Incentivi assunzioni 2021: quali sono i bonus per rilanciare l’economia nel 2021? Vediamo i sussidi per favorire le assunzioni per quest’anno.

L’emergenza sanitaria ha posto in luce l’esigenza di prevedere un piano per favorire le assunzioni, in questo momento di forte precarietà. Le chiusure prolungate hanno, infatti, inciso negativamente sull’occupazione, calata fortemente nell’ultimo anno.

Proprio per tale ragione, che il legislatore ha previsto una serie di interventi volti a favorire la ripresa e la riduzione del tasso di disoccupazione e inoccupati.

Vediamo ora quali sono gli incentivi per i datori di lavoro che procedono a nuove assunzioni.


Incentivi assunzioni 2021
Incentivi assunzioni 2021: tutti i bonus e sussidi

Sgravi per gli under 36

Ai sensi dell’art. 1, co. 10 della Legge n. 178/20 viene riconosciuto uno sgravio contributivo nella misura del 100% per un periodo massimo di 36 mesi in caso di nuova assunzione con contratto a tempo indeterminato a tutele crescenti effettuata nel biennio 2021/2022.

Una prima categoria di incentivi che vengono in evidenza sono rivolti ai lavoratori con meno di 36 anni. Le disposizioni in questione sono quindi rivolte a favorire l’occupazione giovanile. Proprio questa categoria ha fortemente risentito della crisi economica conseguente l’emergenza sanitaria. In particolare gli sgravi sono stati provvisoriamente previsti per il biennio 2021-2022. I datori di lavoro privati che assumono a tempo indeterminato o che trasformano i contratti a tempo determinato in contratti a tempo indeterminato hanno diritto ad una serie di esoneri:

  • Nella misura del 100%, sostituendo la precedente previsione che era limitata al 50%;
  • Per un periodo massimo di 36 mesi o di 48 mesi (con riferimento ad alcune regioni, ossia i Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata, Sicilia, Puglia, Calabria e Sardegna);
  • Nel limite massimo di importo pari a 6.000 euro annui.

Oltre ai predetti requisiti descritti, è necessario, per accedere all’esonero, che il datore di lavoro non abbia proceduto a licenziamenti per i sei mesi precedenti. La norma, volta ad incentivare le assunzioni nel 2021, quindi, da un lato è volta a favorire le assunzione, dall’altro ad evitare effetti distorsivi, ossia di procedere a licenziamenti al fine di ottenere le facilitazioni. L’esonero contributivo, inoltre, trova applicazione nelle ipotesi di trasformazione dei contratti a tempo determinato in contratti a tempo indeterminato effettuate nel medesimo arco temporale sopra indicato.

Lo stesso contributi viene riconosciuto per una durata massima di 48 mesi in favore dei datori di lavoro privati che effettuino assunzioni in una sede o unità produttiva ubicata nelle seguenti Regioni: Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata, Sicilia, Puglia, Calabria e Sardegna.

Lavoratori destinatari

Per il riconoscimento dell’esonero al 100% dei contributi previdenziali a carico dei datori di lavoro privati, l’assunzione deve riguardare soggetti che alla data della prima assunzione incentivata ai sensi della presente disposizione non abbiano compiuto il trentaseiesimo anno di età. In caso di trasformazione del contratto di lavoro da tempo determinato a tempo indeterminato il requisito anagrafico deve sussistere al momento della conversione. Nel caso in cui la riduzione relativa a un determinato lavoratore sia stata applicata per un periodo inferiore alla durata massima prevista dalla norma, un altro datore di lavoro può usufruire dello sgravio per il periodo residuo.

Condizioni di applicazione

L’esonero contributivo spetta a condizione che i datori di lavoro non abbiano proceduto nei confronti di lavoratori inquadrati con la medesima qualifica nella stessa unità produttiva, nei 6 mesi precedenti l’assunzione, né procedano, nei 9 mesi successivi alla stessa a:

  • Licenziamenti individuali per giustificato motivo oggettivo;
  • Licenziamenti collettivi, ai sensi della Legge n. 223/91.

Assunzioni donne

Con la Legge di Bilancio 2021, art. 1, co. 16 – 19 della Legge n. 178/20 sono stati introdotti importanti sgravi anche per le assunzioni nel 2021 delle donne con almeno 50 anni di età. Tale previsione è finalizzata ad incentivare l’occupazione delle donne e riguarda sia le nuove assunzione che la trasformazione di contratti a tempo determinato in contratti a tempo indeterminato, con riferimento al periodo compreso tra il 1° gennaio 2021 ed il 31 dicembre 2022. Anche in questo caso, come l’ipotesi precedente i requisiti sono i medesimi:

  • Sgravio per un importo massimo di 6000 euro annui;
  • E’ previsto nella misura del 100%.

Il periodo dell’incentivo varia a seconda del tipo di contratto stipulato, precisamente:

  • 12 mesi, se il contratto è a tempo determinato; 
  • 18 mesi se il contratto è a tempo indeterminato;
  • 18 mesi complessivi, in caso di assunzione con contratto a tempo determinato,  che venga poi trasformato  a tempo indeterminato. 

