent Box: le ultime novità

Secondo le recenti decisioni prese in merito alla Legge di Bilancio 2022 vengono introdotte alcune novità fiscali anche in materia di Patent Box: di fatto la detassazione al 50% viene completamente eliminata, sostituita da una deduzione fiscale al 90%.

Deduzione che non ha portato a pareri positivi da parte delle imprese, che hanno spinto per una modifica alla norma. Tuttavia al momento sembra che la detassazione non verrà più introdotta, ma che la deduzione fiscale salga ancora fino al 110%.

La penalizzazione per cui le imprese risultano particolarmente preoccupate dal cambiamento riguarda principalmente i marchi, per cui non sarà più applicata alcuna agevolazione. Come sottolinea Ilsole24ore.com si tratta per certi versi di un passo indietro rispetto all’innovazione, perché le imprese non sono più incentivate da questa misura a livello fiscale a investire nella ricerca.

Bisogna anche tenere conto del fatto che queste agevolazioni sono destinate a tutti i settori, indipendentemente dalla tipologia di azienda. Tuttavia questi settorei operano in modo diverso, ed è difficile avere un risultato omogeneo nei cambiamenti apportati da questa modifica alla Patent Box.

Con le ultime novità quindi le aziende interessate potranno ancora beneficiare della deduzione di imposta, al 110%, che risulta particolarmente vantaggiosa, ma lo svantaggio principale di questa modifica sta nella scomparsa dell’agevolazione al 50% che permetteva detassazione sui marchi e sulle conoscenze prettamente esclusive dell’azienda.

Beni immateriali: di cosa si tratta

Di fatto quello che si viene a perdere è il beneficio su quei beni considerati immateriali di un’azienda. Ma cosa sono i beni immateriali, nello specifico? E come vengono individuati? I beni immateriali sono beni non monetari, che non costituiscono ricchezza economica diretta, ma hanno comunque un valore importante per l’azienda.

Si tratta ad esempio di tutte le opere creative, ideate per l’azienda, i progetti, i brevetti, i marchi, e tutte le opere definite come creative anche nel senso intellettuale, per cui possono essere protette da copyright. Si tratta di beni non percepibili materialmente o economicamente, ma che hanno un valore specifico e unicità per l’azienda specifica.

Si tratta di veri e propri segni distintivi di un’azienda, come ad esempio un marchio, oppure di strumenti utilizzati con unicità dall’impresa stessa, come ad esempio i software sviluppati per uno scopo specifico. La norma che va a stabilire qual è il regime fiscale per l’utilizzo di questi strumenti attualmente è in fase di modifica, e nei prossimi giorni verrà con molta probabilità perfezionata.

Tuttavia si tratta di una mossa che potrebbe portare una perdita alle aziende stesse del vantaggio esistente per l’utilizzo di questi beni immateriali, almeno per quanto riguarda l’aspetto fiscale. La peggiore ipotesi è quella di disincentivare di fatto l’innovazione e la ricerca di nuovi strumenti e produzioni creative.

Patent Box e settore moda

In particolare un settore potrebbe venire maggiormente svantaggiato rispetto agli altri, per le proprie caratteristiche specifiche: si tratta del settore tessile e della moda. In questo settore la principale fonte di innovazione è caratterizzata dai diversi marchi che vengono proposti al pubblico.

Se la norma che regolamenta il Patent Box viene modificata, presto le aziende che operano in questo settore vedranno perdere tutte le agevolazioni tipiche dei marchi che vengono progettati e creati, ovvero i beni immateriali propri del settore moda.

Il nuovo Patent Box escluderebbe l’intero settore dalle agevolazioni, e questo potrebbe portare a danni per tutte le aziende che vi lavorano, in un periodo in cui queste ultime sono già state largamente in difficoltà a causa della crisi economica e dell’emergenza sanitaria.

L’agevolazione per i costi di sviluppo del marchi decade in questo modo, disincentivando la stessa ricerca dei brand. Si tratta di una conseguenza non positiva, per cui le imprese del settore stanno chiedendo provvedimenti.

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