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Bonus nido 2023: ecco come richiederlo

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Il bonus nido ti consente di avere fino a 3.000 euro di bonus statale spalmato in 11 mensilità al fine di sostenere le famiglie che iscrivono i figli ad un asilo nido o per beneficiare di un contributo per l’assistenza domiciliare. E’ possibile inoltrare richiesta con riferimento all’anno 2023, aprendo una finestra che sarà accessibile fino al 31 dicembre. I dettagli sono illustrati nel messaggio n. 899 pubblicato il 2 marzo.

Coloro che nel 2022 hanno già presentato domanda all’Inps per il bonus asilo nido, con la documentazione di spesa riferita al periodo settembre-dicembre avrà già la domanda precompilata per il 2023. La documentazione di spesa deve indicare il nome e codice fiscale del genitore che ha pagato la retta e quest’ultimo deve coincidere con il richiedente il bonus.

Per molte mamme e papà l’aumento del costo della vita rappresenta un ostacolo all’iscrizione dei figli nelle scuole dell’infanzia: per questo il Governo ha previsto il bonus nido 2023, valido fino ad aprile di quest’anno. Diversamente, le famiglie dovrebbero affrontare da sole tutti i costi, a partire da quello della retta scolastica, passando per la spesa alimentare fino ad arrivare a quelli relativi alla crescita dei propri figli.

Il bonus asilo nido consente a molti genitori di iscrivere il proprio bambino all’asilo, permettendo loro di andare a lavoro in serenità e affrontare le altre spese quotidiane: pannolini, vestiti, visite specialistiche pediatriche.

L’agevolazione rientra nelle misure fiscali a sostegno delle famiglie, già adottate negli anni passati che il Governo Meloni ha reso nuovamente disponibile nel 2023.

Vediamo le novità di quest’anno e i requisiti per accedere.

Bonus asilo nido: gli importi 2023

L’agevolazione rientra nel pacchetto di leggi pensato dal Governo Meloni per sostenere i genitori italiani e consiste in un importo massimo di 3.000 euro, per i nuclei familiari con ISEE minorenni pari a 25.000 euro.

L’importo viene erogato in 11 mensilità così suddivise:

  1. 272,73 euro per 10 mensilità:
  2. 272,70 euro per l’undicesima mensilità, in modo da non superare il tetto annuo di 3.000 euro per minore.

Il contributo rimborsa i genitori per il pagamento delle rette pagate di asili nido pubblici e di istituti privati autorizzati.

Detto in altre parole, in un primo momento il genitore deve pagare la retta dell’asilo per ricevere, in un secondo istante, il bonus e poterne usufruire. 

In alternativa, il genitore può richiedere ed utilizzare il bonus asili nido per implementare altre forme di supporto domestiche a favore di bambini di età inferiore ai tre anni, affetti da gravi patologie croniche. Il contributo, in questo caso, viene elargito per introdurre forme assistenziali adeguate presso la propria abitazione.

Il bonus asilo era già previsto nel 2016 (articolo 1, comma 355, legge 11 dicembre 2016, n. 232) ma consisteva in un contributo di massimo 1.000 euro per un figlio piccolo a carico della famiglia.

Nel 2019, il tetto massimo del bonus è stato innalzato a 3.000 euro sulla base dell’ISEE minorenni, riferito al minore per cui si richiedere il bonus, sistema ad oggi ancora valido (l’articolo 1, comma 343, legge 27 dicembre 2019 n. 160). 

Tutti gli importi del bonus per ISEE superiori a 25.000 euro

Possono ottenere il bonus asili nido anche i nuclei familiari da 25.001 euro fino a 40.000 euro di ISEE minorenni.

Il budget annuo, in questo caso, scende a 2.500 euro ( erogabile in 10 rate mensili da 227,27 euro). L’undicesima mensilità viene erogata per un importo massimo di 227,20 euro, così da non superare il tetto massimo spettante.

Infine, per ISEE minorenni che superano i 40.001 euro all’anno, il budget è di 1.500 euro (136,37 per 10 mensilità). Anche in questo caso l’undicesima rata sarà erogata per un importo massimo di 136,30 euro, in modo da non superare il tetto massimo. E’ possibile fare richiesta anche da parte di un genitore che non fa parte del nucleo familiare del minorenne.

In questo caso, è possibile ottenere una cifra non superiore a 1.500 euro annui (136,37 euro mensili). Stesso vale in mancanza di certificazione ISEE.

