Le principali novità del Decreto Rilancio. Il Consiglio dei ministri del 13 maggio ha approvato il Decreto Rilancio, le misure contenute riguardano famiglie, imprese e i cittadini. Il Decreto Rilancio è una vera e propria manovra finanziaria, con tantissime novità fiscali e non solo. Vediamo quali sono le principali misure previste dal Decreto.

Il Consiglio dei ministri ha approvato il Decreto Rilancio con il CdM del 13 maggio 2020. Il Governo ha approvato uno scostamento di bilancio da 55 miliardi di euro per questo provvedimento, da investire in misure riguardanti il lavoro, le imprese e le famiglie.

Sono in arrivo circa 10 miliardi per rifinanziare la Cassa Integrazione, oltre 4 miliardi per il bonus autonomi e circa 500 milioni per il sostegno di colf e badanti. Circa 6 miliardi per i ristori a fondo perduto delle Pmi, più sgravi per gli affitti e tagli alle bollette.

Sono stati previsti, anche 2 miliardi per le misure fiscali, 2,5 miliardi per il turismo e la cultura, 5 miliardi per Sanità e sicurezza.

Le principali novità contenute nel Decreto Rilancio riguardano l’introduzione del Reddito di emergenza, l’aumento del bonus autonomi, bonus vacanze, l’incremento del Bonus baby sitter.

Le principali novità

Al link sottostante puoi scaricare la bozza del decreto approvata dal Governo (in attesa della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale).

Vediamo, in sintesi, quali sono le principali misure contenute nel Decreto Rilancio varato dal CdM.

Le principali novità del Decreto Rilancio

Il Presidente del Consiglio, Giuseppe conte ha affermato nella Conferenza stampa del 13 maggio che il provvedimento:

“contiene le premesse per avviare la ripresa”

Sono stati confermati i principali capisaldi degli interventi ovvero il rinnovo di tutti gli ammortizzatori sociali, la creazione del Reddito di emergenza, per le famiglie più in difficoltà.

Tra i punti fermi resta, anche, l’ecobonus del 110% per le riqualificazioni edilizie.

Il Reddito di Emergenza per le famiglie in difficoltà

Tra le principali novità introdotte dal Decreto Rilancio è il Reddito di emergenza, un sostegno alle famiglie maggiormente in difficoltà a cui verranno forniti da 400 a 800 euro.

Ai nuclei andranno due quote, con una cifra che varia sulla base del numero dei componenti del nucleo familiare.

Il sussidio verrà gestito dall’INPS e potrà beneficiarne chi ha:

Per l’erogazione del reddito di emergenza, quindi, è di fondamentale importanza la presentazione del modello ISEE, che può essere predisposto accedendo con le proprie credenziali dal sito INPS, nella propria area personale.

Indennità 600 euro per lavoratori autonomi

Il Bonus per le partite Iva e collaboratori di 600 euro rimane confermato anche per il mese di aprile. Sostanzialmente ai soggetti già beneficiari (che hanno presentato domanda) di bonus per l’indennità del mese di marzo 2020, la medesima indennità viene erogata anche per il mese di aprile (in automatico).

Per il mese di maggio l’indennità è individuata in misura pari a 1.000 euro. Tuttavia, questa spetta solo a condizione che ci sia stata una comprovata riduzione di almeno il 33% del reddito del secondo bimestre 2020, rispetto al corrispondente periodo dell’anno 2019.

L’indennità di 600 euro è inoltre riconosciuta, per il mesi di aprile e maggio, a favore di determinate categorie di lavoratori dipendenti e autonomi che, in conseguenza dell’emergenza epidemiologica da Covid 19 hanno cessato, ridotto o sospeso la loro attività o il loro rapporto di lavoro.

Indennità per colf e badanti

Indennità a favore dei lavoratori domestici Ai lavoratori domestici non conviventi con il datore di lavoro, che abbiano in essere, alla data del 23.02.2020, uno o più contratti di lavoro per una durata complessiva superiore a 10 ore settimanali è riconosciuta, per i mesi di aprile e maggio 2020, un’indennità mensile pari a 500 euro, per ciascun mese.

