Con l’arrivo della Legge di bilancio 2022 sono state approvate tutta una serie di misure dedicate al fisco: dal taglio delle tasse, specialmente per quanto riguarda il lavoro, alle misure relative alle pensioni o agli ammortizzatori sociali. Per quanto riguarda le imposte, la novità principale vede modificare l’IRPEF, l’imposta sui redditi delle persone fisiche, in un sistema a 4 aliquote, secondo decreto fiscale.

Tra le principali novità introdotte nel DL fisco, una delle più importanti riguarda anche da vicino l’Imposta Municipale Unica, ovvero l’IMU sulle prime case. Per quanto riguarda l’IMU infatti viene confermata l’esenzione del pagamento sia per la prima che per la seconda rata per le case di prima abitazione.

Tuttavia arriva la stretta su questo esenzione: per ogni nucleo familiare è applicata unicamente per l’immobile di prima abitazione, non è possibile essere esonerati dal pagamento dell’IMU se si vive in abitazioni diverse.

Con altre piccole misure vengono modificate alcune imposte presenti precedentemente, ad esempio per quanto riguarda la tassa sui rifiuti (la Tari): viene dato il via libera ad un provvedimento che esonera la Chiesa dal pagamento di questa imposta.

Inoltre, secondo le ultime novità, verrà introdotto un bonus che era in attesa da tempo, per le famiglie con genitori separati: un contributo diretto al mantenimento dei figli. Vediamo in questo articolo quali sono tutte le ultime misure prese in considerazione dal decreto fiscale apposito in previsione del nuovo anno.

DL Fisco: stretta sull’esenzione IMU

Per quanto riguarda l’IMU, l’imposta Municipale Unica, è confermato che nel 2022 non si dovrà pagare queste imposta sulle case di prima abitazione. Le ipotesi inizialmente previste, anche a causa delle pressioni europee, sono state smentite.

L’imposta sulle abitazioni viene infatti applicata a partire dalla seconda casa di proprietà, oppure nel caso in cui il soggetto abbia proprietà poste in affitto, capannoni, o terreni. L’agevolazione che prevede l’esonero totale dal pagamento di questa tassa per l’abitazione principale viene riconfermata anche per il prossimo anno, tuttavia non senza qualche stretta.

L’esenzione da queste imposte infatti non verrà applicata a tutti. Sulle abitazioni successive alla prima, l’IMU si applica in ogni caso. Questo vuol dire che per esempio se in un nucleo familiare i componenti risultano residenti in diversi appartamenti o immobili, si dovrà provvedere al pagamento per tutti gli immobili di proprietà successivi al primo.

Questa particolare misura introdotta con il decreto fiscale, sarà particolarmente influente in tutti quei casi in cui i genitori risultano separati e vivono in due case diverse. Se in un primo tempo infatti in questa situazione era possibile essere esonerati completamente dal pagamento dell’IMU per entrambe le abitazioni di residenza, con le nuove misure una di queste abitazioni dovrà essere indicata come prima casa, mentre per la seconda si dovrà provvedere al pagamento dell’Imposta Municipale Unica.

I coniugi separati quindi dovranno prestare particolarmente attenzione nel caso in cui hanno residenza in comuni diversi, perché questa condizione non è sufficiente per essere esonerati dal pagamento dell’imposta. Tuttavia per i coniugi esiste la possibilità di scelta tra quale delle due case di proprietà sarà coinvolta dal pagamento dell’IMU, e quale invece sarà esonerata.

Bonus genitori separati confermato

Un’altra importante decisione recente riguarda il bonus genitori separati. Si tratta di un sostegno che è stato atteso per diverso tempo dai genitori separati con figli. L’erogazione è specifica per il mantenimento dei figli nel caso in cui siano presenti difficoltà di natura economica, in concomitanza con la crisi sopraggiunta con la pandemia.

Nel decreto fiscale appare anche questa misura che sembrava ormai dimenticata, e vengono stanziati fondi per 10 milioni di euro, per garantire ai genitori separati un sostegno per il mantenimento dei figli. Questo bonus non va confuso con l’assegno unico, che fa riferimento ad una erogazione mensile spettante a tutti i genitori con figli fino al ventunesimo anno di età.

Si tratta quindi di un bonus aggiuntivo rispetto all’assegno unico, che sarà attivo ufficialmente a partire da marzo 2022. Al momento non è ancora chiaro quali sono i requisiti per poter accedere al bonus genitori separati, né la procedura ufficiale per presentarne richiesta, ma si attende che queste informazioni siano rese pubbliche.

Il 2022 per i genitori con figli minori di 21 anni di età sarà un anno particolarmente interessante, perché è in arrivo la misura dell’assegno unico che garantirà ai genitori che si trovano sia in stato di disoccupazione, sia che stiano lavorando come dipendenti o autonomi, un importo mensile specifico per i propri figli.

Insieme a questo sostegno comunque arriverà anche il bonus genitori separati, e si parla di un assegno da 800 euro specifico per chi rientra nelle categorie che presto verranno indicate. La ricezione dell’assegno unico non preclude la possibilità di ricevere il bonus genitori separati, secondo le prime indiscrezioni.

DL fisco: ulteriori misure

Insieme alle misure che riguardano da vicino l’IMU e i bonus per i genitori separati, arrivano anche altre misure aggiuntive per i cittadini italiani. In particolar modo una delle decisioni principali coinvolge da vicino il denaro degli italiani: a partire dal 2022 infatti sarà possibile utilizzare il contante per i pagamenti solamente nel limite massimo di 1000 euro, secondo il decreto fiscale attuale.

Questo significa che i cittadini per provvedere al pagamento di prodotti tramite i contanti non potranno superare di fatto i 1000 euro in contante, perché rischierebbero in questo modo importanti sanzioni.

Si tratta ancora una volta di una limitazione all’uso del denaro in contante che è portata avanti anche da altre misure iniziative già presenti nel 2021. L’obiettivo finale è sempre la riduzione dell’evasione fiscale, con un maggiore utilizzo dei metodi di pagamento virtuali e tracciabili.

Ulteriori novità portate avanti dal decreto fiscale riguardano per esempio l’esenzione del pagamento della Tari per la Chiesa. Si tratta dell’imposta sul pagamento dei rifiuti per alcune basiliche o edifici posseduti dalla Chiesa.

Altre importanti novità riguardano, oltre alla revisione del l’IRPEF è dell’IRAP, anche la gestione delle cartelle esattoriali. Per quanto riguarda la rottamazione ter e saldo e stralcio, il cui termine era stabilito alla fine di novembre, arriva una mini proroga ulteriore fino al 9 dicembre 2021, con 5 giorni di tolleranza.

Infine un’altra decisione interessante riguarda la cumulabilità dell’assegno di invalidità. Sarà infatti possibile cumulare la ricezione dell’assegno di invalidità con un eventuale reddito derivante dal lavoro, fino al limite massimo di 4931,29 euro.

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Valeria Oggero
Classe 1992, laureata in Scienze della Comunicazione all'Università degli Studi di Torino, da sempre sono appassionata di scrittura. Dopo alcune esperienze all'estero, ho deciso di approfondire tematiche inerenti la fiscalità nazionale relativa alle persone fisiche ed alle partite Iva. Collaboro con Fiscomania.com per la pubblicazione di articoli di news a carattere fiscale. Un settore complesso quello fiscale ma dove non si finisce mai di imparare.

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