Assegno unico: le novità che si prospettano per l’accesso all’assegno unico che sarà operativo a partire da Marzo 2022. Dal simulatore della fondazioni studi ai requisiti, cerchiamo di delineare il quadro del nuovo incentivo.

L’assegno unico è un istituto introdotto per sostituire molti degli incentivi che sono volti a sostenere le famiglie. Quindi a partire dal 1° marzo 2022  i genitori riceveranno una somma un assegno per ciascun figlio a carico.

L’assegno unico per i figli 2022 è quindi volto a sostenere le famiglie con figli, ma si pone anche l’obiettivo di semplificare la gestione dei bonus per i genitori. E’ stato introdotto lo scorso 6 aprire 2021, mediante pubblicazione in Gazzetta ufficiale del provvedimento della legge 1° aprile, n. 46. La norma prevedeva una legge delega volta ad attribuire all’Esecutivo i poteri per poter provvedere ad un riordino della disciplina degli incentivi e delle detrazioni. La legge delega ha, dunque previsto, i requisiti che dovranno essere richiesti ai genitori per accedere al sussidio, inoltre, sono anche indicati gli ulteriori parametri, poi successivamente attuati mediante provvedimento del Governo, che ha disciplinato lo strumento in esame.

Sebbene l’assegno verrà emesso a partire da marzo è già possibile fare domanda da gennaio. Può essere richiesto anche ove la donna sia in stato di gravidanza, purché abbia raggiunto il 7° mese di gravidanza  fino a 21 anni del figlio, laddove il figlio sia ancora a carico. Invero, l’importo potrebbe essere erogato anche direttamente al figlio stesso, se maggiorenne e studente fuori sede.

Tale assegno viene direttamente accreditato sul conto corrente bancario o tramite bonifico domicialiato all’intestatario. La somma è erogata mensilmente, a partire dal mese successivo alla richiesta.

L’assegno unico è tra gli incentivi che possono essere erogati congiuntamente al Reddito di cittadinanza. E’ rivolto anche ai genatori che svolgono lavoro autonomo e sono incapienti.

Come dicevamo, l’assegno sostituisce alcuni bonus rivolti alle famiglie, ad eccezione del bonus asilo:

Chi può accedere all’Assegno unico?

L’assegno unico universale, che sarà erogato a partire dal 1° marzo 2022, è stato introdotto per sostituire i precedenti benefici erogati alle famiglie. Possono accedere all’assegno unico le famiglie, anche ben prima della nascita del figlio, purché la donna sia in stato di gravidanza, e specificamente al settimo mese. Inoltre, il sussidio è erogato fino al compimento dei 21 anni del figlio a carico.

Possono accedere all’assegno:

  • Lavoratori dipendenti;
  • Lavoratori autonomi;
  • Liberi professionisti;
  • Incapienti;
  • Figli maggiorenni fino a 21 anni di età.

Requisiti di accesso all’assegno unico

L’entità dell’assegno è determinata in base ISEE, quindi in base alle disponibilità economiche della famiglia e la percezione dello stesso è pienamente compatibile con la fruizione del reddito di cittadinanza. Proprio per questa ragione che avrai bisogno di questo documento al fine procedere a presentare la domanda.

Il cittadino richiedente dovrà però essere in possesso di alcuni specifici requisiti:

  • dovrai essere cittadino italiano o di uno Stato membro dell’Unione europea, o suo familiare, titolare del diritto di soggiorno o del diritto di soggiorno permanente, ovvero essere cittadino di uno Stato non appartenente all’Unione europea in possesso del permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo o del permesso di soggiorno per motivi di lavoro o di ricerca di durata almeno annuale;
  • soggetto al pagamento dell’imposta sul reddito in Italia;
  • essere residente e domiciliato con i figli a carico in Italia per la durata del beneficio;
  • essere stato o essere residente in Italia per almeno due anni, anche non continuativi, ovvero essere titolare di un contratto di lavoro a tempo indeterminato o a tempo determinato di durata almeno biennale.

Come presentare domanda di accesso all’assegno unico?

Come dicevamo per accedere all’assegno unico è necessario presentare domanda, operazione disponibile già dal 1° gennaio 2022. Le modalità tramite le quali accedere al beneficio sono molteplici. In particolare potrai fare domanda tramite i seguenti canali:

  • accedendo alla pagina MyINPS dal sito web www.inps.it al servizio “Assegno unico e universale per i figli a carico” con SPID almeno di livello 2, Carta di identità elettronica 3.0 (CIE) o Carta Nazionale dei Servizi (CNS);
  • chiamando il numero verde 803.164 (gratuito da rete fissa) o il numero 06 164.164 (da rete mobile con la tariffa applicata dal proprio gestore telefonico);
  • tramite enti di patronato, attraverso i servizi telematici da loro offerti gratuitamente.

