Pagamento Cassa Integrazione entro il 30 aprile. I tempi sono più lunghi in caso di Cassa Integrazione in deroga, nel quale un ruolo primario anche le Regioni. A dirlo è il Presidente dell’INPS, Pasquale Tridico.
Il Presidente dell’INPS Pasquale Tridico, durante l’audizione del 20 aprile alla Commissione Lavoro della Camera, ha dichiarato che i pagamenti della Cassa Integrazione Covid-19 e delle altre misure, avverranno entro la fine del mese di Aprile.
Entro quando sarà effettuato il pagamento della Cassa Integrazione ordinaria?
La Cassa integrazione con causale Covid-19, ordinaria e in deroga, ha delle modalità più semplici rispetto all’ordinario. Tuttavia, entro quando avverranno i pagamenti per tutti i lavoratori beneficiari?
Il Presidente INPS, Pasquale Tridico, ha dichiarato ieri che, si impegna:
Alla domanda se è possibile garantire questi tempi, per effettuare il pagamento della Cassa Integrazione, il Presidente dell’INPS ha dichiarato che:
Si parla di un nuovo meccanismo di pagamento, simile a quello utilizzato per il reddito di cittadinanza. Esso ha dichiarato che esiste un codice unico, presente nella domanda effettuata dall’azienda, sia nel Modello SR41.
L’impresa può chiamare alla sede propria e al call center per avere informazioni sulla Cassa integrazione.
Pagamento Cassa Integrazione in deroga
La data del 30 aprile per i pagamenti riguarda esclusivamente la Cassa Integrazione Guadagni Ordinaria e l’assegno ordinario del Fondo di Integrazione Salariale.
Diverso, infatti, è l’iter di domanda della cassa integrazione in deroga in cui hanno un ruolo primario anche le Regioni.
Per quanto riguarda, quindi, il pagamento delle Cassa integrazione in deroga, non potrà avvenire entro la fine del mese di aprile. Le attese, stando anche alle dichiarazioni del Presidente, Pasquale Tridico, probabilmente saranno ben più lunghe in alcuni territori.
Inoltre, i tempi non sono omogenei per tutte le regioni. Ad esempio, la Puglia ha inviato i dati l’8 aprile, la Liguria e la Valle d’Aosta il 15 aprile, ad esempio. Mancano all’appello ancora 3 Regioni.
Alcune richieste, poi, devono essere integrate perché incomplete. Anche in questo caso i tempi si dilatano. E il presidente INPS conclude: