Recentemente è stato approvato e pubblicato in Gazzetta Ufficiale il Decreto Fiscale atteso per il 2022, che contiene tutti i provvedimenti in materia fiscale presi nell’ultimo periodo e con la Legge di Bilancio 2022 per l’anno nuovo. Si tratta di un decreto atteso da diverso tempo, che arriva in ritardo rispetto a quanto ipotizzato inizialmente, e che ufficializza una serie di provvedimenti per cui da diverso tempo vengono date disposizioni.

Si tratta del Decreto-Legge 21 ottobre 2021, n.146, sotto al cappello di

Misure urgenti in materia economica e fiscale, a tutela del lavoro e per esigenze indifferibili”. Le principali misure prese da questo decreto sono in linea con la necessità di apportare alcune modifiche all’attuale sistema fiscale anche nell’ottica di una ripresa economica, tanto attesa dopo il lungo periodo di crisi sopraggiunto con la pandemia.

Il Decreto Fiscale 2022 viene approvato dal governo e viene convertito in Legge, con pubblicazione in Gazzetta Ufficiale. I numerosi emendamenti del provvedimento hanno portato come prima conseguenza ad un ritardo nella pubblicazione del decreto, consecutivamente alla manovra 2022. Dalla proroga ulteriore per le cartelle esattoriali, alle modifiche che riguardano l’IVA, l’utilizzo del denaro in contante, fino al divieto di fatturazione elettronica per alcune categorie di lavoratori. Vediamo nell’articolo punto per punto quali sono le novità principali contenute nel Decreto Fiscale 2022.

Proroghe cartelle esattoriali

Per quanto riguarda le cartelle esattoriali, una delle prime misure del decreto va a prorogare ulteriormente, di 180 giorni, il termine ultimo per saldare il pagamento delle cartelle che sono state notificate nel periodo che va dal primo giorno di settembre al 31 dicembre 2021.

Originariamente il termine ultimo per il pagamento delle cartelle esattoriali relative a questo periodo era stato deciso per il 30 novembre 2021, tuttavia si ripresentano ulteriori proroghe. La proroga inizialmente era di 60 giorni, ma al momento è stata ulteriormente allargata ad un periodo di tempo maggiore, fino a 180 giorni.

Proroga al pagamento dell’IRAP

Una proroga fiscale aggiuntiva riguarda il pagamento dell’IRAP, l’Imposta Regionale sulle Attività Produttive. Secondo le ultime decisioni con il Decreto Fiscale viene introdotta la possibilità di provvedere al pagamento di questa imposta (riferita al saldo 2019 e primo acconto 2020) entro il termine ultimo del 31 gennaio 2022.

Le scadenze di questa imposta erano state prorogate diverse volte durante il corso del 2021, tuttavia appare ora una nuova proroga che include anche un periodo di tempo di un mese per il 2022. Questa proroga è da intendersi senza alcuna sanzione o interessi aggiunti a chi provvede al pagamento entro il termine di gennaio 2022.

Fatturazione elettronica: divieto per le professioni sanitarie

Una importante novità che risulta piuttosto recente riguarda la possibilità di emettere fattura elettronica: secondo la recente decisione in merito, per tutti i lavoratori che si trovano nell’ambito sanitario scatta il divieto di fatturazione elettronica.

Sulla fatturazione elettronica questo particolare settore procede in modo molto diverso a tutti gli altri. Mentre per diversi professionisti e lavoratori con Partita Iva è scattato recentemente l’obbligo di procedere con la fatturazione elettronica, e secondo le previsioni europee presto coinvolgerà anche i lavoratori con regime forfettario, così non è per i lavoratori nella sanità.

Per chi lavora in un ambito medico o sanitario è vietato fatturare elettronicamente, e le motivazioni sono soprattutto relative alla tutela della privacy dei cittadini. Ancora per tutto il 2022 sussiste questo divieto, che tuttavia potrà subire delle modifiche successivamente. Per questi lavoratori è possibile continuare a emettere fattura cartacea, e trasmettere i dati tramite tessera sanitaria, tuttavia non è consentito utilizzare un software per la fatturazione elettronica.

