Detrazione mascherine: il Direttore dell’Agenzia delle Entrate ha annunciato che sarà in arrivo una nuova circolare, potranno essere detratti ai fini IRPEF i dispositivi di protezione individuali, certificati.

I dispositivi di protezione individuali, saranno detraibili ai fini Irpef, nella prossima dichiarazione dei redditi, a confermarlo è il Direttore dell’Agenzia dell’Entrate, tuttavia per avere maggiori dettagli è necessario attendere la pubblicazione di una nuova circolare.

Il Direttore dell’Agenzia delle Entrate, nell’intervista al Sole24ore, ha dichiarato che arriverà presto una nuova circolare, nella quale saranno indicate le istruzioni per poter detrarre il costo dei Dispositivi di Protezione individuali.

Il Direttore dell’Agenzia delle Entrate ha fornito anche chiarimenti in tema di atti e controlli fiscali in avvio dal 1° giugno 2020, in particolare l’obiettivo è di dividere le procedure di accertamento in due tempi, concedendo più tempo ai contribuenti per pagare e regolarizzare la propria posizione.

Detrazione mascherine

Detrazione mascherine

Le mascherine e tutti i dispositivi di protezione individuali potranno quindi essere portati in detrazione a condizione che siano certificati, ossia devono avere la certificazione UE e del Ministero della Salute.

La Circolare in arrivo si occuperà sopratutto dei documenti necessari per beneficiare dello sgravio Irpef, in quanto ancora non è chiaro quali documenti sono necessari per poter beneficiare della detrazione fiscale.

Le istruzioni relative alla generalità di dispositivi medici (Circolare dell’Agenzia delle Entrate n. 13/E/2019) prevedono che ai fini della detrazione è necessario avere a disposizione i seguenti documenti:

  • Scontrino o fattura dalla quale risulti il soggetto che sostiene la spesa e la descrizione del dispositivo medico anche mediante i codici AD;
  • Nel caso in cui lo scontrino non abbia il codice AD, è necessaria anche la documentazione dalla quale si possa evincere che il prodotto acquistato ha la marcatura CE (ad esempio: la confezione del dispositivo, la scheda del prodotto, l’attestazione del produttore o l’indicazione in fattura/scontrino da parte del venditore);
  • La documentazione deve contenere anche l’indicazione delle direttive europee 93/42/CEE, 90/385/CEE e 98/79/CE.

Controlli fiscali in due tempi per non penalizzare le partite IVA

Il Direttore dell’Agenzia delle Entrate, nell’intervista rilasciata al Sole24Ore ha fornito anche alcuni chiarimenti in tema di controlli fiscali in avvio dal 1° giugno 2020 e su quanto dichiarato nel corso dell’Audizione in Commissione alla Camera del 22 aprile.

Tra le ipotesi avanzate dall’Agenzia delle Entrate vi è quella di suddividere i controlli dal recupero delle eventuali somme dovute dal contribuente, così da non costringere le imprese al blackout.

Servono quindi soluzioni alternative, per le quali bisognerà però intervenire in via legislativa. Quello che però evidenzia l’Agenzia delle Entrate è l’importanza dei controlli fiscali, necessari per recuperare risorse evase e sottratte alla collettività.

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