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Due Diligence nelle acquisizioni di azienda

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La due diligence nelle operazioni di acquisizione di azienda per la determinazione del valore della compravendita. Check List di due diligence di schema da utilizzare per la determinazione del valore di PMI.

La cessione di azienda è una fattispecie contrattuale che, avendo ad oggetto il trasferimento di una “universalità“, composta di beni mobili e/o immobili – tra i quali figurano spesso cespiti dal valore incerto, sottoposti a stime e congetture – incontra aspetti di notevole complessità, sia sotto il profilo civilistico che sotto quello fiscale. Secondo la formulazione dell’articolo 2555 del c.c., “l’azienda è il complesso dei beni organizzati dall’imprenditore per l’esercizio dell’impresa“.

Ciò significa che la nozione di “azienda” qualifica un insieme coordinato e tendenzialmente inscindibile di beni, che sono finalizzati all’utilizzo, sotto la supervisione dell’imprenditore (il quale può essere sia una persona fisica, sia una società commerciale o un altro soggetto, in quanto esercente, anche in via surrettizia, attività d’impresa), per l’esercizio professionale di un’attività economica organizzata al fine della produzione o dello scambio di beni o di servizi (articolo 2082 c.c.).

La cessione di aziende o di partecipazioni sociali riveste importanza fondamentale nell’economia moderna, e viene effettuata prendendo a riferimento quello che è il “valore” della società oggetto di acquisizione. Valore che è frutto di un’attenta analisi degli aspetti principali e fondamentali della società. Di seguito, dopo aver visto quali sono gli aspetti legati alla compravendita societaria andiamo ad analizzare il meccanismo di due diligence societaria volto all’individuazione del “valore” della società oggetto di compravendita.

Trasferimento di azienda: profili giuridici

Con l’istituto della cessione di azienda l’imprenditore cede a terzi l’intera azienda o un ramo della stessa, purché dotato di autonomia funzionale, a fronte di un corrispettivo, che di norma è rappresentato dal danaro.

La cessione di azienda detenuta da una società può avvenire in diversi modi:

  • Per il tramite del trasferimento delle azioni o delle quote a nuovi soci; in tale situazione viene a modificarsi il soggetto economico aziendale, mentre il soggetto giuridico resta invariato continuando ad operare; tale operazione è denominata cessione di partecipazione.
  • Per il tramite dell’apporto dell’azienda detenuta da un soggetto giuridico ed economico denominato conferente ad un altro soggetto denominate conferitario, ricevendo come corrispettivo quote o azioni di quest’ultimo; in tal caso la società conferente potrebbe decidere di rimanere attiva rilevando nel proprio patrimonio in luogo degli “asset” conferiti la partecipazione ottenuta; tale operazione è denominate conferimento d’azienda.
  • Per il tramite della vendita diretta della sola azienda da parte di un soggetto denominato cedente a un soggetto giuridico ed economico denominato cessionario; in tale situazione il soggetto cedente può estinguersi o continuare ad operare modificando il proprio oggetto sociale.

Dal punto di vista economico-aziendale la cessione d’azienda si configura come ipotesi di cessazione relativa, in quanto l’azienda, “pur conservando il suo significato di complesso economico unitario, viene a cessare in relazione al proprio soggetto economico e/o giuridico“. Oltre alla cessione aziendale, costituiscono esempi di cessazione relativa anche gli istituti della fusione e della trasformazione. Invece, si parla di cessazione assoluta “quando l’impresa viene a perdere la sua sistemica unitarietà disgregandosi nelle sue componenti elementari e dando origine a realizzi singoli attraverso la vendita“.

La Due Diligence

La compravendita di un’azienda può essere un’operazione complessa e rischiosa per il potenziale acquirente. Per prendere decisioni informate e limitare i rischi, è fondamentale effettuare una due diligence accurata sull’azienda in questione. La due diligence è un processo di analisi dettagliata che mira a valutare la situazione dell’azienda in termini finanziari, legali, commerciali e di gestione. Attraverso la due diligence, il potenziale acquirente può identificare eventuali problemi o opportunità dell’azienda, valutare il suo reale valore e negoziare il prezzo di acquisto in modo più consapevole.

