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Cashback fiscale spese mediche senza 730: ecco come funziona

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Non sarà più necessario attendere il momento della dichiarazione dei redditi per scaricare il 19% della spesa sanitaria, il rimborso potrà essere immediato. Nel testo della delega fiscale c’è anche il cashback fiscale, che mercoledì 22 giugno ha avuto il via libera della Camera con 322 voti a favore, 43 contrari e cinque astenuti, ora passa al Senato. Il testo prevede che non si dovrà più attendere il momento della dichiarazione dei redditi per scaricare il 19% della spesa sostenuta per acquisti tracciabili di visite o farmaci. Le detrazioni si trasformeranno “in rimborsi erogati direttamente tramite piattaforme telematiche diffuse”. Il nuovo meccanismo si applicherà su base volontaria, non tutti preferiscono anticipare il rimborso ma potrebbero preferire rimandarlo al 730.

I cittadini avranno così la possibilità di ricevere un rimborso istantaneo al momento dell’acquisto di determinati prodotti: farmaci, medicinali e per il pagamento di visite mediche. Pertanto, non si dovrà più attendere il momento della dichiarazione dei redditi per scaricare il 19% della spesa sostenuta per l’acquisto di medicine visite mediche.

Si tratta di acquisti che solitamente vengono presentati dai nuclei famigliari in fase di dichiarazione dei redditi, tramite Modello 730, e vengono erogati attraverso una detrazione fiscale. A partire da quest’anno le cose potrebbero cambiare, perché con il nuovo cashback questi rimborsi potranno avvenire in modo immediato, senza dover attendere di compilare la dichiarazione dei redditi. Il vantaggio per il contribuente è evidente, si anticipa nel tempo il rimborso da 730, in questo modo anche gli incapienti che non possono sfruttare le agevolazioni d’imposta in dichiarazione dei redditi, potranno beneficiare di un rimborso immediato.

Si tratta, nel caso di acquisti di farmaci, di un rimborso immediato del 19% sulla spesa, stessa percentuale prevista generalmente per le agevolazioni sugli acquisti una volta all’anno. Il cittadino potrà chiedere direttamente al farmacista di ricevere lo sconto immediato al momento dell’acquisto. Qualora il contribuente preferisca attendere la dichiarazione dei redditi potrà farlo, basterà non comunicare al venditore di voler aderire al cashback, restando uno strumento opzionale.

Cashback fiscale: di cosa si tratta

Il testo coordinato della delega fiscale, anche se non ancora approvato, prevede una nuova modalità di cashback fiscale per le spese mediche, con un rimborso immediato del 19% della spesa.

L’iniziativa del cashback fiscale è portata avanti dal governo recentemente con la riforma del fisco, e riguarda tutti i cittadini. La misura si ispira al cashback di stato introdotto in passato dal governo Conte, tuttavia funziona in modo differente soprattutto per le spese ammesse all’iniziativa.

Il nuovo cashback fiscale permette di ottenere un rimborso immediato al momento dell’acquisto, senza dover attendere la compilazione del modello 730. Per il momento la previsione è quella di introdurre questo tipo di rimborso unicamente per le spese di natura sanitaria, e per l’acquisto di farmaci.

Tuttavia nulla vieta che il cashback fiscale venga esteso in un secondo momento anche ad altri tipi di spese detraibili fiscalmente, come i pagamenti per specifiche agevolazioni fiscali per le famiglie, i bonus per l’edilizia o altri tipi di agevolazioni su acquisti detraibili.

Anche questa misura viene introdotta con l’intenzione di combattere l’evasione fiscale, perché per poter richiedere il rimborso i cittadini dovranno provvedere al pagamento tramite strumenti elettronici, e queste transazioni saranno tracciabili. Il medico o il farmacista coinvolti dovranno comunicare all’anagrafe tributaria la volontà del contribuente di usufruire del cashback fiscale. Il rimborso sarà inviato sul conto corrente attraverso l’utilizzo di piattaforme telematiche, quando la spesa avviene attraverso sistemi di pagamento tracciati. Sarà compito del venditore comunicare all’anagrafe tributaria sia la spesa sostenuta dal contribuente sia la volontà di quest’ultimo di utilizzare il cashback.

Chi può partecipare al cashback fiscale

Da quando verrà attivata l’iniziativa del cashback fiscale, potranno accedervi tutti i cittadini del paese chiedendo espressamente al farmacista di ricevere lo sconto immediato.

Per il momento il cashback prende in considerazione questi pagamenti, ma nel futuro potranno aggiungersene altri. In ogni caso il cittadino può scegliere se partecipare o no all’iniziativa. Il metodo utilizzato è molto simile a quello del vecchio cashback di stato, per cui il cittadino dovrà caricare in una piattaforma informatica i propri dati, incluso il codice IBAN, e ricevere così gli sconti.

Come funziona?

Nel testo si legge appunto che, “il cashback fiscale sarà applicato con priorità alle spese di natura socio-sanitaria”. Le spese definite “medico sanitarie” sono:

  • spese per l’acquisto di medicine;
  • spese per analisi mediche e visite;
  • tutte le spese relative alle cure e all’assistenza in generale.

La misura, rivolta a tutti i cittadini italiani, permette comunque diverse possibilità:

  • Richiedere il rimborso immediato. Il rimborso sarà inviato sul conto corrente attraverso l’utilizzo di piattaforme telematiche, quando la spesa avviene attraverso sistemi di pagamento tracciati. ;
  • Richiedere il rimborso nel metodo tradizionale, ovvero presentando le spese mediche sostenute durante l’anno al momento della compilazione della dichiarazione dei redditi tramite modello 730. Anche in questo caso il rimborso è del 19% sull’acquisto.

In ogni caso quindi il cittadino prima di procedere al pagamento può richiedere di aderire ad una o all’altra possibilità, per il momento solo per le spese di natura medica. Non è possibile invece ottenere sia il rimborso immediato che le detrazioni fiscali per la stessa spesa. Se il cashback fiscale verrà apprezzato e utilizzato da molti, probabilmente potrà essere esteso anche alle altre spese normalmente detratte in dichiarazione dei redditi.

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Classe 1992, laureata in Scienze della Comunicazione all'Università degli Studi di Torino, da sempre sono appassionata di scrittura. Dopo alcune esperienze all'estero, ho deciso di approfondire tematiche inerenti la fiscalità nazionale relativa alle persone fisiche ed alle partite Iva. Collaboro con Fiscomania.com per la pubblicazione di articoli di news a carattere fiscale. Un settore complesso quello fiscale ma dove non si finisce mai di imparare.

1 COMMENTO

  1. Buonasera, i beneficiari dovranno avere necessariamente capienza irpef? Come funzionerà invece per un professionista in regime forfettario?
    Grazie

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