La fatturazione elettronica è uno strumento che moltissimi lavoratori autonomi italiani hanno scelto di utilizzare, da un lato a causa dell’obbligatorietà, posta fino alla fine del 2021, per alcuni soggetti, e da un lato per una questione di comodità nella gestione delle fatture.

La fatturazione elettronica permette una maggiore trasparenza anche in termini fiscali, ed è vista da molti come uno strumento indispensabile per la lotta all’evasione del fisco. Al momento l’obbligo di utilizzo della fatturazione elettronica è esteso a tutti i soggetti passivi Iva per la cessione di beni o servizi.

Si tratta di un sistema di interscambio che comunica direttamente al fisco tutte le informazioni sulle fatture emesse, per tutte le fatture da gennaio 2019. Tuttavia l’obbligo non sussiste per alcuni tipi di operatori Iva, in particolare non è previsto per chi lavora con regimi vantaggiosi come il regime forfettario.

In questi giorni stanno arrivando alcune conferme da parte dell’Europa in merito alle richieste dell’Italia di rendere obbligatoria la fatturazione elettronica per altri tre anni. E qualcosa potrebbe cambiare anche per tutti i cittadini che lavorano tramite regime agevolato forfettario. Vediamo nell’articolo tutte le conferme e le ipotesi per il 2022 sulla fatturazione elettronica.


Fatturazione elettronica: in cosa consiste

La fatturazione elettronica prevede l’utilizzo di un sistema di interscambio che invia le fatture direttamente al destinatario, e ne rende noto il contenuto anche al fisco. L’arrivo della fatturazione elettronica, come obbligo per i cittadini italiani, da un lato ha semplificato per molti lavoratori e imprese la gestione della contabilità, dall’altro lato ha reso più trasparenti le comunicazioni verso il fisco.

La fatturazione elettronica prevede che ad ogni fattura corrispondano importanti informazioni relative a chi la sta emettendo, ai beni o servizi ceduti e ai soggetti coinvolti. La fattura elettronica infatti comunica anche al fisco informazioni come: il numero progressivo, la data di emissione, la ditta o il soggetto che eroga un bene o un servizio, con relative informazioni, che comprendono anche il codice fiscale, il numero di Partita Iva correlata, e i dati del soggetto a cui è destinata la fattura.

Esistono appositi strumenti, come i software di gestione o applicazioni apposite, per la gestione delle fatture tramite fatturazione elettronica, che possono essere facilmente utilizzati dai cittadini che lavorano in autonomia o dai titolari di impresa. La fatturazione elettronica è obbligatoria fino al termine del 2021, per tutti i soggetti Iva, ad esclusione di chi lavora con regimi agevolati, come la Partita Iva a regime forfettario.

Tuttavia le caratteristiche dell’obbligo potrebbero presto cambiare, e al momento l’Unione Europea sta decidendo di accettare la richiesta dell’Italia di rendere obbligatoria la fatturazione elettronica per altri tre anni.

Fatturazione elettronica: obbligo esteso per altri tre anni

La fatturazione elettronica sarà resa obbligatoria per ulteriori tre anni, se le ipotesi verranno confermate dall’Europa. Al momento si ipotizza che la fatturazione elettronica sarà obbligatoria ancora per altri tre anni, e che verrà estesa anche per i soggetti che al momento lavorano con regime agevolato, come la Partita Iva a regime forfettario.

La fatturazione estesa per altri anni potrebbe comportare l’adeguamento di nuovi soggetti all’utilizzo delle tecnologie collegate all’emissione della fattura digitale. La fatturazione elettronica quindi potrebbe essere estesa alla totalità dei soggetti Iva, senza esclusioni o particolari esenzioni.

Al momento ricordiamo che chi lavora con regimi fiscali agevolati può scegliere se avvalersi della fatturazione elettronica oppure no. Per la comodità d’uso, molti soggetti che lavorano con regimi agevolati hanno già deciso di procedere tramite fatturazione elettronica.