La domanda dovrà essere inoltrata annualmente e deve indicare i figli a carico. In specie, dovranno essere indicati una serie di documenti, dai quali si evincono i dati:

  • dei figli (codice fiscale, eventuale disabilità)
  • dell’altro genitore (se presente e solo il codice fiscale)
  • per il pagamento, dichiarazioni di responsabilità e assenso al trattamento dei dati.

Simulatore della fondazione studi

Sul sito dell’INPS è possibile poi accedere al simulatore per calcolare a quanto ammonta il tuo assegno unico, in base agli indicatori ISEE e i dati che dovrai appositamente inserire.

Dal 28 dicembre 2021 è, infatti, è disponibile online il servizio “Simulazione importo assegno mensile”. Tramite predetto calcolatore si potrà individuare quello che sarà l’assegno erogato, per ogni figlio a carico.Esso permette agli interessati di simulare l’importo mensile della nuova prestazione di sostegno per i figli a carico.

Invero una simulazione è stata effettuata anche dalla Fondazione Studi Consulenti del lavoro. I risultati della simulazione, tuttavia, hanno destato perplessità, che già si erano evidenziate tra gli addetti ai lavori. Infatti. come confermano dall’Ufficio parlamentare di bilancio, l’assegno unico, introdotto per sostituire le previdenti misure a sostegno delle famiglie, potrebbero non essere altrettanto soddisfacenti per i genitori. Alcune fasce di reddito potrebbero perdere una parte degli incentivi che ricevevano in precedenza.

Vediamo quali sono i risultati ottenuti.

Titolari di ISEE elevato

Come dicevamo, la simulazione della Fondazione Studi Consulenti del lavoro, ha dato dei risultati interessanti sugli effetti dell’assegno unico.

Una prima valutazione è stata effettuata con riferimento a coloro che hanno un ISEE elevato, pur non avendo dei redditi considerevoli. Come ha evidenziato la Fondazione Studi Consulenti del Lavoro, il valore dell’assegno unico universale potrebbe più basso di quanto era prima ricevuto in base alla somma dei precedenti bonus.

Infatti, l’assegno è modulato non solo sulla base della condizione economica del nucleo familiare, individuata attraverso l’Isee, tenendo conto dell’età dei figli a carico, oltre che alla situazione che ad una serie di ulteriori fattori che non sono propriamente idonei a inquadrare il reddito della famiglia.

Secondo la stima effettuata, per le famiglie con ISEE superiore a 40.000 euro, l’assegno al più arriva a 50 euro mensili, per ciascuno dei figli. In precedenza gli incentivi erano molto più alti, la perdita stimata per la fascia di reddito in questione è stimata suoi 946 euro circa.

Genitori con due redditi elevati

Alcune precisazioni sull’esito del simulatore devono essere effettuate anche con riferimento all’ipotesi in cui i due genitori abbiano un reddito elevato. La simulazione è stata effettuata prendendo in considerazione:

  • un reddito di 110.000 euro;
  • un reddito di 55.800 euro;
  • in assenza di ISEE;
  • due figli a carico minori di 3 anni.

Questa fascia di reddito in precedenza non percepiva alcun sussidio. Attualmente, invece, riceveranno un sussidio stimato equivalente a 732 euro annui.

Genitori con Isee basso, madri single e figli disabili

Il passaggio all’assegno unico è invece conveniente per chi ha un ISEE più basso, di quelli valutati nell’ipotesi precedente. In particolare, l’assegno unico stimato ammonta ai 1.383,48 euro annui in più per una famiglia con due redditi:

  • un reddito di 31.350 euro;
  • un reddito di 19.800 euro;
  • due figli maggiori i tre anni;
  • ISEE stimato di 23.850 euro.

Laddove l’ISEE dovesse aumentare, per effetto della presenza di diritti su beni immobili, questo assegno subirebbe una considerevole riduzione. Con solo un ISEE di 38.500 euro, ad esempio, la perdita stimata, rispetto al sistema precedente dei bonus multipli, è di 788,52 euro.

La simulazione della Fondazione Studi ha poi preso in considerazione anche il reddito di una famiglia con unico genitore, l’esempio tipico è quello delle famiglie con madri single. In tal caso:

  • reddito da lavoro dipendente da 28.300 euro;
  • ISEE da 11.950 euro:
  • con figlio minore di 3 anni.

In questo caso, l’assegno unico sarà equivalente a 1.092,44 euro.

Infine, un’ultima valutazione effettuata è in base all’ipotesi in cui uno dei figli sia disabile. In tal caso la Fondazione Studi ha preso come riferimento:

  • un figlio unico disabile;
  • unico reddito;
  • ISEE non superiore a 25.000 euro.

In questo caso, il beneficio sarà equivalente a 284,76 euro annuali.

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