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In arrivo un Bonus da 4.200 euro nel Decreto Sostegno

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Secondo le ultime novità, nel Decreto Sostegno dovrebbe essere inserito un bonus per professionisti ed imprese per un importo medio di circa 4.200 euro. Ad anticiparlo è stato il sottosegretario all’Economia Claudio Durigon. Vediamo chi potrà beneficiarne.

Il Decreto Sostegno sarà approvato entro la fine di questa settimana e tra le misure previste, secondo le ultime indiscrezioni, compare un bonus di importo medio da 4.200 euro. L’indennizzo verrà calcolato sulla media mensile della perdita e sarà erogato una tantum.

Il sottosegretario all’Economia ha annunciato che saranno 2.8 milioni i beneficiari del nuovo bonus.

Non è detto che tutti i beneficiari del Bonus riceveranno 4.200 euro, esso è l’importo medio, pertanto, sulla base alla perdita di fatturato subita a causa delle restrizioni legate al Covid-19, riceverà di più o di meno.

Il Bonus dovrebbe essere riconosciuto in favore dei liberi professioni e delle aziende e sarà calcolato in base alla perdita di fatturato subita a causa dell’emergenza Covid-19.

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In arrivo un Bonus da 4.200 euro

Bonus da 4.200 euro: chi potrà beneficiarne?

Il Bonus potrà essere beneficiato da tutte le attività ed i professionisti che possano dimostrare la perdita di fattura a causa delle restrizioni dovute all’emergenza Covid-19, non essendo più prevista la distinzione in codici ATECO.

Stando alla bozza del Decreto occorrerà dimostrare di aver subito nel 2020 un calo di ricavi pari ad almeno il 33% rispetto all’anno prima.

Dovrebbero essere previste tre aliquote differenti, pari al 10%15% e 20%.

Le percentuali saranno calcolate sulla base del reddito complessivo:

  • 20% per i soggetti con ricavi non superiori ai 400.000 euro nel periodo d’imposta 2019;
  • 15% per i soggetti con ricavi superiori a 400.000 euro e fino a 1 milione di euro nel periodo d’imposta 2019;
  • 10% per i soggetti con ricavi superiori a 1 milione di euro nel periodo d’imposta precedente al 2019.

I contributi erogati non concorrono alla formazione del reddito imponibile.

Per quanto riguarda l’erogazione, si procederà come con i precedenti contributi riconosciuti dal Decreto Ristori.

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