Questa modalità di trasmissione delle fatture rende di fatto più trasparenti le transizioni, e lo stato ha nuovamente richiesto l’obbligatorietà della misura per l’Italia anche per continuare nella direzione di una semplificazione dei sistemi di controllo, e per rendere più trasparenti i rapporti tra cittadino e fisco.

Controlli e lotta all’evasione fiscale

Sulla lotta all’evasione fiscale, lo stato attualmente è particolarmente impegnato, attraverso diverse misure e incentivi che sostengono una maggiore trasparenza nei pagamenti, nell’emissione delle fatture, e nelle transazioni in generale.

Questo tipo di iniziative sono anche mirate alla limitazione del denaro in contante in circolazione, e ad incentivare l’utilizzo di metodi di pagamento e trasmissione delle fatture digitali. La tecnologia viene incontro a queste esigenze, e nell’ultimo anno lo stato ha messo in pratica moltissime misure in questa direzione, attraverso una digitalizzazione dei sistemi che rende più semplice la gestione di diverse procedure.

La lotta all’evasione fiscale è portata avanti sia con l’obbligatorietà della fatturazione elettronica che con altre misure, come il cashback di stato, la lotteria degli scontrini, le agevolazioni fiscali accessibili esclusivamente presentando pagamenti digitali, e così via. L’Italia è l’unico stato che ha introdotto l’obbligatorietà della fatturazione elettronica, per contrastare proprio l’evasione fiscale elevata nel paese.

L’Italia avrebbe conseguito buoni risultati in termini di limitazione dell’evasione fiscale e di gestione semplificata delle procedure grazie alla fatturazione elettronica, per questo motivo ad inizio novembre ha presentato una nuova richiesta all’Unione Europea per poter procedere con l’obbligatorietà anche nell’anno nuovo, e anche per chi lavora in regime forfettario.

Fatturazione elettronica europea: le ipotesi

Una delle ipotesi al vaglio consiste nell’introdurre una fatturazione elettronica a livello europeo: si tratta di aggiungere una piattaforma di gestione delle fatture unica per tutta l’Europa, per evitare discrepanze tra i diversi paesi.

Al momento l’Italia è l’unico paese dove l’obbligo per le fatture elettroniche è esteso a quasi tutti i soggetti Iva, ma presto questo potrebbe cambiare. Recentemente sono state aggiornate alcune regole sugli appalti pubblici proprio in materia di fatturazione elettronica, come riporta il sito dell’Agenzia delle Entrate:

“Definizione e relativa applicazione delle nuove regole italiane, con conseguente accoglimento di alcuni elementi informativi fiscali e contabili tipici del sistema fiscale italiano e aggiornamento delle regole di mappatura e di traduzione in FatturaPA.”

L’Europa quindi vede di buon occhio l’applicazione estesa della fatturazione elettronica, che consentirebbe una semplificazione delle procedure e una limitazione all’evasione fiscale. Al momento negli altri paesi europei l’obbligo è limitato alle operazioni negli appalti pubblici, ma in futuro potrebbe venire estesa.

Per il prossimo anno, e fino alla fine del 2024, si preannuncia l’applicazione dell’obbligo della fatturazione elettronica esteso a tutti, ed è possibile che verrà incluso a chi lavora con regimi agevolati, anche se per questi ultimi la modifica non comporterà costi aggiuntivi, ma al contrario può garantire alcune agevolazioni in più.

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Valeria Oggero
Classe 1992, laureata in Scienze della Comunicazione all'Università degli Studi di Torino, da sempre sono appassionata di scrittura. Dopo alcune esperienze all'estero, ho deciso di approfondire tematiche inerenti la fiscalità nazionale relativa alle persone fisiche ed alle partite Iva. Collaboro con Fiscomania.com per la pubblicazione di articoli di news a carattere fiscale. Un settore complesso quello fiscale ma dove non si finisce mai di imparare.

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