Ecobonus ed incentivi per l’efficientamento energetico

Tra le principali novità del Decreto Rilancio, troviamo anche l’Ecobonus al 110% per le riqualificazioni energetiche degli edifici.

Per le spese sostenute dal 1° luglio 2020 e fino al 31 dicembre 2021, la detrazione si applica nella misura del 110% per le spese di isolamento termico e per le spese di sostituzione degli impianti di climatizzazione con caldaie a pompa di calore o a condensazione. Gli interventi devono assicurare il miglioramento di almeno due classi energetiche dell’edificio.

Il credito potrebbe anche essere ceduto all’impresa attraverso uno sconto in fattura diretto, che l’impresa poi trasformerebbe in credito. In alternativa, il credito può essere ceduto agli istituti bancari.

È riconosciuta la detrazione del 110% anche per gli interventi antisismici sugli edifici nonché per gli interventi di installazione di specifici impianti fotovoltaici.

Per approfondire: “Ecobonus e sismabonus al 110%

Bonus vacanze

Il Decreto Rilancio, introduce anche un credito per chi ha un ISEE inferiore ai 40.000 euro da spendere nelle imprese del settore turistico-ricettivo.

Il credito può essere utilizzato dal 1 luglio fino al 31 dicembre 2020 e può arrivare fino a 500 euro a famiglia.

Dovrebbe essere di 150 euro per i single e di 300 per le coppie, aumentando poi in base al numero di figli. L’80% dello sconto verrebbe applicato sul corrispettivo dovuto, mentre il restante 20% verrà erogato attraverso una detrazione d’imposta. Per il settore del turismo vengono previsti anche fondi per sanificare le strutture.

Credito d’imposta per l’adeguamento degli ambienti di lavoro

Ai soggetti esercenti attività d’impresa, arte o professione in luoghi aperti al pubblico è riconosciuto un credito d’imposta pari al 60% delle spese sostenute nel 2020, per un massimo di 80.000 euro, in relazione agli interventi necessari per far rispettare le prescrizioni sanitarie e le misure di contenimento contro la diffusione del virus Covid-19.

Bonus baby sitter e congedo parentale

Il bonus baby sitter passa da 600 a 1.200 euro e si potrà spendere anche per le iscrizioni nei centri estivi dei più piccoli.

Allo stesso modo viene confermato il congedo parentale fino a 30 giorni, pagato al 50%, per i genitori con figli fino a 12 anni. Potrà essere richiesto fino al 31 luglio.

Cassa Integrazione

Viene confermata la cassa integrazione e l’assegno del fondo di integrazione salariale, finora chiesti già per 7,5 milioni di lavoratori a causa dell’emergenza.

Vengono prolungati di altre 9 settimane e sono utilizzabili fino al 31 agosto. Si prevede, inoltre, anche una semplificazione delle procedure per erogarla.

Bonus per l’acquisto di bici e monopattini

Tra le principali novità del Decreto Rilancio c’è anche il Bonus per l’acquisto di bici e monopattini, consistente in uno sconto del 60% sull’acquisto di bici e monopattini.

Il bonus può arrivare al massimo fino a 500 euro e vale per le persone residenti in città con almeno 50.000 abitanti.

Contributi a Fondo perduto da 2.000 a 40.000 euro

È riconosciuto un contributo a fondo perduto ai titolari di partita Iva con ricavi non superiori a 5 milioni di euro nel periodo d’imposta precedente, se l’ammontare del fatturato e dei corrispettivi del mese di aprile 2020 è inferiore ai due terzi dell’ammontare del fatturato e dei corrispettivi del mese di aprile 2019.

Il decreto prevede che il contributo spetti al verificarsi di due condizioni. Si tratta delle seguenti:

  1. Deve trattarsi di soggetti che non hanno superato, nell’anno 2019, ricavi o compensi di importo complessivo non superiore a 5 milioni di euro. Anche in questo caso, il parametro scelto dal legislatore è costituito dal fatturato.
  2. Deve sussistere una riduzione di almeno 2/3nel mese di aprile, rispetto allo stesso mese dell’anno precedente, il contribuente può fruire del contributo a fondo perduto.

