Le istruzioni INAIL spiegano qual’è il processo di validazione delle mascherine e dei dispositivi di protezione individuale.
Il Decreto Cura Italia prevede che sia l’INAIL ad occuparsi della validazione straordinaria di mascherine e dei dispositivi di protezione individuale.
L’INAIL ha fornito le istruzioni, la procedura da seguire e la documentazione da allegare.
Le istruzioni operative INAIL si riferiscono, invece, alla procedura di validazione e ai tempi di produzione e consegna.
La documentazione richiesta e il facsimile di autocertificazione devono essere inviati esclusivamente tramite PEC all’indirizzo predisposto ad hoc.
Indice degli Argomenti
Le istruzioni INAIL per la validazione di mascherine e dispositivi di protezione individuale
Il Decreto Cura Italia ha attribuito all’INAIL il compito di validazione di mascherine e dei dispositivi di protezione individuale.
L’art.15, co.1, prevede la possibilità di produrre, importare e immettere in commercio mascherine chirurgiche e dispositivi di protezione individuale in deroga alle vigenti disposizioni, per fornire supporto al sistema sanitario ed ai lavoratori.
Il co. 3 dello stesso articolo prevede che:
L’INAIL ha fornito le istruzioni per effettuare la procedura ed inviare l’autocertificazione e l’ulteriore documentazione per permettere la validazione dei dispositivi di protezione individuale da parte dell’INAIL.
Facsimile autocertificazione
Un facsimile dell’autocertificazione da trasmettere è scaricabile dallo stesso sito INAIL.
Tabella riassuntiva
Le caratteristiche ed i requisiti che i dispositivi devono rispettare sono riportati nella tabella riassuntiva.
Istruzioni INAIL per la validazione di mascherine e dispositivi di protezione individuale: la documentazione
Con l’istruzione operativa del 19 marzo 2020 l’INAIL ha fornito le indicazioni per la validazione delle mascherine e i dispositivi di protezione individuale.
Alla richiesta occorre allegare l’autocertificazione e la seguente documentazione:
- Una relazione descrittiva completa del DPI e dell’uso cui è destinato, corredata da fotografie, disegni e schemi di progettazione e fabbricazione del DPI, che comprenda:
- Valutazione dei rischi da cui il DPI è destinato a proteggere;
- Elenco dei requisiti essenziali di salute e di sicurezza applicabili al DPI;
- Riferimenti delle norme che sono state applicate per la progettazione e la fabbricazione del DPI specificando le parti che sono state applicate;
- Relazioni e relativi rapporti di prova sulle prove effettuate per verificare la conformità del DPI ai requisiti essenziali di salute e di sicurezza applicabili e, se del caso, per stabilire la relativa classe di protezione;
- Copia delle istruzioni e delle informazioni per il datore di lavoro, per il corretto funzionamento e la sicurezza sul luogo di lavoro. Per i prodotti importati, tali istruzioni devono essere in lingua italiana e/o inglese.
La documentazione deve essere trasmessa all’INAIL, esclusivamente, tramite, questo indirizzo di posta elettronica certificata valido per l’intero territorio nazionale:
L’INAIL ha specificato che:
Dopo l’invio, la validazione sarà effettuata da un team di tecnici multidisciplinare, in funzione delle diverse tipologie di dpi.
Le caratteristiche delle mascherine e dei dispositivi di protezione individuale
Il Ministero della Salute ha fornito le informazioni sulle caratteristiche delle mascherine da produrre e da utilizzare per l’emergenza coronavirus.
Le mascherine e dispositivi di protezione individuale sono suddivisi nelle seguenti categorie:
- Mascherine chirurgiche;
- Mascherine FFP2;
- Le mascherine FFP3;
- Altri tipi di mascherine.
Qualsiasi altro tipo di mascherina può essere prodotta sotto responsabilità del produttore ma non può essere utilizzata in ambiente ospedaliero o assistenziale, poiché non risponde ai requisiti tecnici previsti.
Le mascherine che hanno superato la prova di conformità
Dopo il primo aggiornamento sulle mascherine e i dispositivi di protezione individuale che avevano superato la prova di conformità, l’INAIL ha pubblicato un secondo aggiornamento.
L’elenco dei dpi validati positivamente è aggiornato periodicamente ed è presente sul sito dell’INAIL.
Per ogni modello è riportata la data di validazione, la tipologia di prodotto, il nominativo del produttore o dell’importatore con la regione o nazione di riferimento.
Del 95% circa delle richieste non conformi, l’1% circa era riferito a dpi che avevano già la marcatura CE.
Tali dispositivi possono essere immessi in commercio senza il bisogno della validazione dell’Istituto.
Il 15% delle richieste riguardava prodotti non identificabili come dispositivi di protezione individuale.
Alcune richieste, circa il 12%, era valutabili come prodotto simil-mascherina chirurgica.
Il 73%, infine, non garantiva i requisiti minimi di sicurezza e protezione dei lavoratori e degli operatori sanitari, principalmente per l’assenza di relazioni e prove dei dispositivi.
ma se inail non risponde entro 3 gg cosa succede?
Al momento non lo sappiamo, non ci sono ulteriori istruzioni operative.