Il conduttore di un’unità immobiliare, è indifferente che si tratti d’uso abitativo o d’uso diverso, può recedere dal contratto di locazione in due casi. Si tratta, in particolare, dei seguenti:
Recesso libero da parte del conduttore, se previsto contrattualmente;
– Recesso per gravi motivi del conduttore.
In ognuno dei due casi è necessario comunicare la risoluzione al locatore con preavviso di sei mesi.

La normativa prevede che, generalmente il rapporto locativo termini dopo il primo rinnovo, quindi:

  • Alla scadenza degli 8 anni (4 anni + 4 anni), per i contratti a canone libero di cui all’articolo 2, comma 1, Legge n. 431/98.
  • Alla scadenza dei 5 anni (3 anni + 2 anni) per i contratti di locazione a canone concordato, di cui all’articolo 2, comma 3, Legge n. 431/98.

Per entrambe le tipologie di contratto di locazione ad uso abitativo, in caso di disdetta, è obbligatorio per l’inquilino spedire la lettera, con raccomandata A/R. Questo almeno 6 mesi prima della scadenza o nei termini specificati nel contratto di affitto.

Che tu sia un lavoratore o uno studente, non perderti questo articolo sulla disdetta del contratto di affitto. Scoprirai anche le imposte dovute ed avrai a disposizione un modello fac-simile di disdetta. Prima di proseguire, voglio ricordarti che questo articolo fa parte della nostra guida al contratto di locazione, con tutti gli articoli relativi al contratto di locazione abitativo.

Se vuoi approfondire, questo è il link: “Registrazione del Contratto di Locazione Immobiliare“.

L’interesse di tutelare il conduttore

Il punto di partenza di questa analisi è che in caso di risoluzione anticipata del contratto di locazione viene tutelata maggiormente la parte debole del contratto. Le norme sulla risoluzione anticipata sono molto più agevoli per il conduttore rispetto a quanto non sia previsto per il locatore. La ratio di questa norma, infatti, è da ricercare nella facoltà di tutelare il soggetto che ha maggiori rischi legati al contratto. Qualunque sia la durata prevista del contratto, le parti possono accordarsi per risolvere di comune accordo il loro impegno.

In questo caso la volontà delle parti prevarrà su qualsiasi scadenza, essendo ben possibile procedere in qualsiasi momento alla risoluzione consensuale del contratto di locazione. Le parti in tal caso dovranno solo aver cura di gestire gli aspetti fiscali nei confronti dell’Agenzia delle Entrate. È però possibile dar seguito a una risoluzione del contratto di locazione anche se solamente una delle due parti ha questa volontà. Vediamole una per una.

Disdetta per giusta causa dal contratto di locazione abitativo da parte dell’inquilino

Il conduttore di un’unità immobiliare, è indifferente che si tratti d’uso abitativo o d’uso diverso, può recedere dal contratto di locazione in due casi. Si tratta, in particolare, dei seguenti:

  • Recesso libero da parte del conduttore;
  • Recesso per gravi motivi del conduttore.

Recesso libero del conduttore

Le parti del contratto di locazione possono decidere liberamente di inserire nel contratto una clausola convenzionale di recesso libero. Con tale clausola il conduttore ha la possibilità di recedere in qualsiasi momento dal contratto di locazione. Questo, anche nel caso in cui non ricorrano gravi motivi di recesso, ai sensi dell’articolo 4 della Legge n. 392/78. Il conduttore qualora intenda esercitare il proprio diritto di recesso libero dal contratto di locazione deve comunicare il preavviso di recesso almeno sei mesi prima.

Recesso liberoIl recesso libero dal contratto di locazione da parte del conduttore è legato alla presenza nel contratto di apposita clausola che permetta questa possibilità. Si tratta di una clausola convenzionale di recesso che, qualora presente, consente al conduttore di liberare l’immobile in qualsiasi momento, ma dandone preavviso di almeno sei mesi al locatore, mediante lettera raccomandata o PEC.

Recesso per gravi motivi del conduttore

In ogni caso, la possibilità di recesso è comunque garantita in presenza di gravi motivi. In presenza di uno o più motivi gravi il conduttore può recedere dal contratto. Anche in questo caso occorrono almeno sei mesi preavviso. Il preavviso si verifica inviando al locatore una raccomandata con ricevuta di ritorno o una PEC, indicando la ragione, grave, che consente il recesso. Vedi l’articolo 3 della Legge n. 431/98 e l’articolo 27 della Legge n. 392/78. Infatti, ai sensi del sesto comma dell’articolo 3, della Legge n. 431/98:

Art. 3, co. 6 L. 431/98Il conduttore del contratto, qualora ricorrano gravi motivi, può recedere in qualsiasi  momento dal contratto, dando comunicazione al locatore con preavviso di sei mesi. La possibilità di recedere anticipatamente dal contratto, in questo caso, è totalmente slegata dalla presenza di una clausola di recesso libero nel contratto. Attraverso questa disposizione normativa viene tutelato l’interesse del conduttore di poter recedere anticipatamente.

Quindi, la possibilità di recedere dal contratto di locazione per l’inquilino, ove non espressamente prevista dal contratto, è consentita in presenza di gravi motivi. Tale disdetta per giusta causa, può intervenire in ogni momento del contratto di locazione, lasciando al proprietario sei mesi di preavviso. L’aspetto fondamentale, tuttavia, rimane quello di individuare i gravi motivi che giustifichino la risoluzione per giusta causa da parte dell’inquilino.