Nella prassi contrattuale di acquisizioni azionarie, il prezzo della compravendita viene determinato dalle parti con riferimento a quello che è il “valore” della società oggetto di acquisizione. Senza addentrarci nella pur affascinante questione su che cosa debba intendersi per valore e di quali componenti si debba tener conto per giungere a una sua esatta determinazione, si vuole qui illustrare quella che costituisce una delle fasi fondamentale e imprescindibile per la definizione del prezzo finale, ovvero la cosiddetta due diligence. Con questo termine si fa riferimento alla procedura, o per meglio dire, alle molteplici procedure, attraverso le quali si attua un processo di investigazione posto in essere dal potenziale acquirente per reperire, acquisire ed organizzare in un sistema coerente tutte quelle informazioni, di natura legale, patrimoniale, finanziaria ed economica, necessarie a valutare la società oggetto dell’operazione, così da permettere all’acquirente di determinare innanzitutto il suo effettivo interesse e, secondariamente, le relative condizioni economiche e legali su cui stipulare il contratto.

La ratio

La principale finalità della due diligence è quella di accertare attraverso una raccolta mirata ed analitica di informazioni se vi siano le effettive condizioni di fattibilità dell’operazione programmata ovvero se sussistano elementi e profili di criticità che possano comprometterne il buon esito (ad esempio, l’adeguatezza dei fondi appostati in bilancio in relazione a determinati rischi), costruendo al contempo una solida base per l’eventuale negoziazione delle condizioni contrattuali dell’operazione

È dunque un processo volto ad agevolare l’assunzione di decisioni informate circa un’opportunità di investimento, minimizzando in tal modo la probabilità di errore e massimizzando il probabile ritorno dell’operazione. In senso generale, gli scopi primari del procedimento sono da ricercarsi, innanzitutto, nell’individuazione e nell’analisi dei profili di rischio della società potenzialmente oggetto dell’acquisizione (target) e dei suoi fattori critici di forza e di debolezza, tali da consigliarne (o sconsigliarne) la stessa acquisizione.

Secondariamente, le procedure di verifica saranno mirate a conoscere la reale consistenza patrimoniale-reddituale, attuale nonché potenziale, della target al fine di poter effettuare nella migliore posizione possibile la propria offerta. Attraverso le investigazioni, si cercherà, inoltre, di determinare le aree di rischio e di passività potenziali inerenti l’attività della società, al fine di una migliore negoziazione dei contenuti delle rappresentazioni e garanzie da inserirsi nel contratto di compravendita. Infine, le verifiche permetteranno di percepire le caratteristiche più forti ed evidenti dell’ambiente e della cultura aziendale, quali, per esempio, la laboriosità oppure l’estrema attenzione ai costi o, ancora, la lealtà professionale, che molto spesso si rivelano avere un’importanza, ai fini del successo di una società, ben maggiore di quanto, di fatto, dimostrino di dedicare gli operatori del settore

Funzione ed effetti

Uno degli obiettivi della procedura legale è quello di fornire, nel quadro delle considerazioni relative all’efficienza strategico-finanziaria e fiscale dell’operazione, indicazioni utili in merito agli strumenti giuridici più idonei a perfezionare l’acquisizione del target.

Ad esempio la titolarità dei rapporti giuridici facenti capo ad un determinato soggetto può essere conseguita non solo attraverso l’acquisizione delle partecipazioni sociali, ma anche attraverso l’acquisto delle sue attività e del suo patrimonio. È il caso della cessione d’azienda o del ramo di azienda e del conferimento di un’azienda nel capitale della società acquirente.

