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Associazioni sportive dilettantistiche: come funzionano a livello fiscale?

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Un’associazione sportiva dilettantistica è in tutto e per tutto un’associazione senza scopo di lucro, e per questo le attività che vengono svolte nell’associazione non sono finalizzate ad un profitto. Le associazioni sportive dilettantistiche in generale sono specifiche per una disciplina sportiva, e possono essere molto vicine ad un ente di promozione dello sport come il CONI.

Come qualsiasi associazione senza scopo di lucro, un’associazione sportiva dilettantistica presenta un proprio statuto che la regolamenta, e può ricevere diversi sgravi di natura fiscale.

Queste associazioni hanno come obiettivo quello di favorire la pratica di uno specifico sport in modo dilettantistico, e intorno all’associazione si sviluppano e si gestiscono le attività legate a questo preciso sport.

Vediamo in questo articolo nel dettaglio cos’è un’associazione sportiva dilettantistica, come funziona e quali sono gli sgravi fiscali riservati a questo tipo di associazioni.


Cos’è un’associazione sportiva dilettantistica?

Per essere tale, un’associazione sportiva dilettantistica deve perseguire come scopo lo svolgimento dell’attività sportiva in modo organizzato, ma non ne deve derivare nessun tipo di introito a livello economico in modo organizzato.

L’associazione di fatto è quindi senza scopo di lucro, ed è organizzata a scopi dilettantistici, per questo motivo si differenzia dall’attività sportiva professionistica.

L’ente in questo caso è di tipo associativo, non produce quindi capitale, è senza scopo di lucro e la sua attività deve essere certificata da un ente preposto alle attività sportive come il CONI.

Il CONI è il Comitato Olimpico Nazionale Italiano, e gestisce e regolamenta le attività sportive in Italia, incluse quelle delle associazioni sportive dilettantistiche. Queste ultime possono ricevere numerosi sgravi di natura fiscale, ma solamente se vengono confermate dal CONI.

Inoltre per poter ricevere alcuni vantaggi fiscali, le società sportive dilettantistiche devono seguire alcune regole e rispettare diversi requisiti per poter operare in modo associativo in tutto e per tutto.

Associazione sportiva dilettantistica: regolamento

Per poter avviare un’associazione sportiva dilettantistica, è necessario avere alcuni soci fondatori dell’associazione, che ne terranno la gestione anche a livello fiscale e legale. Come per ogni altra associazione, è necessario stilare uno statuto con il regolamento e dichiarare l’atto costitutivo con cui viene avviata l’associazione.

Come abbiamo detto, un’associazione sportiva dilettantistica ha come scopo quello di sviluppare un’attività sportiva in associazione tra più persone, a scopo non professionale e senza fini di lucro. Per questo è necessario dichiarare qual è l’obiettivo dell’associazione.

Per le pratiche relative all’apertura di una associazione sportiva dilettantistica è necessario rivolgersi all’Agenzia delle Entrate, e chiedere un codice fiscale appositamente per l’associazione. Inoltre bisogna presentare la richiesta per essere affiliati al CONI o ad un altro ente sportivo, che può approvare l’associazione.

Come qualsiasi associazione senza scopo di lucro, anche un’associazione sportiva dilettantistica deve avere una sede legale, per tutelare l’associazione, e i soci fondatori che rispondono a livello legale per l’associazione.

Ci sono poi alcuni obblighi e limitazioni a cui l’associazione sportiva dilettantistica deve rispondere, tra cui l’obbligo di segnalare che l’associazione è a scopo dilettantistico, quindi non è una società e non si svolge attività sportiva a livello professionale.

Il ruolo del CONI per le attività sportive

Il ruolo del CONI è indispensabile per l’associazione sportiva dilettantistica, prima di tutto perché non è possibile avviare un’attività di questo tipo per una attività sportiva che non risulta inclusa tra quelle proposte ufficialmente dal CONI.

Inoltre il CONI determina l’approvazione e il riconoscimento dell’associazione come tale tramite iscrizione ad un albo del CONI apposito, che determina anche che l’associazione può accedere ai vantaggi fiscali riservati a questo tipo di enti.

Tra gli obblighi previsti per le associazioni sportive dilettantistiche vi sono anche quelli di proporre un calendario di attività specifiche per lo sport che viene svolto, ed è previsto l’obbligo di erogare una tessera di affiliazione per tutti gli iscritti all’associazione sportiva.

Va anche ricordato che i soci fondatori dell’associazione non devono essere gli stessi di un’altra medesima associazione, simile per tipologia e scopo. Inoltre il CONI è l’unico ente ufficiale che può approvare l’associazione e garantire quindi gli sgravi fiscali previsti.

Agevolazioni fiscali per le associazioni sportive dilettantistiche

Nel caso in cui l’associazione si trova in regola con gli adempimenti per la sua apertura, e quando anche il CONI ha confermato la sua iscrizione all’albo delle associazioni in questo senso, quali sono i vantaggi fiscali che ne derivano?

In linea generale si può dire che le associazioni sportive dilettantistiche hanno l’obbligo di seguire la regolamentazione stabilita con lo statuto, e tenere traccia di eventuali entrate e uscite economiche. Tuttavia non sono obbligate a tenere traccia di libri contabili e registri IVA, e inoltre non devono emettere scontrini o ricevute fiscali.

Solamente nel caso in cui le associazioni svolgano anche attività di tipo commerciale, è obbligatorio di queste informazioni per la specifica attività commerciale svolta. Tuttavia anche in questo caso sono previste agevolazioni sulla tassazione.

Altrimenti, non è prevista l’applicazione della tassazione sulle quote di iscrizione dei soci nell’associazione. Neanche le eventuali erogazioni per il pagamento di soci che svolgono attività amministrative o di segreteria sono tassabili.

Report annuale

Tuttavia rimane obbligatorio per le associazioni sportive dilettantistiche compilare annualmente un report che riporta tutte le informazioni in materia di entrate e uscite economiche, una sorta di rendicontazione di tutte le donazioni che l’associazione ha ricevuto, ma non solo.

Il rendiconto deve anche presentare le informazioni che riguardano voci di costo, quote associative, beni di tipo patrimoniale acquisiti. Il report annuale è importante anche per tenere traccia dell’evoluzione stessa dell’associazione sportiva dilettantistica, e della sua eventuale crescita.

Va ricordato che nel caso di scioglimento di una associazione sportiva dilettantistica, tutto il ricavato deve essere devoluto ad una associazione simile, che ha gli stessi obiettivi e si trova nello stesso ambito.

Le associazioni sportive dilettantistiche tuttavia si differenziano da altri soggetti perché non sono obbligate a presentare una dichiarazione dei redditi, anche se effettivamente cumulati a causa di donazioni, quote associative o altre forme di introito.

Dato che l’associazione in questo caso è senza scopo di lucro, comunque è importante tenere presente che non deve svolgere attività lavorativa volta al guadagno, perché l’associazione non è di fatto una società in questo caso.

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Classe 1992, laureata in Scienze della Comunicazione all'Università degli Studi di Torino, da sempre sono appassionata di scrittura. Dopo alcune esperienze all'estero, ho deciso di approfondire tematiche inerenti la fiscalità nazionale relativa alle persone fisiche ed alle partite Iva. Collaboro con Fiscomania.com per la pubblicazione di articoli di news a carattere fiscale. Un settore complesso quello fiscale ma dove non si finisce mai di imparare.

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