Il 10 settembre il Decreto semplificazioni è legge, attesa, adesso, la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.
Il Decreto Semplificazioni è legge, dopo la fiducia in Senato con 127 voti a favore e alla Camera con 291 Sì, il provvedimento è stato convertito in legge.
Il Decreto semplificazioni entrerà in vigore con la pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale, recante “Misure urgenti per la semplificazione e l’innovazione digitale” nel testo definivo convertito dalla legge di conversione approvata definitivamente che contiene al Titolo I, Capo I, negli articoli dall’1 al 9, la “Semplificazioni in materia di contratti pubblici”.
Le principali novità spaziano dal campo degli appalti, all’edilizia, fino alla digitalizzazione delle procedure amministrative.
Vediamo quali sono le principali modifiche apportate.
Indice degli Argomenti
Le novità apportate al Decreto Semplificazioni
Appalti: affidamento diretto per lavori fino a 150 mila euro
Prevista la deroga per un anno, fino al 31 dicembre 2021, alla disciplina degli appalti.
Si prevede l’affidamento diretto per lavori di importi inferiori a 150.000 euro.
Inoltre saranno possibili procedure senza bando di gara in caso di urgenze legate all’emergenza coronavirus.
Novità anche per quanto riguarda il capitolo legalità e controlli antimafia in fase di aggiudicazione appalti:
Durc
Prevista la proroga della validità dei documenti unici di regolarità contributiva, DURC, già stabilita dalla legislazione vigente per quelli in scadenza tra il 31 gennaio 2020 e il 31 luglio 2020, non sia applicabile quando sia richiesto di produrre il DURC, oppure di dichiararne il possesso o comunque quando sia necessario indicare, dichiarare o autocertificare la regolarità contributiva, ai fini della selezione del contraente o per la stipulazione del contratto relativamente a lavori, servizi o forniture previsti o disciplinati dal Decreto legge.
Decreto semplificazioni: Identità digitale e domicilio digitale
Le amministrazioni pubbliche dal 28 febbraio 2021 dovranno utilizzare esclusivamente le identità digitali e la carta di identità elettronica, ai fini dell’identificazione dei cittadini che accedano ai propri servizi in rete.
Inoltre, le pubbliche amministrazioni hanno l’obbligo di far beneficiare i propri servizi in rete mediante l’applicazione su dispositivi mobili attraverso il punto di accesso telematico (il riferimento è all’applicazione IO).
Pertanto, le amministrazioni devono avviare i correlativi progetti di trasformazione digitale, al fine di far fruire i loro servizi su dispositivi mobili, entro il 28 febbraio 2021.
Notificazione digitale atti della pubblica amministrazione
L’art. 26 disciplina le modalità di funzionamento della Piattaforma per la notificazione digitale degli atti della pubblica amministrazione.
PagoPA affida lo sviluppo della piattaforma a SOGEI.
Viene cosi delineata una piattaforma digitale per effettuare le notificazioni da parte delle amministrazioni pubbliche, con valore legale di, atti, provvedimenti, avvisi e comunicazioni ai destinatari (le persone fisiche, le persone giuridiche, gli enti, le associazioni e ogni altro soggetto pubblico o privato, residenti o aventi sede legale nel territorio italiano ovvero all’estero se titolari di codice fiscale.