Si torna a parlare di fringe benefit, ovvero di alcuni elementi in aggiunta alla retribuzione economica spettante ad alcuni lavoratori dipendenti. I benefici aggiuntivi al salario sono costituiti da beni o servizi che vengono concessi al dipendente in aggiunta rispetto al pagamento dello stipendio. Principalmente vengono forniti ai lavoratori dipendenti con fringe benefit oggetti di natura tecnologica, come gli smartphone, tablet o computer, oppure ancora automobili da utilizzare sia durante lo svolgimento del lavoro, sia nel tempo privato.

Successivamente all’arrivo della pandemia era stata aumentata la soglia relativa all’esenzione dalle imposte di questi particolari benefici, sia per il 2020 che per il 2022. Tuttavia questi importi vengono nuovamente riportati dall’ultima manovra alle soglie precedenti, per l’anno in corso.

Si tratta di una soglia massima di esonero dalle imposte per questi beni di 258,23 euro. I fringe benefit fanno parte di quello che è il welfare aziendale, per cui alcuni ipotizzavano un raddoppio di questa soglia per il 2022. Raddoppio che tuttavia non è arrivato.

Fringe benefit: cosa sono

I fringe benefit come visto prima sono benefici aggiuntivi che l’azienda fornisce ai dipendenti (a tutti o ad alcuni dipendenti) al di fuori dei pagamenti in denaro previsti come retribuzione dal contratto lavorativo. I fringe benefit quindi vengono garantiti in alcuni casi in base al contratto, e non intaccano lo stipendio mensile del lavoratore.

I fringe benefit possono riguardare diversi tipi di benefici, e vengono garantiti ai dipendenti per migliorarne la condizione lavorativa, o per un miglioramento del welfare generale presso una determinata azienda. Molte imprese di grandi dimensioni optano per questa soluzione per garantire ai propri dipendenti di lavorare al meglio.

Tra i fringe benefit possono essere inclusi diversi beni o servizi, come: la mensa aziendale, buoni pasto e similari, strumenti di tecnologia come smartphone, computer portatili e tablet, auto aziendali, buoni acquisto. Nel caso di auto aziendale per esempio sono previste diverse modalità d’utilizzo da parte del dipendente:

  • Utilizzo solamente per uso aziendale e esigenze di spostamento lavorative;
  • Utilizzo sia per uso aziendale sia per uso privato;
  • Utilizzo per uso privato senza addebiti ai lavoratori;

In tutti questi casi i fringe benefit sono dovuti ad un miglioramento delle condizioni di lavoro e di vita del dipendente, che può essere esonerato da alcuni tipi di spesa. I fringe benefit non intaccano il reddito dei lavoratori dipendenti, che continuano a percepire lo stipendio ugualmente e con stesso importo.

Tuttavia esistono delle regole precise per quanto riguarda la tassazione di questi beni aggiuntivi forniti ai lavoratori dipendenti. Va ricordato che l’azienda può decidere di fornire i lavoratori di fringe benefit per tutti o solamente per alcuni dipendenti.

Fringe benefit e tassazione

La tassazione dei fringe benefit viene applicata solamente quando viene superato un margine di spesa. Si tratta per il 2022 di 258,23 euro. Questo significa che la tassazione interviene solamente nel momento in cui questo importo viene superato.

Se per il dipendente specifico la soglia risulta inferiore alla cifra di 258,23 euro, non vengono applicate le imposte. Tuttavia questa è la cifra che è stata scelta per l’anno in corso, con un abbassamento rispetto al limite previsto nel 2020 e nel 2021.

Per gli scorsi anni era stato raddoppiato l’importo portandolo fino a 516,46 euro. Questo raddoppio ha permesso tra le altre cose a molte imprese di garantire ai propri dipendenti alcuni strumenti di tecnologia per lavorare, come computer, smartphone o tablet.

Il raddoppio tuttavia è stato scartato per l’anno in corso, nonostante in un primo momento si era ipotizzato che con la Legge di Bilancio 2022 l’importo sarebbe raddoppiato in modo strutturale. Per le aziende quindi al momento viene nuovamente fissato il limite massimo secondo le regole precedenti al 2020.

Alcuni ritengono che un aumento strutturale del limite avrebbe dato come risultato un aumento positivo dei consumi, e migliorato il welfare aziendale di molte imprese italiane.

Fringe benefit e automobili nel 2022

Le automobili rientrano nei fringe benefit, sia quando vengono garantite unicamente per scopi di lavoro, sia quando è possibile utilizzarle anche nella vita privata. Recentemente sono stati pubblicati i costi che riguardano i chilometri effettuati da queste autovetture, per l’anno in corso.

Si tratta di tabelle ACI che determinano il calcolo del reddito soggetto ad imposte derivato dall’utilizzo di questi autoveicoli. Una novità piuttosto recente è quella che riguarda le emissioni inquinanti dei veicoli. A partire dal 2021 infatti le tabelle ACI distinguono per il calcolo del reddito anche il tipo di automobile, in base alle emissioni di agenti inquinanti.

La cifra che viene considerata come rientrante nei fringe benefit è calcolata dalle tabelle e dal valore standard di 15.000 km, calcolato con una stima sull’utilizzo dei veicoli per motivi sia aziendali che personali. Viene poi applicata una percentuale in base all’emissione di Co2 nell’ambiente:

  • 25% per autoveicoli con emissioni inferiori a 60 g/km di Co2;
  • 30% per autoveicoli con emissioni da 60 g/km a 160 g/km di Co2;
  • 50% per autoveicoli con emissioni da 160 g/km a 190 g/km di Co2;
  • 60% per autoveicoli con emissioni superiori a 190 g/km di Co2.

La decisione di prendere in considerazione l’effettivo inquinamento nell’amebiente degli autoveicoli è stata presa in linea con le recenti misure per limitare le emissioni ambientali causate dai veicoli.

Fringe benefit e smart working

I fringe benefit negli ultimi anni sono andati soprattutto nella direzione di fornire strumenti di tecnologia ai dipendenti per lavorare da casa, in smart working. La detassazione portata per due anni a cifre maggiori ha garantito a molte aziende la possibilità di risparmiare sulle imposte nel caso di fornitura di compute, tablet e smartphone ai propri dipendenti.

Dall’arrivo della pandemia infatti moltissimi lavoratori dipendenti hanno convertito il proprio lavoro in presenza in un lavoro agile, e si è reso necessario aggiornarsi dal punto di vista tecnologico e adottare i giusti strumenti per affrontare questa nuova modalità di lavoro.

Tuttavia per il 2022 la possibilità di detassazione così vantaggiosa viene ridotta, nonostante le ipotesi iniziali di renderla strutturale a partire dal 2022. Questo vuol dire che le aziende dovranno restare al di sotto della soglia di 258, 23 euro per risparmiare sulle imposte per fornire fringe benefit di tipo tecnologico ai dipendenti, anche se in smart working.

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Valeria Oggero
Classe 1992, laureata in Scienze della Comunicazione all'Università degli Studi di Torino, da sempre sono appassionata di scrittura. Dopo alcune esperienze all'estero, ho deciso di approfondire tematiche inerenti la fiscalità nazionale relativa alle persone fisiche ed alle partite Iva. Collaboro con Fiscomania.com per la pubblicazione di articoli di news a carattere fiscale. Un settore complesso quello fiscale ma dove non si finisce mai di imparare.

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