Il contributo a fondo perduto è determinato applicando una percentuale alla differenza tra l’ammontare del fatturato e dei corrispettivi del mese di aprile 2020 e l’ammontare del fatturato e dei corrispettivi del mese di aprile 2019:

  • 25% per i soggetti con ricavi o compensi non superiori a 100.000 euro nel periodo d’imposta precedente a quello in corso alla data di entrata in vigore del decreto;
  • 20% per i soggetti con ricavi o compensi superiori a 100.000 euro e inferiori a 400.000 euro nel periodo d’imposta precedente a quello in corso alla data di entrata in vigore del decreto;
  • 15% per i soggetti con ricavi o compensi superiori a 400.000 euro e inferiori a cinque milioni di euro nel periodo d’imposta precedente a quello in corso alla data di entrata in vigore del decreto.

Per approfondire: “I beneficiari dei contributi a fondo perduto

Rafforzamento patrimoniale delle imprese di medie dimensioni

Il Decreto Rilancio presenta una serie di misure finalizzate al rafforzamento patrimoniale di S.p.A., S.r.l, e società cooperative con ricavi superiori a 5 milioni di euro e fino a 50 milioni di euro, che hanno subito una riduzione dei ricavi a causa dell’emergenza sanitaria in corso.

Le misure si concretizzano in una detrazione d’imposta in capo ai soci persone fisiche (o una deduzione per i soci soggetti Ires) e nell’istituzione di un “Fondo Patrimonio PMI”, finalizzato a sottoscrivere strumenti finanziari partecipativi emessi dalle società.

Credito d’imposta locazioni

Per i soggetti esercenti attività d’impresa, arte o professione, con ricavi o compensi non superiori a 5 milioni di euro nel periodo d’imposta precedente, è previsto un credito d’imposta del 60% del canone di locazione di immobili a uso non abitativo destinati allo svolgimento dell’attività industriale, commerciale, artigianale, agricola, di interesse turistico o all’esercizio abituale e professionale dell’attività di lavoro autonomo.

Il credito d’imposta spetta anche, nella minore misura del 30%, in caso di contratti di servizi a prestazioni complesse o di affitto d’azienda, comprensivi di almeno un immobile a uso non abitativo.

Il credito d’imposta è commisurato all’importo versato nel periodo d’imposta 2020 con riferimento a ciascuno dei mesi di marzo, aprile e maggio.

Proroga dei termini di versamento

I versamenti sospesi ai sensi delle specifiche disposizioni del Decreto Liquidità e del Decreto Cura Italia devono essere effettuati entro il 16 settembre 2020.

La proroga al 16 settembre riguarda la generalità dei versamenti fiscali in scadenza a marzo, aprile e maggio, ma non effettuati in forza di quanto previsto dagli artt. 61 e 62 del DL Cura Italia e dell’art. 18 del DL liquidità (quindi, anziché cominciare a versarli a fine maggio o a fine giugno, come attualmente previsto saranno dovuti a partire dal 16 settembre, in unica soluzione o in quattro rate mensili il giorno 16 di settembre, ottobre, novembre e dicembre).

Trasmissione telematica dei corrispettivi

Viene prorogato fino al 1° gennaio 2021 il periodo di non applicazione delle sanzioni in caso di trasmissione telematica dei corrispettivi entro il mese successivo a quello di effettuazione dell’operazione.

Lotteria degli scontrini

È differita al 1° gennaio 2021 la decorrenza della c.d. “lotteria degli scontrini”.

Pagamento avvisi bonari

È prevista una rimessione nei termini per i pagamenti in scadenza tra l’8 marzo 2020 e il giorno antecedente l’entrata in vigore del decreto, anche per le rateazioni in corso, delle somme chieste mediante le comunicazioni degli esiti del controllo di cui agli articoli 36-bis e 36-ter DPR n. 600/1973, 54-bis DPR n. 633/1972, nonché mediante le comunicazioni degli esiti della liquidazione relativamente ai redditi soggetti a tassazione separata.

