Oggi parliamo di un argomento molto importante per chi richiede l’accesso alle agevolazioni fiscali per la ristrutturazione di casa: la cessione del credito e lo sconto in fattura. Da quando sono presenti i diversi bonus che agevolano fiscalmente le spese di chi svolge specifici lavori, è anche possibile richiedere il credito di imposta in diversi modi.

Per chi svolge lavori di ristrutturazione che rientrano nel Superbonus 110%, oppure nel Bonus Facciate, o ancora nel Sisma Bonus o nell’Ecobonus, è possibile ricevere il credito di imposta stabilito in un arco di tempo piuttosto lungo, che può andare anche fino a 5 o 10 anni. Tuttavia per molti bonus c’è anche la possibilità di accedervi tramite la cessione del credito o lo sconto in fattura, per poter usufruire subito dei vantaggi fiscali.

Si tratta di possibilità attese anche per l’anno a venire, con le proroghe ai bonus proposte dalla Legge di Bilancio per il 2022. Buone notizie per chi vorrà chiedere l’accesso ad alcuni interessanti bonus fiscali nel 2022: arriva la possibilità di accedervi con la cessione del credito o lo sconto in fattura fino al 2024. Vediamo nell’articolo quali sono le prospettive per i prossimi anni, e quali saranno i bonus per cui risulterà possibile chiedere la cessione del credito o lo sconto in fattura.


Cessione del credito e sconto in fattura: di cosa si tratta

La cessione del credito e lo sconto in fattura sono due modalità con cui è possibile ricevere il credito di imposta erogato dai bonus fiscali in modo piuttosto veloce. Nel primo caso, con la cessione del credito si può procedere a cedere il credito cumulato a soggetti terzi.

Nel secondo caso, con lo sconto in fattura, è possibile accedere all’agevolazione in modo rapido, al momento della fattura per le spese dei lavori di casa. Queste due modalità sono sicuramente molto vantaggiose rispetto alla normale erogazione del credito, che in alcuni casi può comportare un periodo molto lungo di applicazione, perché il bonus viene spalmato su un periodo che arriva anche fino a 10 anni di tempo.

La cessione del credito e lo sconto in fattura sono modalità di accesso all’agevolazione che moltissimi italiani hanno scelto, per diversi bonus sulle ristrutturazioni. Per chi non conoscesse tutti i bonus a cui è possibile accedere con la cessione del credito o lo sconto in fattura, è consigliata la lettura di questo articolo e la visione del poster ENEA riepilogativo dei bonus fiscali.

Facendo una breve panoramica di quelli che sono i bonus che nel 2021 hanno previsto la cessione del credito e lo sconto in fattura, troviamo: l’Ecobonus e il Sismabonus al 110%, i Bonus Casa, il Bonus Facciate, l’Ecobonus e il Sismabonus nelle diverse percentuali di agevolazione previste, che possono andare dal 50% al 110% in base agli interventi specifici. Il Bonus Verde invece risulta escluso da queste possibilità, per cui l’unica modalità di fruizione del bonus è quella dell’accredito spalmato in un arco temporale di 10 anni.

Bonus fiscali: prospettive per il 2022

Secondo i recenti aggiornamenti in merito alla Legge di Bilancio per il 2022, la cessione del credito e lo sconto in fattura sono confermati fino al 2024. Bisogna tenere conto del fatto che anche per l’anno prossimo sarà possibile avvalersi dei bonus fiscali per la ristrutturazione di casa, in particolare il Bonus 110%.

Negli scorsi mesi sono state fatte diverse ipotesi sul destino di queste agevolazioni fiscali, e i cittadini più interessati alle misure si sono chiesti più volte quali bonus sarebbero tornati con il prossimo anno. I bonus più apprezzati dai cittadini sono quelli come il Superbonus 110%, con agevolazione totale sullo svolgimento di determinati lavori di miglioramento degli immobili, e il bonus facciate, dedicato ai lavori sulle zone esterne degli edifici.

Con la nuova Legge di Bilancio sono stati confermati i bonus edilizi più importanti. Nel dettaglio, il Superbonus 110% è confermato con agevolazione totale fino alla fine di dicembre 2023, mentre per le spese effettuate negli anni successivi questo bonus vedrà le aliquote di agevolazione scendere progressivamente.

Per quanto riguarda il Bonus Facciate, tornerà nel 2022 ma con una diminuzione dell’agevolazione, che scende al 60% anziché al 90% come in precedenza. Come spiega il testo provvisorio della Legge di Bilancio, al momento si prevede che i bonus fiscali per l’edilizia torneranno:

“Proroghe in materia di superbonus fiscale, di riqualificazione energetica, recupero del patrimonio edilizio, acquisto di mobili e grandi elettrodomestici, sistemazione a verde ed in materia di recupero o restauro della facciata esterna degli edifici.”

Cessione del credito e sconto in fattura fino a 2024

Per quanto riguarda la possibilità di accedere ai bonus tramite cessione del credito e sconto in fattura, per i prossimi anni si prevede un’estensione totale. Fino al 2024 sarà quindi possibile per i cittadini optare per queste due scelte per ricevere il credito di imposta dei bonus.

Questa possibilità quindi sarà garantita per: il Superbonus 110%, il Bonus Facciate, il Bonus Ristrutturazioni, l’Ecobonus, ma anche se si decide di installare un impianto fotovoltaico o le colonnine per la ricarica dei veicoli elettrici.

Nell’ultimo anno sono stati moltissimi i cittadini a richiedere l’accesso alle agevolazioni tramite cessione del credito e sconto in fattura, e sarà nuovamente possibile fino al 2024. Secondo le previsioni però, ci sarà una nuova stretta sui controlli per gli accessi a queste modalità.

Questo perché nell’ultimo periodo sono state riscontrate diverse irregolarità, che hanno portato ad un’elevata evasione fiscale su questi metodi di accesso, come spiega Edilportale.com:

“La stretta su sconto in fattura e cessione del credito viene incontro alle preoccupazioni dell’Agenzia delle Entrate, che ha segnalato evasioni per 800 milioni di euro legati agli sconti in fattura e alle cessioni del credito.”

Si tratta di un problema a cui attualmente il governo sta lavorando, in concomitanza con la Legge di Bilancio 2022, per limitare l’eventualità di irregolarità. Le modifiche a questi bonus stanno via via prendendo forma in questi giorni, sia per le caratteristiche stesse dei bonus, sia per i possibili beneficiari. A questo proposito, recentemente è stato per esempio allargato l’accesso al Superbonus ai proprietari di villette, e si ipotizza che non verranno applicati limiti ISEE a questo proposito.

2 COMMENTI

  1. Buongiorno, grazie come sempre dei vs. aggiornamenti che giornalmente seguo.
    C’è qualche notizia in merito alla Detrazione per acquisto di immobile ristrutturato da impresa di costruzione/ristrutturazione per il 2022?
    Attualmente, sino al 31/12/2021, la detrazione è del 50% sul 25% del prezzo di acquisto, con rimando al 2022 ma ad un valore inferiore (36% rispetto al 50%).
    Si sa se tale % (50%) sia stata prorogata anche al 2022?
    Grazie, saluti!

  2. buongiorno grazie sempre precisi ed esaustivi. ma ho un dubbio: se un privato ha già realizzato interventi strutturali per il tetto massimo di euro 96.000, può ad esempio, realizzare altri lavori , ad esempio tende, zanzariere e infissi , supponiamo per 20k e richiedere lo sconto in fattura ?

Lascia una Risposta