Su questo aspetto, si è espressa anche la Corte di Cassazione, con la sentenza n. 12291 del 30 maggio 2014, la quale afferma che:

Sentenza n. 12291 del 2014I gravi motivi che consentono, indipendentemente dalle previsioni contrattuali, il recesso del conduttore dal contratto di locazione, ai sensi della Legge n. 392 del 1978, articolo 4 e 27, devono essere determinati da fatti estranei alla sua volontà, imprevedibili e sopravvenuti alla costituzione del rapporto, tali da rendergli oltremodo gravosa la sua prosecuzione

L’aspetto da evidenziare è che il conduttore ha la possibilità di recedere da un contratto di locazione con una delle fattispecie indicate. Aspetto fondamentale, quindi, è redigere in modo corretto e completo il contratto di locazione in modo da inserire anche una clausola legata al recesso libero.

Che cosa succede se il conduttore non comunica il preavviso?

In ambito di risoluzione del contratto di locazione occorre sapere cosa comporta la mancata comunicazione del preavviso al locatore. In questo caso, il mancato rispetto del termine di preavviso di sei mesi, espone le parti a conseguenze rilevanti. In particolare:

  • Per il locatore avrà infatti luogo il rinnovo del contratto di locazione alle stesse condizioni del precedente.
  • Per il conduttore invece avrà luogo l’obbligo di versare al locatore l’importo pari a sei canoni mensili pari al periodo del mancato preavviso, anche in presenza del rilascio dell’immobile.

Vi è poi una ulteriore conseguenza a carico del conduttore che recede per gravi motivi, senza fornire il dovuto preavviso al locatore. Il conduttore sarà infatti tenuto al risarcimento dei danni subiti dal locatore, a causa dell’anticipata restituzione dell’immobile.

Quali i gravi motivi legati alla disdetta per giusta causa?

Per poter giustificare una disdetta per giusta causa, i gravi motivi non devono essere solo estranei alla volontà del conduttore. E’ necessario anche che tali motivi siano anche imprevedibili e sopravvenuti successivamente alla costituzione del rapporto. In generale, si ha un grave motivo quando un evento ha un  effetto tale da rendere oltremodo gravosa la persistenza per il conduttore nell’immobile. Ovviamente, questi motivi non possono essere riconducibili alla soggettiva ed unilaterale valutazione del conduttore circa l’opportunità o meno di continuare la locazione. Quindi, possiamo trovarci di fronte a gravi motivi quando:

  • Siamo di fronte ad un fatto estraneo alla volontà del conduttore;
  • Il fatto è sopravvenuto successivamente alla conclusione del contratto;
  • Il fatto rende oltremodo gravosa (in termini economici, materiali o psicologici la prosecuzione del rapporto locatizio).

Fattispecie che giustificano la disdetta per giusta causa

Il legislatore ha previsto una fattispecie del tutto generica per definire i gravi motivi che possono giustificare una disdetta per giusta causa dal contratto di locazione. Questo proprio per ricomprendervi i più disparati motivi, che presentino le sopra indicate caratteristiche. Per rendere più agevole l’individuazione di questi motivi, proviamo ad elencare (senza alcuna pretesa di esaustività), alcuni fatti e circostanze che possono integrare gravi motivi ai fini del recesso.

ESEMPI DI GRAVI MOTIVI DI RECESSO DAL CONTRATTO DI LOCAZIONE
Trasferimento del posto di lavoro in luogo distante che non permette trasferimenti giornalieri (es. trasferimento di lavoro da Roma a Milano)
Trasferimento in altra città per motivi familiari (es. malattie di genitori)
Perdita del posto di lavoro e necessità di ridimensionare le spese di locazione
Crescita del nucleo familiare per nascita o adozione oppure problemi strutturali all’immobile, che il proprietario non intende affrontare oppure problemi condominiali strutturali e ambientali che il proprietario non risolve.

E’ importante sottolineare che l’acquisto dell’abitazione principale, poiché dipendente da una scelta personale del conduttore non rientra tra i gravi motivi di recesso. In conclusione, quindi, la situazione è questa. E’ possibile effettuare una disdetta per giusta causa, ma l’altra parte del contratto può sempre contestare che i motivi indicati siano tali da costituire giusta causa.

Risoluzione anticipata dal contratto di locazione per il Covid-19

Stiamo ricevendo moltissime domande riguardo la possibilità di risolvere anticipatamente il contratto di locazione ad uso abitativo per le problematiche legate all’epidemia da Covid-19. Sul punto, anche se non vi è prassi a riguardo, possiamo dire che le conseguenze dell’epidemia possono essere considerate come un grave motivo che può giustificare il recesso anticipato.

L’aspetto che non deve essere dimenticato è che, comunque, devono essere rispettate le condizioni legate al recesso per giusta causa. Mi riferisco, in particolare, alla comunicazione di recesso con preavviso di almeno 6 mesi. Questo significa che se, oggi, effettui la comunicazione di risoluzione anticipata al proprietario dovrai prevedere di lasciare l’immobile solo al termine del periodo di preavviso di 6 mesi. In alternativa, se decidi di lasciare prima l’immobile, il proprietario ha diritto comunque a chiederti il pagamento del canone di locazione pari ai mesi di preavviso. L’unica possibilità per evitare tutto questo è trovare un accordo consensuale di risoluzione anticipata con il proprietario di casa.

Comunicazione dei gravi motivi che giustificano il recesso al proprietario

Ricordo che è sufficiente che il conduttore manifesti con lettera raccomandata (o PEC) il grave motivo per cui intende recedere dal contratto di locazione. Questo, senza l’onere di spiegare le ragione di fatto, di diritto o economiche su cui tale motivo è fondato, né di darne prova. Tali motivi, infatti, devono essere svolte esclusivamente caso di contestazione da parte del locatore.