La norma prevede altresì la sospensione dei medesimi pagamenti in scadenza nel periodo compreso tra l’entrata in vigore del decreto e il 31 maggio 2020. I versamenti possono essere effettuati entro il 16 settembre 2020.

Versamento Irap

Non è dovuto il versamento del saldo Irap 2019 e della prima rata dell’acconto, dai contribuenti hanno maturato, nel periodo d’imposta precedente, ricavi non superiori a 250 milioni di euro.

Proroga adesione e versamento per mediazioni e conciliazioni

Viene disposta la proroga al 16 settembre del versamento della prima o unica rata relativa alle adesioni sottoscritte, dei versamenti relativi alle mediazioni, alle conciliazioni, al recupero dei crediti di imposta e a determinati avvisi di liquidazione.

Notifica degli avvisi di accertamento: proroga

Gli atti di accertamento, di contestazione, di irrogazione delle sanzioni, di recupero dei crediti di imposta, di liquidazione e di rettifica e liquidazione, per i quali i termini di decadenza scadono tra il 9 marzo e il 31 dicembre 2020, sono emessi entro il 31 dicembre 2020 e sono notificati nel periodo compreso tra il 1° gennaio e il 31 dicembre 2021.

Tabella riassuntiva dei principali provvedimenti del decreto rilancio

ProvvedimentoDescrizione
Contributo a fondo perdutoÈ riconosciuto un contributo a fondo perduto ai titolari di partita Iva con ricavi non superiori a 5 milioni di euro nel periodo d’imposta precedente, se l’ammontare del fatturato e dei corrispettivi del mese di aprile 2020 è inferiore ai due terzi dell’ammontare del fatturato e dei corrispettivi del mese di aprile 2019.
L’importo del contributo è compreso tra il 20 e il 10% della riduzione di fatturato, a seconda dell’ammontare dei ricavi e dei compensi del periodo d’imposta precedente.
Versamento IrapNon è dovuto il versamento del saldo Irap 2019 e della prima rata dell’acconto, dai contribuenti hanno maturato, nel periodo d’imposta precedente, ricavi non superiori a 250 milioni di euro.
Credito d’imposta locazioniPer i soggetti esercenti attività d’impresa, arte o professione, con ricavi o compensi non superiori a 5 milioni di euro nel periodo d’imposta precedente, è previsto un credito d’imposta del 60% del canone di locazione di immobili a uso non abitativo destinati allo svolgimento dell’attività industriale, commerciale, artigianale, agricola, di interesse turistico o all’esercizio abituale e professionale dell’attività di lavoro autonomo.
Il credito d’imposta spetta anche, nella minore misura del 30%, in caso di contratti di servizi a prestazioni complesse o di affitto d’azienda, comprensivi di almeno un immobile a uso non abitativo.
Il credito d’imposta è commisurato all’importo versato nel periodo d’imposta 2020 con riferimento a ciascuno dei mesi di marzo, aprile e maggio.
Rafforzamento patrimoniale delle imprese di medie dimensioniIl Decreto Rilancio presenta una serie di misure finalizzate al rafforzamento patrimoniale di S.p.A., S.r.l, e società cooperative con ricavi superiori a 5 milioni di euro e fino a 50 milioni di euro, che hanno subito una riduzione dei ricavi a causa dell’emergenza sanitaria in corso.
Le misure si concretizzano in una detrazione d’imposta in capo ai soci persone fisiche (o una deduzione per i soci soggetti Ires) e nell’istituzione di un “Fondo Patrimonio PMI”, finalizzato a sottoscrivere strumenti finanziari partecipativi emessi dalle società.
Reddito di emergenzaÈ riconosciuto un reddito straordinario ai nuclei familiari in condizioni di necessità economica, che presentano un valore Isee inferiore a 15.000 euro, in due quote ciascuna pari a 400 euro (da moltiplicarsi per il corrispondente parametro della scala di equivalenza).
Indennità di 600 euroAi soggetti già beneficiari, per il mese di marzo, dell’indennità di 600 euro, la medesima indennità pari a 600 euro è erogata anche per il mese di aprile 2020.
