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Clausole di salvaguardia cancellate dal Decreto Rilancio

La bozza del Decreto Rilancio abolisce in modo definitivo le clausole di salvaguardia.

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Clausole di salvaguardia cancellate dalla bozza del Decreto Rilancio: sono state cancellate definitivamente le clausole di salvaguardia IVA e gli aumenti delle accise nel 2021.

Le cosiddette clausole di salvaguardia sono norme che prevedono la variazione automatica di tasse e imposte con efficacia differita nel tempo rispetto al momento dell’entrata in vigore della legge.

L’obiettivo delle clausole di salvaguardia è garantire il conseguimento degli obiettivi di finanza pubblica, prevedendo incrementi di gettito. Sono clausole volte a garantire maggiori entrate per lo Stato, necessarie per far quadrare i conti e per rispettare i parametri UE in materia di deficit.

La Bozza del Decreto Rilancio prevede l’eliminazione definiva degli aumenti delle aliquote IVA e delle accise a partire dal 2021.

Clausole di salvaguardia

Una cancellazione definitiva con l’obiettivo di sostenere le famiglie e le imprese e per dare un segnale di certezza a fronte di una situazione sociale ed economica che stiamo attraversando.

Clausole di salvaguardia cancellate

La bozza del Decreto Rilancio cancella il co. 718, art. 1 della L. n. 190/2014 e l’art. 1, comma 2 della legge n. 145 del 30 dicembre 2018. Ad essere cancellate, sono le norme che disciplinano gli aumenti di IVA ed accise, bloccati per il 2020 ma previsti attualmente a partire dal 1° gennaio 2021.

L’approvazione del testo del Decreto Rilancio verrà archiviato il rischio di un aumento delle imposte e, di conseguenza, dei prezzi di beni e servizi.

Le clausole di salvaguardia IVA ed accise previste dal 2021 dovrebbero quindi essere cancellate definitivamente. Occorre comunque attendere l’approvazione definitiva della bozza del Decreto Rilancio.

In ogni caso, l’ultima bozza del decreto economico prevede l’abrogazione degli aumenti IVA:

  • La cancellazione dell’aumento dell’aliquota IVA del 10%, che a partire dal 2021 dovrebbe passare al 12%;
  • La cancellazione dell’aumento dell’aliquota IVA del 22%, che a partire dal 2021 passerebbe al 25,2% e dal 2022 al 26,5%.

E’, altresì, eliminato l’aumento delle accise sulla benzina, sulla benzina con piombo e sul gasolio, usato come carburante, previsto a legislazione vigente a partire dal 2021.

L’obiettivo è archiviare definitivamente le clausole di salvaguardia che, negli anni successivi alla loro introduzione, sono state più volte sterilizzate in tutto o in parte, ma solo temporaneamente.

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