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Decreto Sostegni bis: a quando?

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Decreto Sostegni bis: entro quando è atteso il decreto sostegni bis? Il governo sembra in procinto ad nuovo scostamento di bilancio, è in previsione l’erogazione di nuovi bonus? Vediamo cosa ci attende.

Entro la fine del mese di aprile, il Governo varerà un ulteriore scostamento di bilancio di 40 miliardi di euro, nella prospettiva di introdurre ulteriori aiuti alle categorie di lavoratori in difficoltà.

Ma cosa dobbiamo aspettarci dal tanto atteso Decreto Sostegni bis? Quali nuovi bonus che il governo metterà in campo per far fronte alla crisi economica?

Il Decreto Sostegni bis molto probabilmente prevederà nuovi aiuti per famiglie, lavoratori e imprese in crisi economica a causa dell’epidemia da Covid-19. Invero nel Decreto dovrebbero trovare posto anche sgravi fiscali per i giovani che decidono di acquistare la prima casa.

Vediamo quali sono le indiscrezioni a riguardo.


Nuovo scostamento di bilancio all’orizzonte?

Con il comunicato nel comunicato stampa diffuso al termine del Consiglio dei Ministri, che ha approvato il DEF 2021 del 15 aprile, sembra esser stato annunciato un nuovo scostamento di bilancio di circa 40 milioni, per finanziare nuovi aiuti per le categorie di lavoratori svantaggiate dalle prolungate chiusure, imposte dall’emergenza sanitaria.

Nel comunicato, infatti, si afferma:

il Governo richiede quindi l’autorizzazione al Parlamento al ricorso all’indebitamento per l’anno 2021 di 40 miliardi di euro e di circa 6 miliardi di euro medi annui per il periodo 2022-2033, principalmente finalizzati a finanziare spese per investimenti pubblici”.

Ma a quali investimenti si riferisce il comunicato?

Il Governo, nella richiesta di autorizzazione allo scostamento rivolta al Parlamento, chiarisce che questa somma sarà utilizzata per stanziare nuovi aiuti, mediante il ricorso ad nuovo provvedimento. In particolare questi saranno introdotti con l’intento di sostenere i lavoratori autonomi e le imprese più colpite dalle restrizioni adottate per contenere il contagio. 

Vediamo cosa possiamo aspettarci dal Decreto Sostegni Bis.

Decreto Sostegni Bis e TARI

Secondo le ultime indiscrezioni il decreto Sostegni bis dovrebbe stanziare una somma pari a più di 700 milioni di euro per la riduzione della Tari 2021 in favore delle partite IVA costrette alla chiusura, in ragione delle restrizioni imposte per ridurre i contagi da Covid-19.

Uno degli intenti del governo sarebbe, quindi, quello di reintrodurre lo sconto sulla TARI che era stato previsto lo scorso anno per le imprese chiuse, per poi non esser più disposto negli interventi successivi. Invero, per favorire il ripristino dell’equilibrio economico delle imprese, fortemente pregiudicato dalla nuova fase pandemica e le relative chiusure, l’esecutivo sembrerebbe intenzionato ad adottare nuovamente il presente meccanismo.

Da altro lato, invece, l’esecutivo dovrà tener conto delle esigenze dei Comuni, che si troverebbero fortemente in difficoltà, laddove si trovassero sprovvisti della presente entrata.

Proprio al fine di bilanciare gli interessi concorrenti, si è ipotizzato di predisporre un’agevolazione mediante la riduzione della TARI, ma con contestuale sostegno ai Comuni.

Tale meccanismo sembra esser stato sollecitato anche dall’ANCI, tramite una lettera inviata al MEF e al MITE il 15 aprile 2021. In questa sede è stata evidenziata la necessità di agire con urgenza, ma al contempo garantire ai Comuni le risorse necessarie per una decisa riduzione della Tari.

Contributi a fondo perduto

Tra le conferme, invece, del Decreto Sostegni bis dovrebbe esserci il meccanismo dei contributi a fondo perduto. Tuttavia sembra si stia ipotizzando di modificare il regime precedente, per quel che attiene i presupposti e modalità di erogazione.

In particolare, si intenderebbe sdoppiare il pagamento del nuovo contributo a fondo perduto, prevedendo l’erogazione di una quota in acconto e dell’importo “conguagliato” a saldo.

Il decreto Sostegni bis dovrebbe poi disporre un nuovo metodo di calcolo per la seconda rata, basato su quanto emerso dal bilancio d’esercizio, o meglio dall’utile o dall’imponibile fiscale, accanto ad una prima rata erogata secondi i criteri già fissati dal decreto n. 41/2021.

L’interesse primario perseguito dall’esecutivo è quello di ampliare la platea, ma soprattutto garantire una maggiore equità nell’erogazione dei contributi. Tramite i criteri dell’utile d’impresa e dell’imponibile fiscale dovrebbe esser più facile individuare quali sono stati i soggetti più colpiti dalla pandemia.

Tale obiettivo di equità sostanziale lo si intende realizzare anche mediante lo sdoppiamento dei pagamenti. Si dovrebbe, infatti, prima procedere al pagamento dell’acconto, poi il saldo,che però verrebbe erogato sulla base dei risultati dei bilanci.

Moratoria mutui e prestiti

Tra gli obiettivi che il Decreto Sostegni bis intende realizzare vi è la moratoria sui mutui e i prestiti. Con ciò intendiamo la sospensione dei pagamenti dei prestiti, che potrebbe essere oggetto di proroga.

L’agevolazione dovrebbe, allo stato, operare fino al 31 dicembre 2021, con riferimento ai lavoratori in cassa integrazione o che accedono ad altre forme di ammortizzatori sociali.

Tale previsione era già stata prevista dalla Legge di bilancio 2021. Laddove si adottasse lo stesso schema, essa opererebbe in modo automatico per chi già ne ha beneficiato, mentre chi vi accede per la prima volta dovrebbe presentare apposita istanza.

La sospensione dei mutui dovrebbe essere applicata anche ai lavoratori autonomi, dotati di partita IVA.

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Avvocato "Laureatasi in Giurisprudenza con la votazione di 110 e Lode presso l'Università degli Studi di Napoli "Federico II" e con approfondita conoscenza delle materie del Diritto Civile e del Diritto Amministrativo. Ha brillantemente concluso la pratica forense in diritto civile e il tirocinio ex art. 73 d.l. 69/2013 presso la Procura della Repubblica di Napoli Nord".

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