Per il mese di maggio l’indennità è individuata in misura pari a 1.000 euro, ma solo a condizione che ci sia stata una comprovata riduzione di almeno il 33% del reddito del secondo bimestre 2020, rispetto al corrispondente periodo dell’anno 2019.
L’indennità di 600 euro è inoltre riconosciuta, per il mesi di aprile e maggio, a favore di determinate categorie di lavoratori dipendenti e autonomi che, in conseguenza dell’emergenza epidemiologica da Covid 19 hanno cessato, ridotto o sospeso la loro attività o il loro rapporto di lavoro.
Indennità a favore dei lavoratori domesticiAi lavoratori domestici non conviventi con il datore di lavoro, che abbiano in essere, alla data del 23.02.2020, uno o più contratti di lavoro per una durata complessiva superiore a 10 ore settimanali è riconosciuta, per i mesi di aprile e maggio 2020, un’indennità mensile pari a 500 euro, per ciascun mese.
Incentivi per efficientamento energetico, sisma bonus, fotovoltaicoPer le spese sostenute dal 1° luglio 2020 e fino al 31 dicembre 2021, la detrazione si applica nella misura del 110% per le spese di isolamento termico e per le spese di sostituzione degli impianti di climatizzazione con caldaie a pompa di calore o a condensazione. Gli interventi devono assicurare il miglioramento di almeno due classi energetiche dell’edificio.
È riconosciuta la detrazione del 110% anche per gli interventi antisismici sugli edifici nonché per gli interventi di installazione di specifici impianti fotovoltaici.
Credito d’imposta per l’adeguamento degli ambienti di lavoroAi soggetti esercenti attività d’impresa, arte o professione in luoghi aperti al pubblico è riconosciuto un credito d’imposta pari al 60% delle spese sostenute nel 2020, per un massimo di 80.000 euro, in relazione agli interventi necessari per far rispettare le prescrizioni sanitarie e le misure di contenimento contro la diffusione del virus Covid-19.
Proroga dei termini di versamentoI versamenti sospesi ai sensi delle specifiche disposizioni del Decreto Liquidità e del Decreto Cura Italia devono essere effettuati entro il 16 settembre 2020.
Trasmissione telematica dei corrispettiviViene prorogato fino al 1° gennaio 2021 il periodo di non applicazione delle sanzioni in caso di trasmissione telematica dei corrispettivi entro il mese successivo a quello di effettuazione dell’operazione.
Lotteria degli scontriniÈ differita al 1° gennaio 2021 la decorrenza della c.d. “lotteria degli scontrini”.
Pagamento avvisi bonariÈ prevista una rimessione nei termini per i pagamenti in scadenza tra l’8 marzo 2020 e il giorno antecedente l’entrata in vigore del decreto, anche per le rateazioni in corso, delle somme chieste mediante le comunicazioni degli esiti del controllo di cui agli articoli 36-bis e 36-ter D.P.R. 600/1973, 54-bis D.P.R.  633/1972, nonché mediante le comunicazioni degli esiti della liquidazione relativamente ai redditi soggetti a tassazione separata.
La norma prevede altresì la sospensione dei medesimi pagamenti in scadenza nel periodo compreso tra l’entrata in vigore del decreto e il 31 maggio 2020. I versamenti possono essere effettuati entro il 16 settembre 2020.
Proroga termini versamento adesioni e mediazioniViene disposta la proroga al 16 settembre del versamento della prima o unica rata relativa alle adesioni sottoscritte, dei versamenti relativi alle mediazioni, alle conciliazioni, al recupero dei crediti di imposta e a determinati avvisi di liquidazione.
Notifica avvisi di accertamento: proroga dei terminiGli atti di accertamento, di contestazione, di irrogazione delle sanzioni, di recupero dei crediti di imposta, di liquidazione e di rettifica e liquidazione, per i quali i termini di decadenza scadono tra il 9 marzo e il 31 dicembre 2020, sono emessi entro il 31 dicembre 2020 e sono notificati nel periodo compreso tra il 1° gennaio e il 31 dicembre 2021.

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