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Gestione separata: come iscriversi?

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La Gestione Separata INPS è un fondo pensionistico finanziato con i contributi previdenziali obbligatori dei lavoratori assicurati. Sono obbligati all’iscrizione alla Gestione separata i professionisti privi di cassa, i titolari di rapporti di collaborazione coordinata e continuativa e ulteriori categorie di lavoratori che sono state aggiunte con leggi successive alla L. n. 335/1995.

Per maggiori approfondimenti leggi anche: “Gestione Separata INPS 2023: soggetti obbligati e contributi”

Vediamo cosa c’è da sapere sul punto.


Gestione separata: cos’è?

La Legge n. 335/95, “riforma Dini, ha introdotto una specifica modalità di calcolo di riferimento il sistema contributivo. La normativa, infatti, ha previsto che l’entità delle pensioni degli iscritti dipenderà cioè dai contributi effettivamente versati dal lavoratore.

Lo scopo principale della legge Dini era quello di garantire tutela ai lavoratori a categorie di lavoratori fino ad allora escluse. I modi individuati dalla normativa erano essenzialmente tre:

  • costituzione di nuovi fondi previdenziali;
  • aggregando alcune categorie di professionisti a casse professionali già esistenti;
  • istituendo la Gestione separata.

Quest’ultima è stata proprio prevista in favore di coloro che non hanno una propria cassa previdenziale o comunque impossibilitati a iscriversi per regolamento e alle forme di collaborazione coordinata e continuativa non diversamente regolamentate. Sulla disciplina il legislatore, invero, è intervenuto nuovamente al fine di ampliare la platea degli aventi diritto.

Chi deve iscriversi obbligatoriamente alla Gestione separata INPS

La Gestione separata INPS, come accennato nei precedenti paragrafi, è un fondo previdenziale ai fini pensionistici. La Legge n 335/95, cioè la riforma Dini, stabilisce quali siano le categorie di soggetti che devono obbligatoriamente iscriversi a questa gestione previdenziale:

  • forme di collaborazione coordinata e continuativa (co. co. co.);
  • venditori a domicilio con reddito superiore a 5.000 euro;
  • spedizionieri doganali non dipendenti (da gennaio 1998);
  • beneficiari di assegni di ricerca;
  • beneficiari di borse di studio per la frequenza ai corsi di dottorato di ricerca;
  • gli amministratori locali;
  • beneficiari di borse di studio a sostegno della mobilità internazionale degli studenti (solo da maggio a dicembre 2003) e degli assegni per attività di tutorato, didattico-integrative, propedeutiche e di recupero;
  • lavoratori autonomi occasionali con reddito superiore a 5.000 euro;
  • gli associati in partecipazione fino al 31 dicembre 2015;
  • medici con contratto di formazione specialistica;
  • volontari del Servizio civile nazionale (avviati dal 2006 al 2008);
  • prestatori di lavoro occasionale accessorio.

I predetti soggetti devono essere in possesso di alcune specifici requisiti per iscriversi alla Gestione separata. Vediamo quali.

Requisiti per presentare istanza di iscrizione

Come già affermato, le categorie in precedenza individuate devono essere in possesso di alcuni requisiti per procedere all’iscrizione alla Gestione separata. Tale obbligo sorge nei confronti di coloro che:

  • svolgono una delle attività citate nel precedente paragrafo in modo prevalente, non necessariamente esclusivo, anche chi svolge il doppio lavoro può essere tenuto ad iscriversi;
  • a coloro che, pur svolgendo l’attività professionale in maniera occasionale, hanno un reddito  superiore ai 5.000 euro, purché derivi da una delle attività lavorative sopracitate.

Iscrizione Gestione separata INPS

Per iscriversi alla Gestione Separata occorre utilizzare i servizi online INPS.  Per l’iscrizione dei lavoratori parasubordinati alla Gestione Separata, occorre utilizzare il servizio “Domanda Iscrizione Parasubordinati“. Dopo l’autenticazione, si sceglie dal menu la voce per l’iscrizione alla Gestione Separata. Occorre poi scegliere la voce “collaboratore o altra attività” e confermare l’iscrizione, stampando la ricevuta. I liberi professionisti devono utilizzare il servizio online “Iscrizione liberi professionisti“.

La domanda può essere trasmessa esclusivamente attraverso uno dei seguenti canali:

  • Web – servizi telematici attraverso il portale dell’Istituto;
  • Contact Center Multicanale  – numero verde 803164;
  • intermediari dell’Istituto – attraverso i relativi servizi telematici.

L’iscrizione alla gestione separata deve essere effettuata entro 30 giorni dalla comunicazione di inizio attività inviata all’Agenzia delle Entrate (Mod. AA9/12) per i professionisti o dalla data di invio della comunicazione unica.

Il costo dei contributi da versare alla Gestione Separata varia in base all’attività svolta, per ciascuna delle quali è prevista un’aliquota contributiva.

Aliquote contributive

Per il 2023, le aliquote per calcolare i contributi da versare alla Gestione Separata INPS sono:

  •  26,23% per professionisti non assicurati presso altre forme pensionistiche obbligatorie;
  •  24% per professionisti e collaboratori titolari di pensione o provvisti di altra tutela pensionistica obbligatoria.
  •  33,72% per collaboratori e figure assimilate non assicurati presso altre forme pensionistiche obbligatorie per i quali non è prevista la contribuzione aggiuntiva DIS-COLL
  • 35,03% per collaboratori e figure assimilate non assicurati presso altre forme pensionistiche obbligatorie per i quali è prevista la contribuzione aggiuntiva DIS-COLL.

Iscrizione alla gestione separata INPS in ritardo

Cosa accade se non si effettua la regolare iscrizione alla gestione separata INPS entro i 30 giorni previsti dalla legge a partire dall’avvio dell’attività?

In questo caso occorre effettuare l’iscrizione tardiva, ricordiamo che non sono previste sanzioni in caso di mancata iscrizione entro il termine del trentesimo giorno. Per tale ragione nel momento della dichiarazione dei redditi, il libero professionista viene iscritto d’ufficio alla gestione separata INPS, andando così a sistemare la propria posizione contributiva in maniera automatica anche se non è stata eseguita una iscrizione ufficiale tramite l’apposito modulo nella procedura sopra indicata.

Che accade se non mi iscrivo alla gestione separata INPS?

Se non si effettua l’iscrizione alla gestione separata INPS tramite la procedura sopra descritta entro 30 giorni dall’inizio dell’attività al momento del versamento dei contributi l’iscrizione alla gestione separata INPS è eseguita in automatico e d’ufficio.

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