E’ la sede processuale quella in cui il conduttore è chiamato a provare  le concrete ragioni che hanno determinato il recesso. Se la contestazione viene spinta fino in giudizio, in tal caso, sarà un giudice a stabilire se i fatti da te indicati costituiscono o meno giusta causa. Per questi motivi, quando vi trovate nella necessità di liberarvi da un contratto, e ci sono buoni presupposti, il metodo corretto è sempre quello di trovare un accordo con l’altra parte contrattuale.

Può anche darsi che abbiate ragione e possiate risparmiarvi di pagare, ad esempio, sei mensilità di preavviso. Tuttavia, per evitare contestazioni, che, specialmente in assenza di una adeguata forma di tutela giudiziaria, potrebbero costarvi molto care, una soluzione che vi vedesse corrispondere, qualche mensilità a titolo bonario, ma a tacitazione di ogni pretesa della proprietà, sarebbe sempre preferibile ad un recesso contestabile, che potrebbe finire in giudizio. Ovviamente, la situazione va valutata singolarmente, da caso a caso, ed in concreto, per vedere cosa conviene fare, ma resta il fatto che una soluzione negoziale con la proprietà, certificata da una scrittura privata, anche molto semplice (scambio di lettere, poche righe, ecc.), tra le parti, rimane sempre definitiva di ogni questione.

Come scrivere la lettera di recesso dal contratto di locazione

Come si scrive una lettera di disdetta dal contratto di locazione?

In caso di risoluzione anticipata del contratto di locazione è opportuno scrivere la lettera di recesso. La prima regola da seguire è utilizzare la raccomandata con avviso di ricevimento o la PEC (quest’ultimo mezzo è valido solo se il mittente e il destinatario dispongono di un indirizzo di posta elettronica certificata). Si suggerisce, per evitare facili contestazioni, di utilizzare il sistema della raccomandata senza busta.

In secondo luogo bisogna verificare a quale indirizzo vada inviata la missiva. Difatti i contratti potrebbero prevedere una particolare domiciliazione“. Ossia possono imporre che il recesso vada comunicato a uno specifico indirizzo non necessariamente coincidente con la residenza della parte o la sede della società. Il che può essere verificato attraverso la lettura della scrittura privata. Tale aspetto viene, spesso, trascurato, con conseguente inefficacia del recesso.

In terzo luogo è necessario indicare, nella lettera di recesso, gli estremi esatti del contratto dal quale si vuole recedere: una disdetta generica, infatti, potrebbe non sortire gli effetti sperati. È importante poi firmare la lettera e datarla. Tuttavia, la mancanza di data non rende inefficace la lettera, atteso che fa fede il timbro postale.

La lettera di recesso non deve contenere le motivazioni, salvo nell’ipotesi in cui si receda per giusta causa ossia per inadempimento della controparte. In tal caso, è necessario indicare con precisione il comportamento scorretto che ha dato causa a tale volontà, nonché il giorno (o i giorni) e/o l’occasione in cui si è verificato tale fatto.

Di seguito potete trovare una bozza di lettera da inviare al proprietario per comunicare il recesso per giusta causa dal contratto di affitto (fac simile disdetta contratto di locazione). Si tratta del modulo di disdetta dell’affitto per risoluzione anticipata del contratto. Si tratta di un modello di leggera di inviare al proprietario per il recesso anticipato.

Adempimenti fiscali in caso di risoluzione anticipata del contratto di locazione abitativo

La risoluzione anticipata del contratto di locazione comporta, per entrambe le parti, il sostenimento di alcuni oneri civilistici e fiscali. Da un punto di vista civilistico il conduttore può lasciare l’immobile in qualunque momento dopo aver fatto la sua comunicazione ufficiale. Tuttavia egli è tenuto a corrispondere al conduttore tutte le mensilità previste dai termini di preavviso.

Per quanto riguarda l’eventuale caparra va detto che questa non deve essere obbligatoriamente restituita al conduttore. Essa può essere trattenuta dal locatore qualora riscontrasse dei danni all’interno dell’immobile.

Da un punto di vista fiscale è obbligo delle parti, in caso di risoluzione anticipata, effettuare il versamento dell’imposta di registro di 67 euro, attraverso il modello F24 Elide. Il versamento deve essere effettuato utilizzando il codice tributo 1503.

Per maggiori informazioni sulla compilazione del modello F24 Elide in caso di risoluzione del contratto di locazione ti rimando a questo contributo: “Compilazione F24 Elide per i contratti di locazione“. L’onere del versamento dell’imposta di registro è a carico del locatore. Egli potrà poi rivalersi in un secondo momento sul conduttore per ottenere il rimborso della metà della somma versata.

In caso di disdetta per giusta causa, tuttavia, l’imposta di registro è totale carico dell’inquilino. Assieme al versamento dell’imposta di registro dovrà essere presentato all’Agenzia delle Entrate in via cartacea o telematica il modello RLI, per comunicare la risoluzione anticipata del contratto di locazione.

Consulenza fiscale online

Se stai pensando di risolvere anticipatamente il tuo contratto di locazione ad uso abitativo il consiglio che posso darti è di analizzare bene il contratto. Cosa voglio dire?

Prima di tutto devi verificare se nel contratto è prevista la clausola che consente il recesso libero. Nel caso in cui vi sia puoi recedere quando desideri anche senza giustificato motivo. Dovrai soltanto garantire il preavviso pattuito. Nel caso in cui, invece, non vi sia possibilità per il recesso libero, occorre un grave motivo per il recesso dal contratto. Anche in questo caso deve essere garantito il rispetto dei mesi di preavviso stabiliti nel contratto, ed in questo caso sono 6 mesi.

L’aspetto da verificare è che in questa fattispecie la tua motivazione rappresenti davvero un grave motivo. Altrimenti potresti incorrere in problematiche risarcitorie. Se può esserti utile ti segnalo questo manuale dedicato alle locazioni abitative e commerciali.

