L’Unione Europea ha confermato l’anno bianco contributivo per chi lavora con Partita Iva. Per anno bianco contributivo si intende la sospensione fino alla fine del 2021 del versamento dei contributi per tutti i lavoratori autonomi, come misura per far fronte alla crisi economica anche di questa tipologia di lavoratori.

L’anno bianco contributivo è stato di fatto approvato, ma si attendono riscontri tramite decreto attuativo. Questo vuol dire che a breve arriverà la conferma anche per l’Italia dell’attuazione di questa particolare misura a sostegno dei lavoratori autonomi.

L’anno bianco contributivo tuttavia non è destinato universalmente a chi è provvisto di Partita Iva, ma devono essere rispettati alcuni criteri per poter rientrare in questa misura. Prima di tutto è importante che sia avvenuto un calo di fatturato documentabile tra il 2020 e il 2019.

In attesa del decreto che attiverà la misura, che consiste nella sospensione del versamento dei contributi per tutto l’anno, l’INPS ha attivato delle misure contingenti che vanno di pari passo con questa misura, come vedremo in questo articolo.


Anno bianco contributivo per le Partite Iva: la conferma dell’Europa

Negli scorsi mesi l’Unione Europea ha approvato molte delle misure a sostegno economico dei lavoratori e dei cittadini previste dal Decreto Sostegni bis. Le proposte per le Partite Iva sono state diverse, dai contributi a fondo perduto fino agli sgravi per alcuni costi fissi per le imprese. Sull’anno bianco contributivo l’Europa si è espressa a favore, seguendo una misura che sostiene i lavoratori autonomi.

Si tratta di una conferma che è arrivata dall’Europa già qualche mese addietro, e per cui si attende solamente l’attuazione in Italia. Al momento l’Unione Europea ha approvato che vengano stanziati in generale circa 2,5 miliardi di euro.

Secondo una comunicazione ufficiale recente della Commissione Europea si tratta di fondi destinati alla misura temporanea:

“La Commissione europea ha approvato un regime da 2,5 miliardi di € dello Stato italiano a sostegno dei lavoratori autonomi e di determinati operatori sanitari, che nel contesto della pandemia di coronavirus saranno parzialmente esentati dal versamento dei contributi previdenziali.”

La misura quindi è stata approvata nell’ottica di sostenere gli autonomi nel difficile momento storico generato dallo scoppio della pandemia. La misura andrà a sostenere anche tutti i lavoratori della sanità che sono tornati a lavoro anche se pensionati, per dare un sostegno ad affrontare l’emergenza.

Anno bianco contributivo per le Partite Iva: come funziona

La conferma arrivata dall’Europa tuttavia è in attesa di essere attuata da un decreto apposito, che arriverà con molta probabilità nei prossimi giorni. L’anno bianco contributivo verrà destinato secondo alcune linee guida che stabiliscono i criteri necessari a poter ricevere questa misura di sostegno:

  • Per ciascun soggetto saranno destinati al massimo 3.000 euro per la misura;
  • Il fatturato del soggetto autonomo deve essere sceso di almeno un terzo nel 2020 rispetto all’anno precedente;
  • Il reddito complessivo del soggetto a livello annuale non deve superare i 50.000 euro;
  • La misura andrà a sostenere gli autonomi che si trovano in una situazione di versamento regolare dei contributi, entro il 31 ottobre 2021;
  • La misura non sarà destinata nel caso di presenza di un lavoro subordinato.

L’anno bianco contributivo è destinato esclusivamente ai lavoratori con Partita Iva, e la Commissione Europea ha comunicato che sussiste una sorta di flessibilità nelle decisioni di erogare questo tipo di aiuti, la cui modalità di accesso verrà comunicata nei prossimi giorni.

Flessibilità sugli aiuti per l’economia: i punti proposti

La Commissione Europea rimane flessibile in base alle regole specifiche di ogni stato sulla modalità di erogazione degli aiuti, e ricorda in una serie di punti quali sono le possibilità previste:

  • Sovvenzioni dirette, conferimenti di capitale, agevolazioni fiscali e pagamenti anticipati per l’agricoltura primaria, della pesca e di altri settori. Questo vuol dire che gli stati possono erogare liquidità in tutti i casi in cui ci si trovi di fronte a necessità urgenti. Sono previsti anche prestiti;
  • Lo Stato può proporre garanzie per i prestiti chiesti dalle imprese, fino al 90% del rischio. Questo vuol dire che lo Stato si può impegnare a sostenere l’erogazione dei prestiti delle banche verso le imprese;
  • Prestiti pubblici agevolati per le imprese, con altrettante agevolazioni sui tassi di interesse;
  • Garanzia per le banche che erogano gli aiuti dello Stato;
  • Assicurazione dello stato del credito all’esportazione a breve termine;
  • Sostegno anche economico per la ricerca e lo sviluppo per affrontare l’emergenza sanitaria;
  • Sostegno per il miglioramento delle strutture per testare i prodotti necessari ad affrontare l’emergenza sanitaria (vaccini, macchine ad uso sanitario), anche con sovvenzioni e agevolazioni fiscali;
  • Sostegno per la produzione dei prodotti utili ad affrontare l’emergenza;
  • Sostegno per il pagamento delle imposte e per il versamento dei contributi previdenziali per i settori che sono stati colpiti gravemente dall’emergenza;
  • Sostegno al salario dei lavoratori dipendenti nelle zone più colpite dalla crisi e dall’emergenza sanitaria;
  • Sostegno alla ricapitalizzazione delle società non finanziarie, garanzie per evitare distorsioni della concorrenza sul mercato;
  • Sostegno ai costi fissi delle imprese, quando sussiste un calo di fatturato rispetto al 2019 almeno del 30%.

Principalmente queste sono le linee guida fornite dalla Commissione Europea e confermate anche per questi mesi, tra cui emerge l’anno bianco contributivo per le Partite Iva, secondo un criterio di perdita di fatturato.

Anno bianco contributivo: le misure temporanee

Mentre sale l’attesa per il decreto che attiverà la misura per i lavoratori autonomi, l’INPS si muove per garantire alcune soluzioni temporanee in vista dell’anno bianco contributivo per chi ha Partita Iva. Per prima cosa per chi lavora con gestioni AGO Artigiani e Commercianti viene prorogato al 20 agosto il termine per il versamento dei contributi fissi relativi alla prima scadenza.

La comunicazione è arrivata direttamente dall’ente previdenziale:

“Si comunica il differimento al 20 agosto 2021 del termine di pagamento della rata dei contributi oggetto di tariffazione 2021 avente scadenza originaria il 17 maggio 2021.”

Inoltre, per i lavoratori artigiani e commercianti vengono prorogati i pagamenti dei contributi in base all’anno bianco contributivo, per le Gestioni Speciali Autonome, come spiega la comunicazione INPS specifica:

“Differimento scadenze di pagamento Gestioni speciali autonome degli artigiani e degli esercenti attività commerciali, Gestione lavoratori agricoli autonomi, Gestione separata Liberi professionisti, Aziende con dipendenti.”

Si tratta anche in questo caso di Partite Iva con specifici codici ATECO, operanti nel mondo agricolo, della produzione del vino e della birra, e delle attività come la pesca e l’acquacoltura.

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