Arriva un bonus interessante per tutte le imprese che hanno applicato le misure necessarie alla prevenzione dal Covid-19 nella propria struttura. Si tratta del bonus sanificazione, che consiste in uno sconto tramite credito di imposta del 30% nel caso in cui l’attività in questione abbia sostenuto delle spese per sanificare i propri ambienti. La finestra temporale entro cui è possibile fare la richiesta è di un mese, ovvero dal 4 ottobre fino al 4 novembre.

Il bonus sanificazione è destinato quindi a tutte le imprese che nei mesi giugno, luglio e agosto 2021 hanno sostenuto delle spese per sanificare gli ambienti di lavoro: dalle procedure per la pulizia degli ambienti all’acquisto di dispositivi di protezione come le mascherine, fino ai tamponi distribuiti ai dipendenti.

Per il 2021 sono stati messi a disposizione 200 milioni di euro come fondi per il bonus sanificazione, che risulta disponibile fino ad esaurimento dei fondi, per tutte le imprese che hanno provveduto a sanificare gli ambienti durante i mesi estivi. Il credito di imposta che si può richiedere non deve superare i 60.000 euro, e per poter richiedere questo particolare bonus si può presentare domanda direttamente all’Agenzia delle Entrate.

Vediamo in questo articolo nel dettaglio cos’è il bonus sanificazione, come funziona e cosa comporta, analizzando in particolare quali sono i soggetti che possono richiederlo.


Bonus sanificazione: di cosa si tratta

Il bonus sanificazione è un particolare sconto rivolto all’acquisto di dispositivi di protezione individuale come le mascherine o per la sanificazione degli ambienti. Si tratta di un bonus erogato dal Decreto Sostegni bis a favore di chi ha effettuato spese in questo senso nei mesi estivi del 2021, da giugno ad agosto.

L’agevolazione è disponibile per le imprese che hanno effettuato spese per la sanificazione e per la prevenzione del virus Covid-19, con credito di imposta pari al 30% delle spese sostenute, con un limite massimo di 60.000 euro.

L’Agenzia delle Entrate erogherà il bonus sanificazione in base alle richieste effettivamente presentate, e in relazione ai fondi disponibili per il bonus. I fondi al momento sono di 200 milioni di euro per l’anno in corso, ma non è escluso che vengano stanziati altri fondi in futuro per la sanificazione degli ambienti.

Per poter ricominciare a lavorare in sicurezza dopo mesi di chiusura, le attività nei mesi hanno dovuto dotarsi di numerose misure di sicurezza, e in molti casi richiedere il green pass. La certificazione verde al momento viene richiesta per svolgere lavori a contatto con il pubblico, come ad esempio nelle scuole.

Il bonus sanificazione tuttavia va incontro alle spese che le imprese, in particolare quelle del settore turistico, hanno dovuto sostenere per poter garantire l’apertura al pubblico nei mesi estivi. Nel bonus sanificazione rientrano anche le spese effettuate per garantire i tamponi ai dipendenti sprovvisti di vaccinazione o di green pass.

Il bonus sanificazione indubbiamente è un sostegno interessante che va a copertura di una parte delle spese che le imprese hanno dovuto sostenere per riaprire al pubblico in sicurezza, ma i soggetti che presentano la domanda devono documentare i costi effettivamente sostenuti durante i mesi estivi.

Bonus sanificazione: a chi è destinato

Il bonus sanificazione consiste in un credito di imposta destinato agli imprenditori che hanno sostenuto le spese per sanificare gli ambienti. Tra questi, è indicato soprattutto per le strutture ricettive, ovvero per le attività rivolte al turismo, che hanno potuto riaprire per la stagione estiva applicando le misure di sicurezza per la salute dei turisti e dei lavoratori.

Il bonus è destinato agli esercenti di attività di impresa, arti e professioni, ma anche enti non commerciali, in particolare del terzo settore, ed è dedicato alle strutture ricettive anche extra alberghiere e non imprenditoriali.

Questi soggetti per ricevere il bonus sanificazione devono necessariamente presentare una domanda, non si tratta di un sostegno erogato automaticamente. La finestra temporale entro cui è possibile fare la richiesta è di un mese, ovvero dal 4 ottobre fino al 4 novembre. Nel dettaglio, come spiega l’Agenzia delle Entrate, il bonus è riservato ai seguenti soggetti:

“Soggetti esercenti attività d’impresa, arti e professioni, enti non commerciali, compresi gli enti del Terzo settore e gli enti religiosi civilmente riconosciuti, nonché strutture ricettive extra-alberghiere a carattere non imprenditoriale a condizione che siano in possesso del codice identificativo di cui all’articolo 13-quater, comma 4, del decreto-legge 30 aprile 2019, n. 34.”

Non sono quindi solamente incluse le attività di tipo turistico, ma in generale le imprese che si sono adeguate alle misure di prevenzione del Covid-19, incluse le strutture non imprenditoriale e gli enti religiosi.

Come fare domanda di accesso al bonus sanificazione

Per poter chiedere l’agevolazione prevista dal bonus sanificazione, bisogna effettivamente rientrare tra i soggetti che possono richiederlo, e aver quindi sostenuto un certo tipo di spese volte a sanificare gli ambienti o a rafforzare la sicurezza in prevenzione della diffusione del Covid.19.

La domanda può essere presentata dal soggetto interessato o da un delegato, direttamente sul portale ufficiale dell’Agenzia delle Entrate, dal 4 ottobre al 4 novembre 2021, con riferimento alle spese sostenute nei mesi estivi, che devono essere documentate.

In questo mese è anche possibile presentare eventuali integrazioni alla domanda, oppure rinunciare al credito di imposta se è già stato comunicato. Come spiega la comunicazione ufficiale dell’Agenzia delle Entrate, il bonus rispetta particolari parametri:

“Il credito d’imposta è pari al 30% delle spese sostenute nei mesi di giugno, luglio e agosto 2021 per la sanificazione degli ambienti e degli strumenti utilizzati, nonché per l’acquisto di dispositivi di protezione individuale e di altri dispositivi atti a garantire la salute dei lavoratori e degli utenti, comprese le spese per la somministrazione dei tamponi per COVID-19.”

Se i fondi messi a disposizione dallo stato per il bonus saranno prossimi al termine, l’Agenzia delle Entrate calcolerà quale credito distribuire in base al numero delle richieste e ai fondi effettivamente rimasti, e ne verrà fornita relativa comunicazione entro il 12 di novembre.

Il credito di imposta che viene cumulato grazie al bonus può essere utilizzato in due diverse modalità: nella dichiarazione dei redditi relativa all’anno in cui è stata effettuata la spesa, oppure con modello F24 in compensazione, tramite servizi web dell’Agenzia delle Entrate.

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