Qualora, invece, tu desideri ricevere l’assistenza di un dottore Commercialista esperto, contattaci al link seguente per ricevere il preventivo per una consulenza personalizzata in grado di risolvere i tuoi dubbi.

Domande frequenti

Di seguito la risposta alle principali domande che ci sono state poste dai nostri lettori sulla risoluzione anticipata di un contratto di locazione.

Come disdire un contratto di affitto di casa?

Il locatore può infatti chiedere la disdetta del contratto d’affitto prima della scadenza, comunicando la decisione in maniera ufficiale all’inquilino. La comunicazione della risoluzione anticipata deve avvenire per mezzo di raccomandata con ricevuta di ritorno e con un preavviso di almeno 6 mesi, pena l’annullamento del recesso.

Come disdire un contratto di affitto in anticipo?

Per poter recedere è necessario, almeno sei mesi prima, inviare al locatore, a mezzo raccomandata a/r, la lettera di preavviso con la quale si manifesta la propria intenzione di voler recedere dal contratto. Nel contratto di affitto possono essere specificati termini diversi per l’invio della lettera di preavviso.

Come si fa la disdetta di un contratto di affitto?

È possibile effettuare la risoluzione anticipata per finita locazione, dando comunicazione al tuo inquilino almeno 6 mesi prima della scadenza naturale (la prima) del contratto, comunicandola tramite raccomandata A/R oppure posta certificata (PEC).

Come disdire un contratto di affitto a cedolare secca?

In questo caso, potrai recedere dal contratto di locazione con cedolare secca in qualsiasi momento. Dovrai però comunicare la tua decisione al proprietario 6 mesi prima di lasciare libero l’appartamento, mediante una lettera raccomandata con ricevuta di ritorno.

Posso disdire un contratto di affitto senza preavviso?

Il conduttore quindi che non può proseguire nel rapporto contrattuale, deve comunicare sempre a mezzo raccomandata A/R al locatore il grave motivo per il quale il recesso del contratto deve essere immediato, senza dar luogo a richiesta di una eventuale indennità per mancato preavviso.

Quanto costa disdire un contratto di affitto?

67,00 euro – Per i contratti di affitto a regime ordinario l’importo da versare per poter procedere alla disdetta del contratto viene stabilita dall’Agenzia delle Entrate ed è attualmente pari ad 67,00 euro. Tale somma dovrà essere versata tramite il modello F24 Elementi identificativi, indicando il codice tributo 1503.

Quali sono i gravi motivi che possono giustificare un recesso?

Secondo la giurisprudenza, un motivo di recesso è grave e giustifica il recesso quando:
– è estraneo alla volontà del conduttore;
– è sopravvenuto alla conclusione del contratto;
rende eccessivamente gravosa (in termini economici, materiali o psicologici) la prosecuzione del rapporto locatizio.

Chi paga la disdetta dal contratto?

Il pagamento dell’imposta di registro relativa alla risoluzione anticipata è a carico di entrambe le parti del rapporto locatizio. L’onere di procedere al pagamento, tuttavia, è in capo al proprietario, il quale successivamente potrà richiedere al conduttore il rimborso della metà della somma versata.

Quanto costa disdire un contratto di locazione a cedolare secca?

La risoluzione dei contratti di locazione è soggetta al pagamento dell’imposta di registro nella misura fissa di 67 euro, ma nel caso di regime in cedolare secca l’imposta di registro non è dovuta.

Cosa fare al momento della scadenza naturale del contratto di locazione?

Deve inviare una raccomandata all’inquilino, almeno sei mesi prima della scadenza, nella quale comunica la sua intenzione di non dare seguito al contratto, specificando il motivo per cui gli è concesso chiedere la restituzione dell’immobile.

Come si calcolano i sei mesi di preavviso nella disdetta?

I sei mesi di preavviso per la risoluzione anticipata di un contratto di affitto di casa si calcolano, dunque, dalla data di consegna della lettera al proprietario di casa e non dalla data di invio della lettera.

Cosa succede se lascio l’appartamento prima del termine del preavviso?

Il mancato rispetto del termine di preavviso comporta l’obbligo per il conduttore di corrispondere al locatore il pagamento di sei canoni mensili a partire dalla comunicazione del recesso ovvero dal rilascio dell’immobile in caso di omessa comunicazione preventiva, sempre che l’immobile medesimo non venga locato a terzi nel frattempo. Nel caso il pagamento del preavviso termina al momento della stipula del nuovo contratto.

Chi deve registrare la comunicazione di risoluzione anticipata dal contratto di locazione?

La comunicazione di risoluzione contratto e la relativa imposta vede solidali proprietario e inquilino. Per comunicare all’Agenzia delle Entrate la risoluzione contratto di locazione è necessario versare un imposta di registro di 67 euro e deve essere versata, entro 30 giorni dall’evento.

Quando il proprietario può recedere dal contratto di locazione?

Il proprietario di casa può inviare la disdetta del contratto di locazione, tramite raccomandata, solo ed esclusivamente a termine del contratto, prevista al quarto o ottavo anno nel caso di un contratto 4+4 oppure al terzo o quinto anno in un contratto 3+2.

Quanti mesi prima bisogna fare la disdetta di un contratto di locazione?

6 mesi – Per legge la risoluzione anticipata dovrebbe giungere con almeno 6 mesi di anticipo. Quindi il periodo di disdetta parte dal momento in cui il proprietario riceve la raccomandata.