Se lo stesso richiedente dovesse presentare  un ISEE minorenni valido verrà corrisposto un importo maggiore fino a un massimo di 3.000 euro annui, in base ai requisiti dimostrabili. 

Bonus nido 2023: chi può accedere 

Per accedere alla misura, i richiedenti devono essere genitori di un bambino di età inferiore ai 3 anni e devono possedere una serie di requisiti, dimostrabili al momento di presentazione dell’istanza.

Come chiarisce l’INPS, il primo requisito indispensabile è possedere la cittadinanza italiana, la cittadinanza UE oppure il permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo.

Possono fare richiesta anche i titolari di carte di soggiorno per familiari extracomunitari di cittadini dell’Unione europea (art. 10, decreto legislativo 6 febbraio 2007, n. 30) oppure della carta di soggiorno permanente per i familiari non aventi la cittadinanza dell’Unione europea (art. 17, d.lgs. 30/2007).

Infine, sono ammessi all’incentivo i rifugiati politici o di protezione sussidiaria.

Il richiedente deve, inoltre, risiedere in Italia ed essere il genitore che sostiene il pagamento della retta di un istituto pubblico o privato (se richiede il contributo asilo nido). Oppure deve avere la stessa residenza del figlio, se richiede il contributo di assistenza domiciliare.

Il contributo è valido sia per bambini nati all’interno di un nucleo familiare sia per quelli adottati.

Come fare domanda per il bonus asilo

Per ottenere il bonus asilo nido, i genitori non devono presentare particolari certificazioni scolastiche che attestano la presenza del bambino presso un istituto pubblico o privato.

Basta conservare le fatture o le ricevute fiscali che confermano il pagamento delle rette. Questi documenti devono essere allegati alla domanda che si vuole presentare all’INPS.

Si può inviare la domanda direttamente online tramite il sito dell’INPS oppure attraverso il servizio dedicato messo a disposizione dal Patronato.

Infine, per accedere al bonus bisogna specificare se si richiede l’incentivo per il bonus asilo nido oppure per il supporto presso il proprio domicilio di residenza. 

Dati richiesti

Per accedere occorre essere in possesso delle credenziali Spid o della carta di identità elettronica. Una volta entrati nel portale, il primo passo da compiere prevede di precisare se si intende chiedere il contributo per il pagamento di rette relative alla frequenza di asili nido pubblici e privati autorizzati dagli enti locali, oppure per l’utilizzo di forme di supporto presso la propria abitazione in favore di bambini con meno di tre anni affetti da gravi patologie croniche.

Occorre indicare i riferimenti della struttura scelta dalla famiglia e il canale attraverso il quale si chiede l’accredito del contributo (bonifico domiciliato, accredito su un conto corrente, libretto o carta prepagata abbinata a un Iban). E’ necessario poi autocertificare la correttezza dei dati relativi all’Isee assumendosi la responsabilità di eventuali attestazioni mendaci.

La documentazione potrà essere allegata entro il 31 luglio 2024.

Tutti i bonus figli previsti per il 2023

Come già accennato prima, sono molte le agevolazioni per le famiglie disponibili oltre al bonus nido 2023.

Nel 2023, viene introdotto l’assegno unico e universale per i figli fino a 21 anni, con variazioni dell’ISEE e degli importi (ed una progressiva introduzione del quoziente familiare).

Potrebbe tornare anche il bonus baby-sitter tramite un emendamento nel corso dell’anno.

Infatti anche se l’agevolazione non è stata inserita all’interno della Legge di Bilancio 2023, potrebbe essere confermata per altri 12 mesi, a partire dal gennaio fino al 31 dicembre 2023.

Il bonus baby sitter viene concesso alle mamme con un reddito inferiore o uguale a 35.000 euro e consiste in una cifra pari a 500 euro al mese.

Infine, è stato potenziato il congedo parentale per i lavoratori dipendenti e sono confermate le agevolazioni comunali tra cui l’assegno di natalità, il bonus maternità, i bonus per l’acquisto di testi e i servizi mensa scolastici.

1 COMMENTO

  1. Per i bimbi nati a dicembre 2019 che frequentano una “sezione primavera 24/36 mesi ” è possibile richiedere il bonus asilo nido o primavera? Lo chiedo perché un funzionario della Inps respinge le domande per i bimbi nati a dicembre

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