Aree di investigazione

In tal senso, sulla base delle diverse aree di investigazione, nella prassi si distinguono normalmente la:

  • Due Diligence di business e finanziaria, finalizzata a perfezionare le scelte strategiche che stanno alla base dell’acquisizione, valutando, da una parte, la natura del business nonché la qualità strategica e le relative prospettive di sviluppo della società target, e, dall’altra, l’analisi storica e prospettica dei dati economici e finanziari;
  • Due Diligence contabile e fiscale, volta sostanzialmente alla verifica delle scritture contabili e del patrimonio netto contabile, e all’individuazione dell’esistenza di passività di varia natura, potenziali o già esistenti, sia nell’ottica della stipulazione del contratto sia in quella dell’ottimizzazione della struttura societaria da applicare per l’acquisizione stessa;
  • Due Diligence legale, diretta ad analizzare tutti gli aspetti squisitamente legali della società target, soprattutto in prospettiva di predisposizione del contratto d’acquisto, ma anche in relazione alle problematiche connesse al diritto societario e del lavoro e ai rapporti contrattuali in essere.

Check list documentale per due diligence

Informazione generale

  1. Organigramma dell’Azienda con l’indicazione delle mansioni e delle responsabilità dei dirigenti/dipendenti.
  2. Elenco dei soggetti che possono impegnare l’Azienda verso terzi e dei relativi poteri conferiti
  3. Libri contabili
  4. Elenco dei beni (mobili ed immobili) di proprietà dell’Azienda e copia dei relativi atti di provenienza

Licenze – autorizzazioni – certificazioni

  1. Copia delle licenze, permessi, concessioni, autorizzazioni, iscrizioni e/o omologazioni necessarie per lo svolgimento delle attività dell’Azienda.
  2. Certificazioni di qualità (ISO 9000, GMP, ecc.), ove disponibili.
  3. Contenzioso attuale e potenziale nei confronti della Società in materia amministrativa.

Diritti di proprietà industriale ed intellettuale

  1. Informazione in merito a tutti diritti di proprietà industriale o intellettuale (quali brevetti, marchi, diritti di autore, know-how, nomi commerciali, copyright, registrazioni sanitarie ecc.) concernenti l’Azienda ed i prodotti aziendali, con copia di eventuali domande, certificati di registrazione e relativi versamenti.
  2. Copia di ogni accordo di licenza (attiva o passiva), acquisto, cessione e di ogni patto di non-concorrenza e/o esclusiva concernente la proprietà industriale o intellettuale dell’Azienda
  3. Descrizione dei servizi di elaborazione dati/manutenzione di sistemi informatici e copia dei relativi contratti

Contratti

  1. Copia di ogni contratto che contenga clausole di limitazione al diritto di trasferimento dell’Azienda ovvero che richieda il consenso di terzi
  2. Copia dei contratti infragruppo e con parti interessate
  3. Descrizione di ogni rapporto contrattuale non disciplinato per iscritto, ovvero copia dei contratti, di durata superiore ad un anno (ovvero con durata anche inferiore ma con clausola di rinnovo automatico), ivi inclusi senza alcun limite:
    • contratti di affitto, locazione, locazione finanziaria, compravendita a rate;
    • contratti per l’acquisto e la fornitura di beni o servizi;
    • offerte contrattuali presentate a clienti o ricevute da fornitori;
    • contratti di agenzia o di distribuzione;
    • contratti di finanziamento, mutuo;
    • contratti di appalto di servizi;
    • transazioni di vertenze o cause presenti, passate o potenziali.
  1. Copia di ogni accordo, convenzione, proposta di accordo o convenzione con la pubblica amministrazione.
  2. Copia dei contratti di consulenza (rapporti con consulenti fiscali, legali, del lavoro, tecnici e commerciali)lavoro autonomo, prestazioni d’opera anche intellettuale, servizi e simili
  3. Garanzie, fideiussioni, o impegni di indennizzo da parte di o a favore dell’Azienda.
  4. Utenze (per es. elettricità, gas, acqua, telefono ecc.).
  5. Elenco delle polizze assicurative (indicante i principali rischi assicurati, valori assicurati, massimali/limiti di indennizzo, franchigie, periodo di copertura, scadenza della polizza, periodo di disdetta)