Alcune eccezioni alle suddette regole operano con riferimento a specifiche regioni. Infatti non opera sempre il limite di età, ad esempio l’esonero è previsto per l’assunzione di donne di qualsiasi età prive di impiego regolarmente retribuito da almeno sei mesi residenti nelle regioni Campania, Basilicata, Sicilia, Puglia, Calabria e Sardegna.

Lavoratrici destinatarie

L’agevolazione riguarda l’assunzione di donne di qualsiasi età prive di un impiego regolarmente retribuito da almeno:

  • 6 mesi, se residenti in Regioni ammissibili ai finanziamenti nell’ambito dei fondi strutturali dell’Unione europea (c.d. “Regioni svantaggiate”);
  • 6 mesi, se occupate in professioni o settori caratterizzati da un tasso di disparità uomo/donna che supera almeno del 25% la disparità media uomo/donna;
  • 24 mesi, ovunque residenti.

Misura dell’esonero

Limitatamente al periodo 2021/2022, l’esonero è elevato al 100%, in luogo del 50% previsto dall’art. 4, co. 9 – 11 della Legge n. 92/12. L’esonero dovrebbe riguardare sia i complessivi contributi previdenziali a carico dei datori di lavoro, sia i premi dovuti all’INAIL, anche se in questo caso la norma non prevede espressamente l’applicabilità della disposizione agevolativa. Il limite massimo di fruizione del beneficio è di 6.000 euro.

Condizioni dell’agevolazione

La fruizione dell’esonero contributivo risulta condizionato al rispetto di specifiche condizioni riguardanti:

  • L’incremento occupazionale netto;
  • Il quadro temporaneo sugli aiuti di Stato;
  • L’autorizzazione della Commissione europea.

Assunzioni 2021 neo laureati

Soprattutto nell’ultimo anno, uno dei problemi maggiormente avvertiti è stato quello di inserire i neo laureati nel mondo del lavoro. Il blocco derivato dall’emergenza sanitaria, infatti, ha reso complesso il passaggio dall’università alle imprese.

Lo sgravio al fine di favorire le assunzioni nel 2021 di neo laureati è previsto per i datori di lavoro privati, anche non imprenditori, che assumono studenti che hanno svolto attività di formazione presso lo stesso del tipo equivalente a:

  • attività di alternanza scuola-lavoro per almeno il 30% delle ore di alternanza previste ai sensi dell’articolo 1, comma 33, della Legge 107/2015;
  •  periodi di apprendistato per la qualifica e il diploma professionale, il diploma di istruzione secondaria superiore, il certificato di specializzazione tecnica superiore (c.d. di 1° livello) o periodi di apprendistato in alta formazione (c.d. di 3° livello)

Una delle attività suddette deve esser svolta nei 6 mesi antecedenti all’assunzione. In tal modo si è inteso stabilizzare e favorire l’inserimento definitivo degli studenti già formati dalle imprese. Inoltre i neoassunti non devono aver compiuto i 30 anni al 2021 e non aver intrattenuto qualsiasi rapporto a tempo indeterminato precedente.

Lo sgravio previsto per un limite massimo di 3.000 euro su base annua per 36 mesi.

Assunzioni 2021 per il Sud

E’ stata prevista l’estensione di incentivi e sussidi per le assunzioni al sud fino al 31 dicembre 2029. Tale esonero era stato introdotto dal Decreto “Agosto” (D.l. n. 104 del 14 agosto 2020 convertito in Legge numero 126 del 13 ottobre 2020), nelle seguenti misure:

  • 30% dei contributi INPS da versare fino al 31 dicembre 2025;
  • 20% dei contributi INPS da versare negli anni 2026 e 2027;
  • 10% dei contributi INPS da versare nel 2028 e 2029.

La misura si aggiunge alle suddette previsioni derogatorie previste per le assunzione ai datori di lavoro privati operanti nelle regioni:

  • Abruzzo,
  • Basilicata,
  • Calabria,
  • Campania,
  • Molise,
  • Puglia,
  • Sardegna
  • Sicilia.

Bonus assunzioni 2021 per i genitori precari

Nell’ottica di tutela e del sostegno alle famiglie, è stato introdotto un bonus per favorire anche l’assunzione di genitori, con età massima di 35 anni, tramite un incentivo di 5mila euro che verrà erogato al diretto interessato. Il bonus è quindi volto a ridurre il peso delle nuove assunzioni sulle imprese, tramite una contribuzione diretta alla prestazione dovuta dal datore di lavoro.

Al fine di accedere all’incentivo, il neo assunto deve essere:

  • Genitore di figli minori o affidatari di minori;
  • Disoccupato ovvero assunto in precedenza con contratto a termine, in somministrazione, intermittente o collaborazione coordinata e continuativa;
  • Iscritto, al momento dell’assunzione a tempo indeterminato, presso la “Banca dati per l’occupazione dei giovani genitori”.

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2 COMMENTI

  1. Buongiorno l’articolo in merito all’incentivo assunzione giovani genitori riporta una informazione errata in quanto il requisito anagrafico è quello dell’età massima di 35 anni, l’articolo riporta l’esatto contrario.
    Non vuole essere una critica ma solo una segnalazione per gli avventori del sito.
    dott. Bruno Pellegrino Consulente del lavoro di Napoli.

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