73 COMMENTI

  1. ciao, volevo farvi una domanda… allora siccome ho affittato casa tramite agenzia, mi hanno fatto un contratto di 4 anni, dove posso recedere dal contratto 3 mesi prima da un anno di affitto, quindi siamo intorno al nono mese. essendo un infermiere con contratto di 6 mesi (rinnovabile), ma con 2 mesi di prova che scadono il 6 dicembre, come e cosa devo fare se volessi lasciare la casa già a dicembre? il licenziamento vale come giusta causa?

  2. Se vuole lasciare la casa a dicembre deve dare disdetta al proprietario e poi pagare i tre di affitto mesi di preavviso. Poi può lasciare la casa anche prima dei tre mesi. Se in questi mesi il proprietario trova un nuovo inquilino, da quel momento il preavviso non è più dovuto.

  3. Salve ho stipulato nel novembre 2013 un contratto di affitto 3+2 quindi attualmente sto nel biennio del rinnovo, rispetto all’anno di stipula in famiglia eravamo io e mia moglie adesso si sono aggiunti due figli, questo allargamento familiare rientra nei gravi motivi per giusta causa per disdire l’appartamento?

  4. Il conduttore ha sempre facoltà di disdire il contratto rispettando i tempi e le modalità di comunicazione della disdetta al proprietario.

  5. Sì ma il mio quesito era un altro, se l’allargamento familiare rientra tra il grave motivo per giusta causa per disdire un contratto ovviamente comunicando 6 mesi prima di voler disdire.

  6. Certamente, può essere considerato un grave motivo, ma se la possibilità di disdetta è prevista dal contratto, non occorre che il motivo sia “grave” per recedere.

  7. Si è scritto sul contratto e ha fatto riferimento alla legge, ma il proprietario mi ha parlato solo di motivazioni come trasferimento per lavoro dell inquilino e/o della moglie o a causa di un evento luttuoso o per gravi malattie e basta.

  8. Ripeto, se la possibilità di recedere è indicata sul contratto lei può recedere con sei mesi di preavviso senza bisogno di gravi motivazioni.

  9. Buongiorno, sono una studentessa universitaria, ho preso in affitto una camera in un appartamento insieme ad altre 3 inquiline. Il contratto è annuale (da ottobre a settembre dell’anno dopo) ed è riferito a tutto l’appartamento. Una delle inquiline ha deciso di andarsene a Maggio dicendo a tutti che lo faceva per trasferimento di lavoro e pertanto con la pretesa di non pagare, al proprietario, i rimanenti 4 mesi di affitto. Abbiamo scoperto in seguito che non era vero, e l’abbiamo vista anche nei mesi successivi lavorare nella stessa città e nello stesso luogo. Il proprietario non ha voluto mettere in mezzo avvocati e non ha preteso nulla da noi, ma ci ha detto che in teoria visto che il contratto è ad appartamento, noi altre 3 inquiline avremmo dovuto pagare la parte di quella mancante. E’ vero quanto ci ha detto? E se fosse vero, comunque, noi non avremmo potuto pretendere che lui andasse a fondo della questione legale con l’inquilina andata via utilizzando una falsa motivazione per non pagare?
    Grazie in anticipo.

  10. Il contratto riguarda tutto l’appartamento, ed è corretto che sia in questo modo. Quando uno degli inquilini vuole andarsene è necessario, trovare un nuovo soggetto che sia disposto a subentrare nel contratto, altrimenti gli inquilini che restano sono chiamati a versare una quota più alta per coprire l’inquilino mancante.

  11. Quindi anche se l’inquilino precedente ha dato disdetta senza che esista effettivamente la “giusta causa”?

  12. E’ il proprietario che deve eccepire la giusta causa, se non la eccepisce e trovano un’accordo, non ci sono problemi.

  13. Salve ho preso in affitto un negozio e sul contratto c’è scritto si dare 6 mesi di preavviso prima di andare via.
    Io devo chiudere x cessazione attività e gli ho chiesto che fra 3 mesi chiuso
    Si può fare ?

  14. Se c’è accordo tra proprietario ed inquilino si può derogare al contratto. Deve trovare l’accordo con il proprietario.

  15. Ciao. Ho stipulato un contratto 4+4. Nel contratto non è previsto il divieto di tenere animali. La proprietaria mi ha intimato di liberarmi di un gatto e del cane. Non voglio assolutamente rinunciare ai miei animali. Sul contratto è indicato che qualora il conduttore ha un grave motivo può recedere dal contratto. In questo caso, posso recedere per grave motivo? Nel caso in cui non sia un grave motivo, ma i rapporti con la proprietaria non sono sereni, come posso recedere? Grazie

  16. Salve, sono in affitto da circa 9 anni (il contratto era un 4+4 rinnovato automaticamente) tra le clausole ho i 6 mesi e gravi motivi di preavviso per lasciare l’appartamento. Nel corso degli anni ho richiesto più e più volte sia per via telefonica che per via cartacea con raccomandata R.R. che mi fossero consegnati i dettagli delle spese condominiali cosa che non è mai avvenuta.Ora è mia intenzione lasciare l’appartamento nei termini previsti, vorrei sapere se questa continuata mancanza sia da parte del proprietario di casa che dall’amministratore del condominio possa rientrare nei gravi motivi richiesti.
    Saluti, grazie

  17. La mancanza di fiducia è sicuramente un motivo che può indurla a risolvere il contratto, naturalmente rispettando e comunicando il preavviso.

  18. Salve. Sono proprietaria di un appartamento che ho affittato con contratto di canone concordato 3+2 il marzo scorso. Purtroppo l’inquilino a meta’ settembre sara’ trasferito all’estero dall’azienda per la quale lavora. Al momento della stipula del contratto un’eventualita’ del genere non era contemplata, quindi si tratterebbe, se ho capito bene, di “giusta causa”. Vorrei sapere in questo caso se e’ comunque obbligatorio corrispondere l’imposta di registrazione e quali altre spese sono previste.
    Ringrazio per questo prezioso spazio informativo ed invio cordiali saluti

  19. E’ necessario pagare l’imposta di registro per la risoluzione anticipata del contratto, che sarà a carico dell’inquilino (sempre se il contratto non è a cedolare secca, nel caso non si deve versare imposta di registro), e poi presentare modello RLI all’Agenzia delle Entrate per la risoluzione.