Personale

  1. Elenco del personale dipendente e copia delle relative lettere di assunzione
  2. Copia del contratto di lavoro dei dirigenti
  3. Copia dei contratti di collaborazione autonoma
  4. Indicazione dei contratti collettivi nazionali applicati e copia degli eventuali accordi aziendali applicati
  5. Documentazione relativa a bonus, incentivi, fringe-benefits o altre forme di retribuzione
  6. Documentazione relativa ad eventuali piani pensionistici, fondi di previdenza integrativa, piani di compartecipazione (ad es. stock optino plans) o altri benefici previsti a favore del personale dipendente
  7. Elenco e descrizione degli eventuali patti di non concorrenza in essere con indicazione delle mansioni dei clienti interessati, dell’ammontare dei compensi pattuiti e del trattamento contributivo e fiscale applicato
  8. Documentazione relativa agli adempimenti previsti dalla legislazione in materia di sicurezza sul lavoro
  9. Copia delle transazioni intervenute con il personale dipendente.

Documentazione relativa al contenzioso in essere

  1. Contenzioso
  2. Elenco di qualsiasi contenzioso, procedimento e arbitrato di natura civile, penale, amministrativa, tributaria e/o fiscale, pendente o minacciata
  3. Descrizioni delle eventuali ispezioni o procedimenti in corso o minacciate aventi enti/autorità governative.

Documentazione contabile

  1. Immobilizzazioni Immateriali relative all’azienda: dettaglio delle immobilizzazioni in essere al 31/12/n. Aliquote di ammortamento applicate. Prospetto di calcolo degli ammortamenti.
  2. Immobilizzazioni Materiali relative all’azienda: dettaglio delle immobilizzazioni in essere al 31/12/n. Aliquote di ammortamento applicate. Prospetto di calcolo degli ammortamenti. Dettaglio delle garanzie reali sui cespiti. Dettaglio delle rivalutazioni in essere.
  3. Partecipazioni ed altri titoli immobilizzati: Dettaglio delle partecipazioni al 31/12/b riferibili all’azienda. Bilanci delle società partecipate al 31/12/2005.

Documentazione relativa alla proprietà delle partecipazioni in essere: contratto di acquisto, libro soci, quietanza di pagamento. Modalità di valutazione delle partecipazioni.

  1. Rimanenze di magazzino: Dettaglio del magazzino al 31/12/n-1 e al 31/12/n dell’azienda su supporto informatico, evidenziando nel file del magazzino la giacenza iniziale, l’acquisto, la vendita, la giacenza finale ed il costo di acquisto. Eventuale tabulato slow-moving, evidenziando le merci che non si sono mosse da più di 6 – 12 – 18 mesi.
  2. Dettaglio dei crediti in essere al 31/12/n e al 31/12/n-1. Scadenziario alla data odierna o a quella più prossima dell’azienda. Contratti relativi alle assicurazione crediti, alle cessioni a società di factoring. Dettaglio del fatturato per cliente.
  3. Dettaglio della voce altri crediti. Documentazione che giustifichi ed attesti l’esigibilità e il titolo del relativo credito riferibile all’azienda.
  4. Patrimonio Netto: trattandosi di un ramo di azienda, è sufficiente l’indicazione del netto patrimoniale desumibile dalla situazione patrimoniale successivamente richiesta.
  5. Fondi rischi ed oneri. Dettaglio formazione fondi e movimentazione dell’esercizio riferibili all’azienda e copia della documentazione giustificativa.
  6. Fondo TFR: Dettaglio del fondo in essere al 31/12/n riferibile all’azienda.

Movimentazione del personale in essere. Dettaglio degli ammortizzatori sociali se utilizzati. Dettaglio degli stanziamenti relativi: bonus dirigenti e personale. Dettaglio ferie maturate e non godute, mensilità aggiuntive contratti integrativi.