Con il decreto slitta anche a gennaio 2023 l’obbligo per i soggetti che inviano i dati tramite il Sistema tessera Sanitaria con memorizzazione elettronica e trasmissione telematica dei dati sui corrispettivi giornalieri, per la dichiarazione dei redditi precompilata.

Disposizioni per commercianti al minuto

Il Decreto Fiscale prevede anche uno slittamento da luglio 2021 a luglio 2022 delle disposizioni per l’obbligo di memorizzazione elettronica e trasmissione telematica dei dati giornalieri in tutti quei casi in cui il commerciante al minuto incassa i corrispettivi con sistemi evoluti che provvedono alla memorizzazione e alla sicurezza dei dati (pagamento tramite sistemi elettronici tracciabili come le carte di credito o debito).

Misure per le federazioni sportive nazionali

Con carattere di urgenza vengono introdotte misure per le federazione sportive nazionali, in merito a ristori specifici per il settore, ancora colpito dalla crisi sopraggiunta con l’emergenza sanitaria, come spiega il testo del Decreto Fiscale:

“Misure urgenti per il parziale ristoro delle federazioni sportive nazionali, degli enti di promozione sportiva, delle associazioni e delle societa’ sportive professionistiche e dilettantistiche.”

Si tratta di un rinvio dei termini ultimi per i versamenti dei contributi previdenziali e assistenziali, e dei premi assicurativi, che scadono a dicembre 2021. Sono incluse le federazioni sportive nazionali, gli enti di promozione sportiva, le associazioni e le società professionistiche e dilettantistiche all’interno del territorio dello Stato.

Per questi versamenti è possibile procedere tramite 9 rate mensili a partire da marzo 2022, e anche in questo caso non vengono aggiunte sanzioni né interessi.

Altre misure con il Decreto Fiscale

Altre misure vengono introdotte dal Decreto Fiscale, in particolare una riguarda da vicino l’esterometro: la comunicazione dei dati relativi alle operazioni che vengono effettuate per la cessione di beni o servizi da e con l’estero.

L’obbligo in questo senso viene sospeso fino a luglio 2022, secondo una proroga che va oltre ai termini previsti inizialmente a gennaio 2022. Con il Decreto Fiscale inoltre vengono aggiunti nuovi fondi per le disposizioni in materia fiscale. A ricevere nuovi sostegni sono anche le attività di bed & breakfast a gestione familiare, aiuti che erano stati decisi dal Decreto Sostegni Bis, per cui viene stabilita la cifra di 5 milioni di euro per il 2021, per le strutture extra alberghiere che non costituiscono impresa, ma munite di codice identificativo regionale.

Un altro argomento che viene preso in considerazione dal Decreto Fiscale riguarda l’esenzione IMU per l’abitazione principale: si tratta di un chiarimento sul pagamento di questa imposta per i casi in cui i componenti del nucleo familiare abitano stabilmente in abitazioni diverse.

In questo caso viene confermata che, anche se i coniugi sono separati, l’agevolazione IMU sulla prima casa viene applicata unicamente su una struttura, mentre per l’altra abitazione va saldato il pagamento della tassa. Questa regola tuttavia lascia libera scelta rispetto all’immobile da destinare all’esenzione e quello in cui saldare il pagamento. La norma è valida sia nel caso di abitazioni nello stesso comune sia nel caso di abitazioni presso Comuni differenti.

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Valeria Oggero
Classe 1992, laureata in Scienze della Comunicazione all'Università degli Studi di Torino, da sempre sono appassionata di scrittura. Dopo alcune esperienze all'estero, ho deciso di approfondire tematiche inerenti la fiscalità nazionale relativa alle persone fisiche ed alle partite Iva. Collaboro con Fiscomania.com per la pubblicazione di articoli di news a carattere fiscale. Un settore complesso quello fiscale ma dove non si finisce mai di imparare.

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