  20. Ciao sono un inquilino da circa 8 anni mi è stato rinnovato altre 4 anni pochi mesi fa…il proprietario per giusta causa può disdire dal contratto?

  21. Il proprietario può disdire il contratto solo in casi precisi, o secondo quanto è previsto dal contratto. Altrimenti deve aspettare la risoluzione del contratto firmato.

  22. Salve , ho un contratto di locazione cointestato 3+2 rinnovato automaticamente un paio di mesi fa.
    Da un pio di mesi C’e anche un’altra persona , il fratello dell’altro conduttore che vive con noi.
    Posso disdire per giusta causa? e cosa rischio se vado via alla fine del mese?
    Grazie

  23. Può dare disdetta per giusta causa, ma deve garantire il pagamento del preavviso previsto nel contratto.

  24. salve ho firmato un contratto di affitto per 1 anno( affitto di un stanza ,in quanto studentessa), dato che vi sono evidenti problemi all’interno della casa e del condominio posso disdire il contratto in anticipo senza pagare le mensilità restanti? ovviamente con i 3 mesi di preavviso previsti nel contratto per disdire.

  25. salve, posso recedere da un contratto di affitto appena firmato da 2 giorni? mi sono state consegnate le chiavi dell’appartamento, ma oggi, quando sono entrato ho visto emergere tanti problemi dell’appartamento, tra cui la mancata pulizia, rubinetteria che gocciola, finestre che non chiudono bene, tracce evidenti di umidità…sono scappato via!!…. e non voglio neppure tornarci dentro… cosa posso fare??

  26. Trovare un accordo con il proprietario per recedere, oppure dare disdetta secondo le indicazioni previste nel contratto.

  27. Salve, é possibile recedere un contratto 3+2 perché non si riesce piú a pagare l’affitto? A breve dovró iniziare ad aiutare la mia famiglia a pagare un prestito e sará un impegno lungo, almeno 3 anni. Non era preventivato, é venuto giú il tetto di casa e bisogna ripararlo il prima possibile. Abbiamo chiesto dei preventivi e la spesa é alta, bisogna fare un prestito, quindi devo aiutare a pagarlo anch’io e cosí non riusciró piú a far fronte all’impegno preso con la casa.

    Grazie mille

  28. Può recedere dal contratto pagando i mesi di preavviso previsti dal contratto stesso.

  29. Può recedere in anticipo dal contratto pagando i mesi di preavviso previsti dal contratto stesso.

  30. Buongiorno,
    ho preso in affitto una mansarda nel mese di Febbraio, dopo le piogge di questi mesi sono emersi problemi piuttosto importanti, piove all’interno dell’appartamento da più punti, da cui la caldaia, che devo spegnere per evitare vada in corto circuito, inoltre ho scoperto che, sotto un leggero strato di vernice, nella camera da letto (dove piove dal lucernaio) c’è un consistente strato di muffa e un odore che non vi dico. In questo caso, dovendo dormire in un luogo ammuffito, con le conseguenze che potrebbero esserci per la mia solute, è possibile disdire il contratto senza preavviso? Ho segnalato i problemi ai proprietari più volte, hanno detto che avrebbero controllato, ma parlando con chi fa la manutenzione del tetto mi ha spiegato chiaramente che è necessaria la pulizia totale del tetto in quanto molto sporco. Questo porta ad un ristagno di acqua che entra, chiaramente, nel mio appartamento e inumidisce camera da letto e cameretta.
    Io soffro di Asma e capirà che dormire in un locale con la muffa, per me, non è assolutamente salutare.
    Grazie mille.

  31. Salve posso lasciare la casa dando solo 1 mese di preavviso e non sei come da contratto per giusta causa, visto che l’impianto elettrico non è a norma e pericolossimo per le mie figlie?

  32. Anche in caso di gravi motivi devono essere rispettati i 6 mesi di preavviso. Lei può uscire dall’appartamento quando vuole, ma deve comunque garantire i sei mesi di pagamento dell’affitto, a meno che il proprietario in quei mesi non abbia trovato un nuovo inquilino.

  33. Dovrei Affittare un appartamento ad un insegnante e alla sua compagna avvocato con contratto 4+4 cedolare secca che si devono trasferire da altra regione per lavoro. Parlando con loro mi hanno detto che non vogliono pagare i 6 mesi di preavviso dove sono in affitto oggi aggrappandosi alla scusa del trasferimento dell’insegnante ad altra Regione. La mia domanda è: ma non devono comunque dare i 6 mesi di preavviso anche se lasciano per gravi motivi? Non vorrei trovarmi dopo due anni (periodo per cui l’insegnante deve rimanere nello stesso posto di lavoro) improvvisamente senza inquilini senza ad aver diritto al pagamento di 6 mesi di preavviso.
    Grazie per una cortese risposta

  34. Il preavviso deve essere indicato nel contratto ed è obbligatorio pagare il preavviso al locatore. Non ci possono essere esimenti se non previo accordo tra le parti.