  1. Fondi FIRR e FISC: dettaglio accantonamenti eseguiti al 31/12/n e per anno di formazione in riferimento agli obblighi contrattuali e di legge.
  2. Dettaglio dei premi relativi a clienti e relativa contrattualistica riferibili all’azienda.
  3. Dettaglio dei debiti verso gli istituti previdenziali riferibili all’azienda. Pagamento dei contributi INPS, dettaglio delle pendenze verso INPS se vi fossero.
  4. Posizione finanziaria: dettaglio dei mutui, dei finanziamenti aperti, dei fidi in essere al 31/12/n e di quelli accesi alla data odierna e relative condizioni bancarie in essere, piano di ammortamenti riferibili all’azienda. Dettaglio dei conti correnti in essere al 31/12/n e relative riconciliazioni bancarie. Dettaglio degli effetti in portafoglio al 31/12/n e dettaglio degli insoluti nel corso dell’anno n e gennaio/febbraio n+1.
  5. Dettaglio dei contratti di leasing in essere riferibili all’azienda. Calcolo degli effetti sulla situazione patrimoniale della contabilizzazione dei leasing in essere.
  6. Dettaglio degli strumenti derivati al 31/12/n e di quelli aperti alla data odierna riferibili all’azienda.
  7. Dettaglio dei conti d’ordine al 31/12/n riferibili all’azienda.
  8. Dettaglio dei debiti fornitori. Scadenziario relativo ai fornitori riferibili all’azienda.

Stanziamenti al 31/12/ per diversa tipologia di costi (se relativa a servizi, materie prime, lavorazioni ecc).

  1. Situazione patrimoniale ed economica riferibile all’azienda al 31/12/n ed al 31/12/n-1.
  2. Dettaglio dei contributi a fondo perduto riferibili all’azienda, se ricevuti, e relativa documentazione.
  3. Dettaglio dei movimenti riferibili all’azienda con società non residenti diversi da acquisti e vendita merci.
  4. Dettaglio dei componenti di reddito straordinario riferibili all’azienda.
  5. Libri sociali. Copia/estratti dei verbali di assemblea e di consiglio per l’anno n, n+1 e n+2 in cui siano state deliberati e/o solamente trattati argomenti riferibili all’azienda.
  6. Elenco Parti Correlate (ovvero soci e amministratori e società partecipate da soci o amministratori di Spa e Holding Spa).
  7. Elenco transazioni riferibili all’azienda e copia contratti con Parti Correlate come definite al punto precedente.
  8. Elenco e copia contratti pluriennali di acquisto in essere per acquisti di materie prime (e servizi se esistenti) e di vendite.
  9. Copia dell’organigramma riferibile all’azienda.
  10. Copia delle procedure/processi interni riferibili all’azienda relativi al ciclo attivo, passivo e logistico.

Dichiarazioni fiscali

Per tutti gli anni ancora accertabili è necessario predisporre:

  1. copia delle dichiarazioni dei redditi della società con:
    • ricevute di presentazione, quietanze di pagamento per IRES, IRAP ed IVA;
    • dettagli delle riprese operate;
    • copia bilanci di esercizio (bilanci sottoscritti e relazione sulla gestione).
  2. copia di dichiarazioni relative a condoni e sanatorie, con ricevute di presentazione e di pagamento,
  3. Documentazione relativa alle operazioni straordinarie aventi per oggetto la società e riferibili all’azienda, quali:
    • fusioni,
    • scissioni,
    • conferimenti e scorpori,
    • rivalutazioni e svalutazioni di attivo,
    • altre operazioni straordinarie,
    • documentazione di cui al punto 1 (dichiarazioni, bilanci, ecc.) delle società incorporate.

Rischi e opportunità della procedura

Durante il processo di due diligence, possono emergere diversi rischi per il potenziale acquirente. Ad esempio, potrebbero essere identificate problematiche finanziarie, come un eccessivo indebitamento o una cattiva gestione dei flussi di cassa. Oppure, potrebbero essere individuati problemi legali o di proprietà intellettuale, che potrebbero comportare costi aggiuntivi o azioni legali future. Tuttavia, identificare questi rischi può anche rappresentare un’opportunità per il potenziale acquirente, che può negoziare il prezzo di acquisto sulla base delle criticità individuate o chiedere al venditore di risolverle prima della conclusione della transazione. Inoltre, la due diligence può anche mettere in evidenza opportunità per il potenziale acquirente, come ad esempio la presenza di un portafoglio clienti di valore o di un know-how distintivo. In sintesi, la due diligence rappresenta uno strumento prezioso per individuare i rischi e le opportunità legati all’acquisizione di un’azienda, in modo da prendere decisioni informate e limitare i rischi associati alla transazione.