  35. Buongiorno,
    ho affittato un appartamento a due ragazzi con contratto cointestato per 4 anni +4 a cedolare secca.
    Il primo ragazzo ha lasciato l’appartamento ai primi di agosto, l’altro ha deciso di restare da solo e accollarsi il pagamento dell’affitto per intero e così ha fatto. Come suggerito dal geometra di riferimento non ho fatto alcuna comunicazione all’agenzia delle entrate. ad ottobre l’altro ragazzo mi ha comunicato che il 31.10 avrebbe lasciato l’appartamento perché è stato licenziato e che non avrebbe pagato i 6 mesi di preavviso. Nel caso io non avessi accettato avrebbe proceduto nel far dichiarare la risoluzione anticipata dal tribunale per impossibilità sopravvenuta. Io ho accettato la risoluzione anticipata tenendo salvi i miei diritti di parte locatrice, quindi i 6 mesi di preavviso.
    Il ragazzo è uscito di casa il 31.10 per andare in un altro appartamento e ha detto che non paga nulla. IO ero disposta a trovare un accordo, ma vista l’arroganza temo le vie legali. Ci sono possibilità che gli venga riconosciuto il diritto di non pagare il preavviso dal momento che è senza lavoro (ma prende la disoccupazione..tra l’altro si è fatto licenziare apposta per prenderla…ndr) .
    Procedo comunque con la comunicazione all’agenzia delle entrate della risoluzione del contratto anche se non sò come finirà il pagamento del preavviso? essendo con cedolare secca devo pagare qualche imposta di chiusura contratto o no?
    Grazie mille
    Michela

  36. buonasera, vorrei un informazione su un mio appartamento affittato dove ho un 4+4 il primo periodo è scaduto il 15/03/2019, e successo che per causa imprevedibile mia moglie mi ha chiesto la separazione da qualche giorno , e vuole andare ad abitare nella casa di questo affittuario, ho mandato una lettera raccomandata al mio affittuario dicendo che appunto per causa imprevedibile deve lasciare casa perché mia moglie si sta separando da me , a giorni avremo pure la chiamata dal giudice per la chiusura del matrimonio…il mio affittuario non ne vuole sapere di lasciare la casa , e neanche mi ha risposto alla lettera continuando a pagarmi affitto e in messaggio wz a detto che il contratto si è rinnovato in automatico …e giusto che il mio affittuario mi risponda cosi visto che c è un caso imprevedibile che nessuno poteva mai sapere quattro anni fa? grazie se per favore mi da una risposta in merito

  37. buongiorno
    sono conduttore di un appartamento con scadenza del contratto di affitto (formula 3-2) a novembre 2019. Lo scorso anno è nata mia figlia e a novembre nascerà il fratellino. Poiché l’appartamento è già piccolo per noi, vorrei cambiare casa. Considerato che la nascita di un figlio potrebbe essere considerato come grave motivo, è possibile recedere dal contratto prima della scadenza senza pagare penali?
    Ho già trovato l’appartamento dove andare ad abitare, che al momento risulta libero. Il nuovo proprietario è disponibile a darlo in locazione da luglio, altrimenti lo affitta ad altre persone.
    Mi conviene mandare subito una raccomandata nella quale faccio riferimento al grave motivo e che quindi lascerò l’appartamento a partire dal mese di luglio?
    Grazie per la risposta

  38. Salve Stefano, prima di tutto occorre leggere il contratto di affitto per capire se il recesso è libero, oppure condizionato a gravi motivi. In ogni caso la nascita di un figlio può essere motivo valido. A questo punto deve inviare lettera per la disdetta al proprietario rispettando i mesi di preavviso previsti nel contratto.

  39. Salve, ho stipulato un contratto di locazione abitativo con una ragazza nigeriana pur avendo fatto le trattative con un uomo, sempre nigeriano, dato che questa ragazza parla pochissimo l’italiano. Questo uomo, che si è spacciato per suo marito, ho scoperto in seguito non essere tale ed ora è irreperibile.
    Mi hanno anche dato una dichiarazione dei redditi di tale ragazza che ho scoperto in seguito non essere stata mai inviata all’agenzie delle entrate. Temendo inoltre un probabile giro di prostituzione, considerando la provenienza di questa ragazza ed il fatto di aver scoperto, in seguito, essere analfabeta, sono andato dalla Polizia e dai Carabinieri per far presente la cosa ma mi è stato detto che possono fare ben poco e di trovare un modo per risolvere il contratto consensualmente.
    Ho cercato di portare questa ragazza dai carabinieri per chiarire la faccenda ma, arrivati davanti la caserma è scappata e da allora è irreperibile.
    Il contratto è registrato con decorrenza primo Maggio, mi è stata data la cauzione di due mesi ed il mese di Maggio pagato, ho dato le chiavi alla ragazza ma non si è più trasferita nella mia abitazione e continua ad essere irreperibile
    Mi chiedevo se è possibile chiedere la risoluzione del contratto di locazione abitativo per il non uso della cosa locata da parte del conduttore dato che il non uso implica pregiudizio per la custodia e la conservazione dell’immobile locato.
    Grazie.

  40. Un contratto di locazione a canone concordato 6+2 che prevede la possibilità del conduttore di rescinderlo anticipatamente con pagamento delle spese (importo non quantificato) cosa significa-

  41. Salve,
    sono un locatore di un appartamento fittato con formula 3+2 canone concordato. di recente ho ricevuto una raccomandata da parte del mio conduttore che mi da un preavviso di 7 mesi, dove mi viene indicato che chiede la risoluzione di contratto di locazione per “ACQUISTO ABITAZIONE”. Leggendo i vari articoli e siti sul web, mi pare di aver capito che la causa indicata dal locatore NON è un motivo di risoluzione anticipato di contratto, perlopiù non è espressamente indicato neanche dal contratto di fitto sottoscritto da entrambi.
    come mi devo comportare? è lecito chiedere tutti i canoni di fitto fino che mancano fino alla naturale soluzione del contratto, o comunque fino a quando non rifitto nuovamente l’appartamento?