Conclusioni

Il processo di due diligence è un processo di indagine faticoso, che richiede una cura meticolosa: non è semplice identificare in modo lucido e soprattutto con il dovuto risalto le aree di criticità di una operazione. Il desiderio di chiudere velocemente una transazione e – per il top manager ad esempio – la possibilità di raggiungere un obiettivo prefissato in uno specifico piano di crescita industriale possono portare a sottovalutare, più o meno consciamente, determinati profili problematici emersi in sede di controllo.

In tali occasioni può non essere semplice, né piacevole evidenziare delle criticità che rischiano di pregiudicare la bontà dell’investimento ovvero di incidere sulla possibilità di prosecuzione del business (soprattutto nel caso in cui il venditore non possa offrire adeguate garanzie). Nonostante tutto ciò, l’esecutore della procedura deve sforzarsi di evidenziare con il dovuto risalto dette rilevanti criticità, insieme con i suggerimenti per cercare di ridurre al minimo i rischi che ne potrebbero derivare.

Tale esercizio, che richiede equilibrio ed una ragionevole prudenza, deve essere effettuato con estrema attenzione e professionalità, cercando di spiegare le ragioni che portano a sottolineare determinati rischi e fornendo al contempo tutte le informazioni ed i suggerimenti utili al committente per permettergli di inquadrare al meglio la problematica, ma sempre evitando di travalicare i limiti e gli obiettivi del mandato ricevuto. È infatti fondamentale tenere presente che la decisione finale, rispetto alla procedibilità o meno di una certa operazione, è comunque in radice una scelta di natura imprenditoriale, e come tale non spetta all’esecutore materiale della procedura, ma al suo committente.

Domande frequenti

Cos’è la due diligence?

La due diligence è un processo di analisi dettagliata che viene effettuato prima dell’acquisizione di un’azienda. Consiste nell’esame approfondito della situazione dell’azienda in termini finanziari, legali, commerciali e di gestione, allo scopo di valutare il suo reale valore e identificare eventuali rischi o opportunità.

Quali sono i principali tipi di due diligence?

I principali tipi di due diligence sono l’analisi finanziaria, l’analisi legale e l’analisi commerciale. L’analisi finanziaria mira a valutare la situazione patrimoniale e finanziaria dell’azienda, l’analisi legale a identificare eventuali problemi legali o di proprietà intellettuale, mentre l’analisi commerciale valuta la posizione dell’azienda nel mercato e la sua competitività.

Qual è il processo da seguire per la due diligence?

Il processo di due diligence prevede tre fasi principali: la fase preparatoria, durante la quale si definisce il piano di analisi e si raccolgono le informazioni necessarie, la fase di valutazione, durante la quale si effettua l’analisi dettagliata dell’azienda e delle sue operazioni, e la fase di presentazione, durante la quale si condividono i risultati dell’analisi con il potenziale acquirente.

Quali sono i rischi associati alla due diligence?

I principali rischi associati alla due diligence sono legati all’identificazione di eventuali problemi finanziari, legali o operativi dell’azienda, che potrebbero comportare costi aggiuntivi per il potenziale acquirente o mettere in discussione la fattibilità dell’acquisizione stessa.

Quali sono le opportunità che possono emergere durante la due diligence?

Durante la due diligence possono emergere opportunità per il potenziale acquirente, ad esempio la presenza di un portafoglio clienti di valore o di un know-how distintivo. Inoltre, l’individuazione di eventuali problemi può rappresentare un’opportunità per negoziare il prezzo di acquisto sulla base delle criticità individuate o chiedere al venditore di risolverle prima della conclusione della transazione.

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