  42. Salve Alessandro, l’acquisto di una abitazione è sicuramente una valida motivazione per la risoluzione anticipata del contratto da parte del conduttore, è consigliabile comunque verificare cosa è scritto nel contratto che avete firmato in merito ai mesi di preavviso che comunque l’inquilino deve pagare.

  43. Salve. sono in fitto da 7 anni con un contratto 4+4 e a settembre 2021 scade il contratto, per motivi condominiali vorrei lasciare l’appartamento prima, inviando raccomandata alla proprietà, di 6 mesi di preavviso, posso farlo o debbo aspettare la scadenza a settembre 2021?
    Grazie mille per la risposta!

  44. Salve, sono in affitto dal 2013 con contratto 3+2 . Il mio compagno ha un’invalidità al 100% da quando aveva 13 mesi , adesso con l’età la disabilità è peggiorata.Nel condominio in questione per arrivare all’ascensore ci sono 3 gradini a salire e 3 a scendere della quale il mio compagno non riesce più a fare perchè ha una grave limitazione della deambulazione (sedia a rotelle).Posso recidere il contratto senza preavviso? Se trovo dei nuovi inquilini?
    Grazie.

  45. Vincenza prima di tutto deve verificare se è previsto il recesso libero dal contratto, altrimenti occorre verificare l’ipotesi di recesso per giusta causa con le relative tempistiche di preavviso.

  46. Studenti fuorisede: risoluzione immediata del contratto per pandemia da coronavirus.
    Buonasera
    Mio figlio studente del politecnico di Torino é rientrato a Sassari a fine febbraio.
    Con le nuove disposizioni non potrà rientrare fino al 3 aprile, salvo altre proroghe.
    Le chiedo se dobbiamo continuare a pagare o possiamo risolvere il contratto immediatamente, per cause gravissime e non imputabili allo studente.
    Grazie

  47. Potrei avere maggiori informazioni riguardo alla risoluzione immediata del contratto di studente universitario per pandemia da coronavirus.

  48. Carmelo quello che le posso dire è che deve comunicare la disdetta al proprietario, come previsto nel contratto, e poi potrà comunicare all’Agenzia delle Entrate la risoluzione anticipata del contratto.

  49. Salve, sono un libero professionista, volevo chiedere se fosse possibile richiedere la risoluzione del contratto di affitto commerciale dello studio dato che la situazione generata con la pandemia mi ha causato una drastica riduzione di lavoro rendendo gravoso il pagamento del canone

  50. La risposta alla sua domanda è nel contratto di locazione stesso ove sono indicate le possibilità di recesso anticipato. Sicuramente possiamo considerare la situazione attuale del virus come giusta causa per un recesso anticipato.

  51. Buon giorno, vorrei sapere se é co siderabile valida una raccomandata a mano, di disdetta anticipata da parte di un locatore o locatario dal momento che entrambi le parti abitano allo stesso indirizzo e civico?
    Esempio una palazzina ma in piani differenti o contesto condominiale. Grazie

  52. Buongiorno,
    chiedo cortesemente se è possibile recedere da un contratto di affitto che partirà dal 1 luglio 2020 per sopraggiunti gravi motivi di lavoro (trasferimento in altra città).
    Grazie,
    Stefania Milanese

  53. Egregio dott. Migliorini. Noi abbiamo un contratto con cedolare secca per nostro figlio che studia a Roma. Leggendo il contratto vedo che sono previsti i 6 mesi di preavviso però è sopraggiunto un problema che ritengo grave e che sta causando gravi disagi a mio figlio: un infestazione da blatte. È stata fatta la disinfestazione ma Queste provenendo dall’esterno ed essendoci infissi di legno vecchio a cui non è stata mai fatta manutenzione e non chiudendosi bene, il problema non si risolve.
    Tale intestazione potrebbe causare danni per la salute oltre a spese e notti insonni.
    Posso chiedere il recesso immediato? Per cortesia mi consigli su cosa posso fare.
    Cordialmente

  54. Prima di tutto occorre leggere attentamente il contratto per capire cosa è indicato per il recesso anticipato. In ogni caso motivazioni come quella indicata rappresentano una causa di recesso giustificato dal contratto.

  55. Buonasera,
    Ho un contratto in cedolare secca e per contratto avrei sei mesi di preavviso.vivendo nella casa, è venuto fuori che si riempie totalmente di muffa, nonostante si tinteggi o si passi la candeggina.nel mese di aprile ho subito con urgenza un intervento.i dottori,mi hanno detto esplicitamente che non posso più vivere in un ambiente insalubre.posso chiedere il recesso immediato?
    Grazie

  56. Buongiorno..io è mia moglie, erano in affitto in un locale (panificio).ma purtroppo siamo stati costretti ad andare via x giusta causa..il nostro problema è stato che la raccomandata l’abbiamo mandata un mese prima circa… mentre di contratto era 12mesi…ma ho messaggi di come noi lavertivamo che entrava acqua e mancava pavimento..e che in molte prese non c’è terra…che problema potrei andare in contro?? grazie di tutto

  57. Buongiorno,

    ho un contratto di affitto in cedolare secca 3 +2 a canone concordato a Roma. Nel contratto è indicato che “è facolta del conduttore recedere dal contratto per gravi motivi, previo avviso da recapitarsi tramite lettera raccomandata a.r. almeno tre mesi prima”. Io sto per acquistare un immobile (prima casa) in comune di Ladispoli, dove intendo trasferirmi subito e dove avrò la residenza e domicilio. Questo motivo può essere considerato “grave”? Siccome pagando il mutuo per acquisto prima casa, questo rende oltremodo gravosa (in termini economici, materiali o psicologici la prosecuzione del rapporto locatizio).

    Grazie

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